Cammino per strada. Fa freddo e pioviggina a Milano. Cammino pensosa con le mie buste della spesa in mano, nascosta dietro la mascherina FFP2 che mi scivola da dietro le orecchie e mi da la sensazione di non riuscire a respirare "aria" e che da oltre due anni ci isola da questa malattia tremenda, che ha falciato così tante vite.
Due anni abbondanti di paura, di pericolo di contrarre un male che ancora oggi non hanno ancora completamente capito come si sviluppa e come si combatte.
Due anni che ci hanno reso distanti, diffidenti, fragili sia nel corpo che nell'anima. Praticamente come vivere intrappolati in un brutto sogno, dove cerchi di svegliarti per ritrovare la vita di sempre, la routine quotidiana fatta di tanti contatti umani ed invece ti trovi invischiato in questo mondo surreale.
Sei tu. Sei la stessa di sempre. Ma sei in un'altra dimensione, come se vedessi la tua immagine proiettata su uno schermo del Cinema Ducale. Dove guardavi da ragazzina quei film assurdi come "Under the Dome", adesso sembra essere proiettata l'esistenza che hai vissuto in questi due ultimi anni.