Una settimana con la cucina sigillata.
Con il caldo che ha fatto per di più!
Il tutto successe sabato scorso, al ritorno dalla spesa, mentre il Martirio ritirava in box la macchina, io sono salita in casa per cercare di riporre la spesa e preparare una cena decente.
Mentre mi accingo a sollevare la tapparella di ferro della cucina, ovviamente elettrica altrimenti non ce la farei, la gatta mi si struscia tra le gambe con una prepotente richiesta di cibo. La serranda si alza sino a metà e Ariel continua ad entrare ed uscire miagolando quando, improvvisamente: un botto!
Mentre miracolosamente la micia rientra in casa incolume (ha ritirato i baffi proprio un nanosecondo prima che *cadesse la scure*) la serranda precipita con un rumore assordante ed io rimango paralizzata con il dito sull'interruttore a guardare annichilita questo muro di ferro.
Ovviamente il Martirio rientra ed esordisce:
- Come cavolo hai fatto a rompere la tapparella?!
Io??????
Insomma: ha ceduto il sostegno di metallo che fissava il rocchetto dove si avvolge la serranda e .... patatrac!
Inutile pensare di chiamare chi le ha installate: Martirio vuole fare da se e da qui parte una serie (infinita) di supposizioni, nonché osservazioni del cassone aperto dall'alto della scala piazzata di fronte alla finestra.
Io e la gatta ad osservare lui allibite (io, lei aspettava il turno per salire sulla scala per osservare).
Una settimana di tortura costretta a cucinare con le serrande che non lasciano passare un fiato d'aria.