Vacanza vuol dire anche tanti buoni propositi accantonati durante l'anno e ripresi ora. Tipo quello di camminare un po' la mattina presto, mangiare più verdura e pesce e fare movimento.
Noli si sveglia presto ed io sono in acqua alle otto.
Il colore del fondale è una variante di tutta una gamma di blu e fa a gara con il cielo che lo sovrasta.
Piccoli pesci si rincorrono tra i piedi mentre mi tengo a galla e mi rinfresco. Peccato non poter fotografare dall'acqua la torre della Cattedrale che si rispecchia tra il largo e la riva. Meriterebbe.
E dire che non ho mai amato il mare! Qui mi sono dovuta ricredere.
Intendiamoci: dopo le 10 la spiaggia viene invasa dalla solita orda di vacanzieri che colonizzano la spiaggia con teli, tende, ombrelloni,lettini e (persino) frigoriferi portatili pieni di schifezze, ma fino ad allora la spiaggia è vivibile e godibile.
Un telo mare in riva e le amicizie che la frequentazione assidua porta a consolidare.
Tra queste un gruppo di signore (ed un gentiluomo) con le quali (guarda a caso!) si finisce a parlare di cucina e ci si scambiano ricette e trucchi.
Sandra è diventata poi la mia mentore per quanto riguarda le ricette liguri. Ligure DOCG con alle spalle anni di cucina nel locale della figlia, mi indottrina sui principi ed i fondamenti della cucina locale. Quindi vai di ricette di verdure ripiene e pesce, liquori ma non solo! Da anni sto cercando una ricetta per la paella che mi permetta di dare un senso alla pentola che mi portò la suocera dalla Spagna i primi anni di matrimonio e che mi limito a spostare da un cassetto all'altro da Milano alla Casetta gialla ed ora a Noli.