*Mamma
per martedì ho un compito da fare per Inglese: devo trascrivere le parole di
Another brick in the wall dei Pink Floyd.*
Qualunque
genitore avrebbe spalancato tanto d’occhi o, perlomeno avrebbe zittito il
figlio decenne e burlone.
Nelle
case dei 24 alunni della 4^C della scuola Novaro Ferrucci di Milano, non si
battè ciglio.
Non
nuovi ai metodi d’insegnamento dalla mitica Maestra Simona, volti a coinvolgere
i nostri figli con OGNI MEZZO, ci prodigammo a cercare, trascrivere e far
ascoltare la canzone.Alcuni giorni di ascolto e i 24 ragazzi erano già in grado di cantare senza testo davanti, la canzone che segnò un passo nel Rock internazionale.
*Mamma:
ma lo sai che il video dei Pink Floyd è tremendo? Pensa che i ragazzi vengono
tritati dal maestro! Ah! A proposito, andremo a cantarla in un teatro una sera.*
Ecco,
questo inizio di avventura, per dovere di cronaca, avveniva circa un mese
addietro.
Complici
strani allineamenti astrali, una maestra instancabile e trascinante, una
dirigente lungimirante e sempre disponibile a far confrontare i ragazzi con
nuove sfide e spingerli a farsi parte di iniziative utili anche alla comunità.
Grazie
alla iniziativa dei Rotary club di Milano, alla temerarietà di alcuni loro dirigenti
nonché ad una grande dose di incoscienza (e di fortuna), i nostri ragazzi si
sono trovati parte di uno spettacolo volto a raccogliere fondi per bimbi meno
fortunati.
Ecco
come trovarsi, in una fredda serata di Febbraio, tutti in fila, verso la metropolitana
avvicinarsi a passo di marcia al Teatro Fontana di Milano.
Eccoli
provare, in un ambiente completamente nuovo e professionale, quella canzone
trascritta ed imparata con la velocità delle loro giovani menti.
Dopo
le prove, un panino veloce nello spazio ristretto dei camerini, mentre altri artisti,
stimati professionisti membri dei vari Rotary club, si trovavano a divider
spazi angusti con questi 24 bimbi in attesa di iniziare uno spettacolo.
Poi
le luci, la musica, la folla e LO SCOPO di questa serata.
Non
un *gioco*, non una *esibizione*. Un impegno per chi ancora soffre e lotta
contro una malattia infantile che tutt’ora miete centinaia di vittime.
Dietro
le quinte, mentre la sala si riempie dei volti dei genitori orgogliosi e di
tanti altri volti estranei, tutti trattengono il fiato.
Di
là, oltre quelle luci ci siamo stati noi, a sostenere figli e scopo.
Guardare
i nostri figli e saperli sani è per noi la quotidianità e quasi non ci ricordiamo
nemmeno il nome di questa malattia: Poliomielite.
Eppure
in Italia, appena nel 1958 ne furono conclamati 8.000 casi e per poter
dichiarare debellata questa malattia abbiamo dovuto attendere il 1982… appena
31 anni fa!La Poliomielite è invalidante e potenzialmente fatale principalmente per bimbi di età inferiore ai cinque anni.
DEBELLATA
… in Italia!
Nel
1988, nel mondo, ben 71 Paesi furono dichiarati liberi dalla Polio mentre
ancora si contavano 125 Paesi Polioendemici.
Ora,
nel trascorso 2012, i Paesi dove ancora la Polio non è debellata, sono solo 3 e
ben 193 quelli senza Polio, una battaglia che l’umanità sta per vincere.Ma la guerra si vince UNENDO LE FORZE ed i Rotary Clubs di Milano, stanno da anni portando avanti questa missione con tante iniziative.
Obiettivo
ZERO Paesi Polioendemici!
Perché
ne parlo? Perché i bambini, vittime principali di questa malattia, sono stati
coinvolti in questa lotta diventando parte di uno spettacolo che si è tenuto lo
scorso 8 Febbraio presso il Teatro Fontana di Milano.
Una
classe intera, la mitica 4^C è salita sul
palco con un gruppo di stimati professionisti con la passione della musica e la
voglia di fare qualcosa per gli altri.
Un testo mitico, nella storia del rock, gridato,
cantato ma, soprattutto, SENTITO dal gruppo dei nostri bimbi.
Un mattone, il loro. Tanti mattoni a costruire il muro
a difesa dei bimbi, di TUTTI I BIMBI che ancora sono sottoposti a questo
terribile rischio.
END POLIO NOW!! Un motto, quello del Rotary, stampato
sulle magliette indossate dai ragazzi.
“End Polio Now” hanno gridato i nostri ragazzi alla fine della serata, cantando con la Cordusio Blues Band la canzone “Black Baby Blue, composta per l’occasione dal rotariano Roberto Franzosi.
“End Polio Now!”
In
questo venerdi’ 8 febbraio 2013
ha un significato molto più forte.
Poche ore prima dello spettacolo, in tutti i
telegiornali, echeggiava una notizia terribile:
Nigeria: attacco a
centri vaccinazione anti-polio, 12 morti.
In onore di questi morti, della loro
missione, han cantato 24 bimbi assieme a tanti adulti. Han gridato al mondo che
nessuno ha il diritto di decidere circa la sopravvivenza di bimbi inermi.
END POLIO….NOW!!
LO AFFERMANO
La Scuola elementare
Novaro Ferrucci
e
mi sono commossa io a leggere il post, immagino tu!
RispondiEliminaAnche per me vedere mio figlio sul palco è sempre stata un'emozione; anche lui ha fatto e fa ancora tanto per beneficenza, non questa ma altra, chi lo direbbe mai, vedendolo in casa?
Questa volta non ho avuto tempo di commuovermi se non alla fine... quando hanno chiuso lo spettacolo.
EliminaMitici. I ragazzi sono mitici e trovano sempre modo di tirar fuori un po' di buono.... SEMPRE!!! credici!!!!!!!
Nora