Questa ricetta la tenevo da conto, coccolandomela per benino, per quella che sarà la fine delle vacanze estive.
Non so per voi, ma per me l'ultimo giorno di vacanza è quasi un giorno da dimenticare.
Il solo pensiero di dover rifare le valigie, rimettersi in viaggio, beh mi fa stare male. Questo da sempre, da quando ero bambina. L'ultimo giorno di vacanza lo trascorrevo con il muso lungo.
A rendermelo più dolce, invece, ci ha sempre pensato mia nonna Maria.
La nonna delle tagliatelle, per intenderci, quella che mi ha passato il testimone della passione per la cucina.
Da che mi ricordo, tutte le estati, al rientro dalle vacanze, si andava a trovare la nonna, ancora con il bagagliario della Lancia Fulvia pieno di borse e borsoni e con la pelle calda di sole e di colore.
Dieci minuti, solo dieci minuti ma i più dolci e felici di quella giornata.
Rivedere i nonni per noi era sempre un piacere ma, a farci felici cerano loro... le peshe ripiene, che la nonna preparava la mattina.
Era il suo benvenuto, il suo abbraccio dolce, il sapore della fine dell'estate.
Se chiudo gli occhi, anche ora, vedo le sue pirofile rivestite di ceramica, verdi all'esterno e bianche all'interno, dove metteva a cuocere piano piano le meravigliose pesche bianche.
Ce le dava ancora tiepide, coperte dal loro coperchio che puntualmente si spostava e il sugo dolce e aspro delle pesche scivolava un po' dal bordo, e noi lì, a leccarci le dita.
Non si cenava mai, la sera del rientro dalle vacanze, non almeno nel modo tradizionale. Una tazza di latte fresco e le pesche tiepide.
Anche il papà, che era un gran mangione, sacrificava la *santa pastasciutta* sull'altare di queste dolci coccole.
La nonna le ha preparate fino alla sua ultima estate, anche se oramai la mente si perdeva nei ricordi e faticava a correre dietro al presente. Da allora le faccio io , puntuale, ogni fine estate. Ho fatto fatica a ricostruire la ricetta perchè le dosi le ho nella mente, nelle dita, nell'abitudine che mi è entrata nel sangue ed i pesi e le misure mi si sono rivelati.
Vi invito a provarla, questa coccola.
Fatela, per la fine dell'estate, quando, una volta riposti gli asciugamani, i costumi, le palette ed i secchielli... si aspetta l'inizio della scuola.
Fatela, per la domenica, per una merenda diversa.
Fatela, prima che riprenda il solito ritmo frenetico, nevrastenico, con il tempo che si mette al freschino.
Fatela perchè vi è piaciuta.
Il sorriso di Nonna Maria si disegnerà anche sul vostro viso. Garantito!
PESCHE RIPIENE DI NONNA MARIA
Ingredienti per 4 porzioni (a noi bastano a 2 persone ma.... fate vobis!)
2 pesche bianche non troppo mature
1 uovo intero
1 bicchierino di Amaretto di Saronno
50 gr. di amaretti sbriciolati
1 cucchiaio di miele
una manciata di mandorle pelate.
2 nocine di burro.
Lavare bene le pesche. Tagliarle a metà togliendo il nocciolo. Scavare un poco la polpa per allargare il *contenitore*.
Tritare grossolanamente gli amaretti. Unire l'uovo, il miele e metà liquore.
Mettere all'interno di una padella, le mezze pesche con il lato tagliato in alto.
Riempire con il composto di amaretti, aggiungere 2 mandorle per decorazione.
Distribuire sul ripieno dei fiocchetti di burro.
Nella padella versare il restante liquore allungato con pari quantità di acqua.
Distribuire il restante burro nel fondo della padella e far cuocere a fuoco bassissimo (BASSISSIMO!! Possibilmente con il frangifiamma) coperte.
Le pesche saranno cotte quando si saranno ammorbidite e il composto un poco solidificato.
Servire fredde o tiepide (MOLTO MEGLIO TIEPIDE.... ma è una questione di gusto) con un poco del sugo che lasciano nel fondo.
Con questa ricetta partecipo al contest di Cucchiaio e Pentolone - La frutta la metto nel dolce.
e al Contest *Dolci al cucchiaio* di B PER BISCOTTO
Uh che bel post Nora! Anche
RispondiEliminaNoi quando tornavamo dalle vacanze mangiavamo strano, ma io ero contenta! Un bacio
Strano come tante cose che facevamo da piccole, ritornino nei riti per sentirci *a casa*...
EliminaBuona giornata
Nora
Che bel ricordo....quello delle nonne che ci coccolavano è sempre il più dolce!!
RispondiEliminaBuona giornata!
Dolce come le SUE pesche, come il SUO sorriso sornione, come i MIEI ricordi.
EliminaNora
ne vado letteralmente matta, io metto anche un pò di cioccolato, si sa mai che siano poco caloriche!
RispondiEliminala prendo e la aggiungo alla raccolta, grazie mille!
Mai provate con il cioccolato ma... me lo appunto! Sia mai che perda delle calorie per strada e che poi la bilancia si commuova!
EliminaNora
Sono appena tornata anch'io dalle vacanze, peccato che pero' qui non ci siano pesche (non e' stagione)!
RispondiEliminaChe voglia!!
Ciao
Alessandra
Aleeeee!!!! Ma bentornata alla donna *dell'altro Mondo*!
EliminaSaperlo te le spedivo per fartele trovare al tuo rientro.
Buona giornata
Nora
Bel ricordo, dolce come queste pesche! ^_^
RispondiEliminaciao loredana
Incredibile come certi ricordi restino indelebili e siano tappe fisse della nostra vita. Il continuo rievocarli ti da un senso di appartenenza che è unico!
EliminaBuona giornata
Nora
Oggi è la giornata dei ricordi... e mi hai fatto venire in mente un'altra cosa che faceva sempre mio padre, le pesche col vino e lo zucchero... Proverò questa coccola e penserò a te e alla tua nonna... e spero non alla fine dell'estate! ;)
RispondiEliminaPesche, dolci come i ricordi. Ho visto anche il tuo gelato, con il gelsomino. Mi sa di buono, di vacanza, di felicità!
EliminaBuona giornata
Nora
La mia nonna invece preparava gli gnocchi di susine... Quanti ricordi mi hai fatto tornare in mente!!!!! Qs ricetta la provo di sicuro..
RispondiEliminaBuoniiii! Li ho assaggiati tantissimo tempo fa fatti da una mia collega. Mi sono piaciuti tantissimo ma non li saprei rifare.
EliminaNora
Tutti i tuoi post della memoria mi fanno impazzire. Perché ritrovo un po' della mia memoria, di certe ritualità e certi affetti che non se ne andranno mai e poi mai. Dopo 8 anni sono tornata nella casa dei miei nonni sul Lago di Garda. Non c'era più nulla di conosciuto, eppure credimi, tutto era come allora, quando ancora c'erano loro. Per i primi 3 giorni non sapevo se gioire o piangere, poi ha prevalso la prima. e quando leggo storie come la tua, sento un'emozione grande perché so e immagino quello che provi, anche semplicemente a preparare una pesca ripiena che ti parla ancora di lei. E' una ricetta bellissima ma la bellezza non sta negli ingredienti. Ti abbraccio fortissimo.
RispondiEliminaPS - Sono certa che se parteciperai al mio contest, scriverai una cosa fantastica. Pensaci sotto le fresche frasche...hai tutto il tempo! Smack, Pat
Tutti siamo sorretti dalle nostre radici, forti delle tradizioni in cui siamo cresciuti. Ricordare non può portare lacrime ma semmai sensazione di non perdere il contatto con quello che sei stato e quello che sei diventato.
EliminaIl tuo contest mi spaventa un poco ma devo trovare quell'angolino di quiete che mi dia il *LA* .... poi la musica verrà da se.
Nora
La nonna è sempre la nonna...non c'è niente da fare....anche la mia mi ha sempre regalato tante coccole, in tutti i sensi e adesso all'età di 91 anni è lei che ne avrebbe tanto bisogno!
EliminaI ricordi sono sempre piacevoli e fanno bene al cuore!
Un bacio e le tue pesche sono davvero invitanti...
Non si è mai troppo vecchi per le coccole, dolci o fisiche che siano!
EliminaFai una bella cosa: fagliele tu le pesche della nonna.... ;-)
Buona serata,
Nora
che bel ricordo! anche la mia nonna si chiamava Maria! e ci faceva il gelato all'amaretto, che buono!!!
RispondiEliminanuuuuuuu mi hai beccata!!!! Ma ssssst non dirlo a nessuno!!!
EliminaDevi provarlo sulle pesche. Spettacolare!
Nora
Ma che bella storia, mi sono ritrovata in questi ricordi... e poi e' una bellissima ricetta, piena d'amore!!!!
RispondiEliminaCara Nora, ti va di passare da a ritirare un premio?
Tutti noi abbiamo un piatto o una ricetta *della memoria*, condividerla a volte ci accomuna...
EliminaTi ringrazio del premio, se troverò un po' di tempo libero in questa estate di corse e cose da sistemare... proverò a rispondere!
Buona serata
Nora
E' una ricetta della memoria e già solo per questo merita il primo posto nel tuo ricettario virtuale ;) e grazie di averla condivisa!
RispondiEliminaLa memoria è fatta di tante sensazioni, un profumo, un sapore, un passato!
EliminaGrazie dei complimenti Marina!
Nora
Che bei ricordi! Hai fatto bene a mantenere la tradizione. Tua figlia se lo ricorderà, questa cose i bambini non le scordano, come non le hai scordate tu.
RispondiEliminaSDcusami se non sono venuta prima a trovarti. E' stato un piacere conoscerti, si vede che sei una donna in gamba. Mi hai fatto subito simpatia :)
Grazie Elena! La simpatia è reciproca sicuramente e se ami le tradizioni da me storie di ricordi le troverai sempre.
EliminaMio figlio ama molto sentirle e ciò che mi piace è vedere che il cammino continua.
Buona giornata
Nora
ops...bimbo, scusa :)
EliminaNora hai un modo di raccontare che nasconde della poesia... Posso dirlo che ogni volta mi emozioni? "Ho fatto fatica a ricostruire la ricetta perchè le dosi le ho nella mente, nelle dita, nell'abitudine che mi è entrata nel sangue ed i pesi e le misure mi si sono rivelati": poesia pura! :)
RispondiEliminaGrazie Valentina, ma è la semplice trascrizione della verità.
EliminaIl bello delle ricette tramandate in famiglia è questo... si continua un discorso perchè non si interrompa mai!
Buona giornata.
Nora
con te anche la frutta sembra golosa... ( e sai che io di frutta non è che ne mangi a kg):-D
RispondiEliminaproverò...1 bacio Nora, by Angy
Prova Angy, se ti piacciono gli amaretti è perfetta.
EliminaIl sapore bruschino delle pesche bianche si accompagna alla dolcezza rotonda degli amaretti.
A presto.
Nora
Pesche e amaretti: che delizia! Grazie per aver partecipato alla raccolta
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