Non mi capita di mangiare fuori spesso, non a Milano, comunque. Mi capita quando, una volta raggiunta la casa in campagna, decidiamo di prendere *una pausa* anche dai fornelli.
Mia suocera cucina perchè deve farlo e non ama particolarmente star ai fornelli anche se, devo ammetterlo, i suoi risotti sono speciali.
In ventisei anni che la conosco, non ne ha mai sbagliato uno e, avendola a pranzo o cena, mi guardo bene da cimentarmi in un risotto.
Spesso trascorriamo assieme i fine settimana in campagna e, dovendo prendere una pausa *culinaria*, volentieri mette anche lei le famose *gambe sotto il tavolo*.
Capita che si vada a trovare posticini piccoli, in mezzo al bosco, che cucinano pietanze semplici ma gustose, di poche pretese e a prezzi avvicinabili.
Ce ne sono pochini, ma si riesce addirittura a scegliere se mangiare *piemontese* o una splendida carne alla brace.
Spesso ci capitano questi momenti di sabato sera, con gli amici della frazione, in uno dei pochi ristoranti aperti nelle immediate vicinanze.
In una di queste *fughe dai fornelli*, l'Agosto scorso, capitò di mangiare in una baita piccolina ad un chilometro dalla casetta gialla.
Dopo una strada tortuosa, lasciando la macchina alla fine della strada, in un piazzale sterrato, ci si addentra per un po' in una stradina che porta ai margini del bosco. Una casetta di pietra piccolina come quella dei nanetti di Biancaneve, fa capolino tra cespugli fioriti.
Le pareti spesse e di sasso, tengono lontano la calura di un Ferragosto soffocante ed il silenzio del bosco è rotto solo dalle chiacchiere sommesse dei commensali e dal grido delle poiane che volteggiano nella calura estiva, sopra le fronde degli alberi.
Pochissimi coperti, cucina casalinga, quello che piace a noi.
Unica pecca le porzioni un po' misere ma, la qualità, decisamente alta.
Nel menù fisso c'erano, tra le altre specialità piemontesi, anche questi involtini. Ci sono piaciuti così tanto, che provai a rifarli e... dopo un paio di tentativi non proprio soddisfacenti, mi riuscirono a puntino.
Questi involtini mi hanno suggerito una delle idee di scaloppine che ho presentato qui e che ho rifatto ancora perchè piaciute tantissimo anche ad Arc, che non ama la carne.
Quindi bando alle ciance ed ecco la ricetta degli
INVOLTINI CON ZUCCHINE E NOCCIOLE.
Ingredienti (per 3 persone di sano appetito):
3 fette di fesa di vitello tagliate sottili (circa 100 gr. cad.)
1 grossa zucchina soda
2 cucchiai di farina
1 bicchiere di vino bianco (io Chardonnay)
70 gr. nocciole tostate
30 gr. burro
timo fresco oppure rosmarino fresco.
sale
pepe
1 limone per marinare la zucchina.
Per prima cosa lavare bene, asciugare e affettare la zucchina molto sottilmente. Io uso il pelapatate così vengono sottilissime e non si rompono.
Mettere le fettine di zucchina in un piatto fondo e farle marinare con sale e succo di limone. Lasciarle marinare per almeno 30 minuti.
Nel frattempo battere le fettine (se non sottili), porre nel mezzo alcune fettine di zucchina marinate, salare, pepare, arrotolare la fettina fino a creare un involtino che fermeremo con dello spago bianco sottile.
Infarinare gli involtini e sigillarli bene in tutti i lati in padella con il burro.
Quando saranno ben scottati, versare il vino bianco, abbassare la fiamma, cuocere coperti per circa 15 minuti.
Scoprire, aggiungere le nocciole tritate grossolanamente e il timo (o il rosmarino) e far ritirare l'intingolo.
Servire con le fettine di zucchina marinate... magari togliendo il filo che li legava... non come ho fatto io che, per dar subito il pasto alle belve, l'ho dimenticato!
Ok questi li faccio al bambino quando torna. Vediamo se passano!!! Buona giornata e buon showcooking!
RispondiEliminaVedrai che passano... e tornano poi su richiesta.
EliminaBuona giornata.
Nora
si peccato le porzioni 'misere'...ma il posticcino è carino veramente! lo so... buoni qst involtini Nora...:-)bacio
RispondiEliminaVero??? Tutta la vostra zona offre spunti ... in cucina e non...
EliminaBuona notte
Nora