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martedì 14 maggio 2013

ADDIO ERMANNO : UN UOMO PERBENE



Oggi un appello sulla stampa ci parlava di un pensionato, con un giornale sulle ginocchia, la tv sempre accesa, solo e malato. 
Oggi ho un altro pensionato che ha la mia attenzione ed il mio sgomento:
Ermanno Masini, 64 anni, ha chiuso gli occhi. 
Il fatto che fosse stato un collega di mio marito, non cambia poi molto nella fine che ha fatto. Fa solo saltare agli occhi quanto sia diventato *facile* morire per mano di un altro essere umano.
Un uomo tranquillo che portava a spasso il cane in una mattina di un maggio che parte un po’ in sordina. 
Un uomo buono e *PERBENE* ed ora giace in una cella fredda dell’obitorio di Niguarda.
Non è stato ne’ un politico ne’ un magnate dell’industria, quindi buono era pure prima che passasse la falce (o in questo caso il piccone) a strappare l’ultimo respiro, l’ultima telefonata al figlio, l’ultimo saluto al vicino di casa, la chiacchierata con il conoscente; e non lo è divenuto per pietoso riconoscimento dopo essere passato da quel confine che par dimenticare quello che si è stati *prima*. 
Non ci saranno interi telegiornali dedicati a quanto bene avrà fatto in vita, non ci saranno dibattiti *su di lui* ma per qualche giorno si parlerà di accoglienza, di integrazione, magari anche di razzismo … poi l’oblio.
Fosse solo l’oblio! 

Il lato triste di tutta questa situazione sarà che la punizione per chi ha colpito con così tanta ferocia, è che, pur reo confesso, avrà tutte le attenuanti a suo favore. Avrà una pena che sicuramente non*peserà* quanto il respiro di Ermanno, non sarà essenziale come l’affetto che mancherà alla sua famiglia.

Non ne faccio una questione razziale. Non voglio nemmeno entrare nel merito di CHI ha colpito.

Voglio chiedere ai nostri governanti, legislatori, di farsi un esame di coscienza. 
Di pensare al perché le nostre leggi così facilmente non vengano rispettate. 
Di spiegarmi perché si abbia il diritto di essere massacrati ma mai di difenderci perché il reato di *abuso di legittima difesa* è riconosciuto e punito più facilmente di quello di omicidio volontario anche quando si è appena stati massacrati di botte durante una rapina.

Voglio (ed uso l’imperativo del verbo volere coscientemente) che mi spieghino perché le pene comminate non vengano quasi mai scontate.
Voglio che mi aiutino a spiegare a mio figlio non ancora decenne, perché si debbano rispettare le leggi e la vita degli altri quando la cronaca e la *vita* (quella balorda, minuscola, della povera gente) viene segnata da tanta ferocia, dalla legge del più arrogante, o del più forte.
Voglio che spieghino perché io devo accettare di accogliere allo stesso modo chi lavora duramente e chi delinque… e questo, permettetemi,  è razzismo al contrario indipendentemente dalla provenienza, dal colore della pelle o dalla religione.
Lo chiedo da cittadina, come ce ne sono milioni in questa nostra Italia da Far West, di quelle che pagano tasse e pure multe quando sbagliano, di quelle che mantengono da secoli con il proprio lavoro chi siede nei luoghi di quel potere che logora solo la povera gente; la stessa gente che si fa la stessa domanda.
Da cittadina che farà del suo meglio per crescere un figlio PERBENE…. a dispetto degli esempi che ci vengono dati ogni giorno.

Io so che ho sempre più timore di scoprire dietro la maschera di chi mi
avvicina, un altro individuo che non ha rispetto del valore della Vita  e  mi
spaventa ancor di più veder avvicinarsi il giorno in cui chiunque si sentirà
ferito, attaccato o solo vilipeso,  non potrà più sperare in una difesa da parte 
della Legge (quella che si scrive ancora con la maiuscola) quella dei Falcone,
dei Borsellino, ma anche dei vari Agenti sottopagati.

Addio Ermanno, uomo PERBENE che nemmeno lo volevi il tuo nome sul 
giornale. Non avevi bisogno di farti vedere perchè la tua era Vita, di quella 
sudata, vissuta ad ogni battito e sei finito lì, nei giardini sotto la violenza 
feroce di chi son sicura saresti capace di difendere... da vivo.

A chi siede al potere chiedo che non sacrifichi, con la nostra dignità, pure le nostre speranze e le nostre esistenze da GENTE PERBENE sugli altari della politica, del potere o dei miseri interessi personali e che FINALMENTE le pene siano giuste e scontate fino all'ultimo secondo.

Per Ermanno, per noi ed i nostri figli... e per la dignità del nostro Paese.

In fede,

Eleonora
Una cittadina qualunque che non riesce a spiegare che con questa parole dettate dal cuore la difficoltà ed il desiderio di riconoscersi in questa povera Italia.



11 commenti:

  1. Mi unisco al tuo appello, è stata una notizia terribile, l'ennesima violenza che però speriamo non resti impunita, il colpevole dovrà pagare per il male che ha fatto, anche se in questo caso era un emigrato, emarginato, che viveva di stenti, con un passato da dimenticare e un futuro inesistente, e se gli daranno l'infermità mentale non so quanto resterà in galera. Hai ragione è sempre più difficile far capire ai nostri figli l'importanza di seguire le regole e comportarsi bene, quando ogni giorno siamo e sono testimoni di violenza, soprusi e mancanza di rispetto di tutto e di tutti. Non ci scoraggiamo però ed andiamo avanti nel sostenere ciò che è giusto. Un pensiero a tutte le vittime e alle loro famiglie, un abbraccio a te con e un grande grazie per questo post. Francy

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  2. Nessun commento. Non c'è nulla da aggiungere a quanto detto da te. Solo condividere. Amaramente. Condividere e sottoscrivere punto per punto. Un abbraccio a te, alla tua famiglia e a quella di Ermanno.
    Sabina

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  3. Hai perfettamente ragione, è difficile da spiegare ai nostri ragazzi come funziona l'Italia... è una vergogna e spesso essere persone perbene vuol solo dire essere penalizzati, ma non lo si può dire!
    Un pensiero ed una preghiera per Ermanno!
    Grazie Nora!

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  4. Per Ermanno, per Daniele che se n'è andato ieri e per chi ci ha lasciati sabato mattina. Per i nostri figli, ai quali vorrei lasciare un mondo migliore di quello che stiamo costruendo, ai quali vorrei dare delle risposte migliori di quelle che ho oggi a fior di labbra. Una preghiera per loro. E per noi.
    Francy Scorribande in cucina

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  5. Siamo tutti sgomenti Nora, davvero mi unisco al tuo addio!

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  6. Mi unisco alle tue parole facendole mie.

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  7. "Voglio che mi aiutino a spiegare a mio figlio non ancora decenne, perché si debbano rispettare le leggi e la vita degli altri quando la cronaca e la *vita* (quella balorda, minuscola, della povera gente) viene segnata da tanta ferocia, dalla legge del più arrogante, o del più forte." Ecco, appunto, questa è la richiesta che dovremmo fare tutti, fino a ottenere risposta.
    Mi chiedo anche su che razza di cantiere sia stato abbandonato un piccone a portata di chiunque, anche se probabilmente un'arma l'avrebbe trovata lo stesso.
    Che tristezza arrivare qui per ringraziarti e anche qui trovare la morte. La morte delle persone buone, quelle che il mondo con tanta facilità magari etichetta come "ingenue", mentre spesso sono loro, nella maggior parte, a farne un posto più degno e bello da vivere.
    Ciao Ermanno... e un abbraccio a voi.

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  8. ho i tuoi stessi pensieri, la tua stessa rabbia, il tuo stesso sgomento. sono con te!

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  9. Grazie Nora, per aver ricordato Ermanno. Un uomo qualunque,buono e onesto, quello di cui TG e media parlano solamente perché è successo quello che non avrebbe mai dovuto accadere. Come spiegare ai miei figli e al tuo che Ermanno è morto in questo modo? Come far loro capire che si può ancora avere speranza e fiducia? Grazie e... Ciao Ermanno, almeno noi, piccoli cittadini senza grande importanza, non ti dimenticheremo. E VOGLIAMO GIUSTIZIA!

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  10. Tutte le voci sono preghiere. Coglierne la rabbia, il dolore, la forza ... e volere il bene del Paese... questo ci aspettiamo da chi col potere ci gioca.
    Grazie a tutti di aver unito la voce alla mia... a quella di Ermanno... e di tutti.
    Nora

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  11. che tristezza, ci vanno sempre in mezzo le persone a modo. Speriamo che possa riposare in pace, e venga fatta giustizia!

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