Io ed il Martirio ...... e MTChallenge.
Avete presente Carlo ed Alice delle famose strisce di Reg Smythe (nelle strisce originali Andy e Florrie)?
Più passano gli anni e più, io ed il Martirio, tendiamo ad assomigliare a questa coppia.
Ovviamente con tanto di mattarello e bottigliette di birra gentilmente offerte dalla mia spettanza mensile.
Il biliardo no, quello è un pezzo che il Martirio non lo pratica. Da quando il mitico gruppetto di emulatori di Paul Newman, si è smembrato per i soliti impegni famigliari, di lavoro, di vita che cambia.
Pensare che gli avevo pure regalato la stecca quella *professional* con tanto di custodia, quella che mi era costata una delle più grosse figure di M della mia vita.
Uno dei primi anni di matrimonio, visto che il consorte amava far *correre le palle* (nel senso del biliardo), avevo pensato di regalargli per Natale, la stecca seria.
Sul percorso di ritorno dall'ufficio, passavo davanti al negozio HERMELIN, dove si intravvedevano in vetrina dei bellissimi tavoli da biliardo, con tanto di stecche in esposizione nelle rastrelliere.
Lo sbirciavo tutte le sere dal finestrino della filovia e poi mi sono convinta: una sera sono scesa prima della mia fermata e sono entrata.
Ad accogliermi un tipetto tutto impettito con tanto di gilet che gli conferiva un'immagine da giocatore provetto (secondo lui, secondo me di uno che aveva dimenticato la giacca al bar).
Sorridente mi chiese cosa desiderassi ed io, candida, risposi:
- Una stecca per il biliardo.
Con uno sguardo e sorrisetto che mi parve sarcastico pose ancora una domanda:
- Di che tipo?
A quel punto, sentendomi presa in giro, risposi convinta e pure quasi offesa:
- Quel tavolo con le sponde...il tappeto verde...le palle colorate che girano....
Sempre più perplesso il tipo, mantenendo a fatica il controllo, parlandomi lentamente, come si fa con gli stranieri (o agli interdetti), mi spiegò:
- Vede, signora, di biliardi ce ne sono di due tipi, quello all'Italiana ed il biliardo Americano. Cambia il tipo di stecca da utilizzare. Insomma: suo marito gioca solo con le palle o pure con i birilli?
Rossa paonazza (allora mi succedeva ancora!) mi resi conto di avere fatto la figura della solita cretina e balbettai:
- Mi sembra ci siano i birilli..... e poche palle.
Per farla breve, credo che il tipo si stia rotolando dalle risate ancora ora che la stecca, oramai, langue nella sua custodia sul fondo di un armadio.
Dicevo: io ed il Martirio, con gli anni, tendiamo ad assomigliare a questa coppia di litigiosi coniugi che, pur brontolandosi dietro, resistono e rimangono uniti, perchè in fondo a tenerli uniti c'è un amore vero.
Questa somiglianza poi si intensifica quando si parla di MTChallenge visto che il Martirio ha sempre da brontolare che per un mese si mangia sempre la stessa cosa...
Questo mese però non lo ha fatto, anche perchè ho rischiato di non riuscire a partecipare.
Ospedali, pensieri, impegni scolastici e lavorativi mi hanno ridotto uno straccio e non ho quasi avuto il tempo per fare la spesa o la lavatrice, o solo leggere un libro.
Ma il tarlo dei *baci* proposti da Annarita del Bosco di alici come 45sima sfida di MTChallenge, mi rotolavano nel cervello ma avevo due grossi problemi: il tempo che non riuscivo a trovare e... mi mancava il marmo per temperare il cioccolato.
Poi, leggendo più attentamente le istruzioni date da Annarita, ho capito che per la copertura di cioccolato si poteva anche fare un *Temperaggio per inseminazione*.
Ho deciso di provarci anch'io a fare i miei *baci di Carlo ed Alice* anzi, visto che siamo Milanesi DOCG, che sono riuscita a farli di Sabato Grasso (quello del carnevale Ambrosiano, s'intende!) e che avevo ancora un pezzetto di panettone fatto biscottare in forno...
ecco a voi i miei
I BACI DI MENEGHIN E CECCA con ripieno cremoso di panettone e uva fragola alcolica
(ndr Meneghin e Cecca sono le due maschere Milanesi - marito e moglie borbottoni)
Procedimento:
Far indurire in freezer gli acini di uva fragola sotto Ratafià.
Tritare il panettone biscottato assieme alla robiola ed al Grand Marnier.
Formare delle piccole palline da circa 20 g l'una.
Inserire alla cima della pallina l'acino d'uva fragola congelato.
Mettere in freezer le palline di ripieno mentre si prepara il cioccolato per il rivestimento.
Sciogliere a bagnomaria i tre quarti del cioccolato tritato continuando a mescolare. Quando avrà raggiunto la temperatura di 45°C, aggiungere il rimanente cioccolato grattugiato e farlo sciogliere mescolando
velocemente, portando la temperatura a 25°C. Riscaldare nuovamente
a bagnomaria sino a portarlo a 30°C.
Togliere dal freezer le palline di ripieno e rivestirle immergendole nel cioccolato aiutandovi con una forchetta.
Far asciugare i cioccolatini su un vassoio ricoperto da carta da forno.
ed ho pure pensato al bigliettino per il mio Martirio brontolone:
Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 45 di MTChallenge.