Da qualche tempo, come avrete notato da qualche sporadico post, ho cominciato a *giocare* con la pasta di zucchero ed a produrre delle torte decorate che, pare, piacciono.
Tutto è nato da una promessa che mi ero fatta per sdrammatizzare e festeggiare (soprattutto) mio fratello, scampato ad un incidente che gli è valso l’appellativo di *uomo volante*.
Quindi cominciai a consultare in rete, i vari tutorial e le varie spiegazioni e ricette sulla pasta di zucchero. Mi ha aiutato tantissimo, in questo lavoro di ricerca e di *sostegno* la cara Flavia di Cuocicucidici che, ha creato un gruppo su FB tutto dedicato ai dolci. Ho trovato le ricette testate da chi, le torte decorate, le fa in maniera superba da anni e…. ho cominciato.
Ho recuperato glucosio e colori alimentari, NON ho riempito (ancora) la casa di attrezzini ma mi sono ingegnata con coltelli affilati, tappi di plastica, tappetini di silicone et similia per evitare di fare le solite spese folli e poi, una volta finito il trip dei dolci decorati….accantonare tutto a far polvere e occupare armadietti.
Le mie passioni infatti, sono di solito molto coinvolgenti, all’inizio. Poi, con il passare del tempo, svaniscono. Sono stati la prova quella per le composizioni di fiori secchi, che ha visto la casa INVASA da composizioni (che regalavo una volta ultimate) da cesti in attesa di essere composti, fiori secchi a mazzi, spugne da fiorista a gogo. Quella con la pasta di sale dove su tutti i termosifoni giacevano statuine da esiccare, orsetti, fiori, etc. Per non parlare del lavoro a maglia con montagne di gomitoli che occultavo negli armadi e che giacciono tutt’ora in attesa di un impiego degno.
Quindi stavolta avevo deciso di contenere le spese e l’ingombro di casa.. *avevo* … Da quando ho cominciato a sfornare dolci decorati, sono arrivate le richieste.. Fatta una per il fratello potevo lasciare *nuda* quella del Martirio?! Poi è arrivata Manù con la torta per la riunione delle compagne di classe… ora ci sarà quella per le nozze d’oro dei suoceri.
La cosa preoccupante è che per ognuna di queste torte dico *OK questa è l’ultima che faccio!* e lo dico convinta. Poi arriva una ricorrenza, una telefonata, e si ricomincia da capo, con la casa piena di zucchero colorato, rose o figurine ad esiccare nel microonde (chiuso) per non prendere polvere… Martirio e figliolo vagano tra tutto ciò, il primo scuotendo il capo, il secondo… rubando lo zucchero!
Fortunatamente all’anniversario non saremo in molti ma tra di noi c’è una cugina che non ama i liquori … pertanto la torta non potrà essere bagnata da liquore, come le precedenti. Cosa fare per uscire dall’empasse? Ad aiutarmi è venuta in soccorso Stefania di Cardamomo & Co. con il suo sciroppo alle rose! Quale migliore bagna per un dolce di nozze?!
Avevo già deciso di partecipare a questo contest con questa ricetta ma, dopo sabato scorso sono ancora più convinta ed entusiasta. Come mai? Perchè inaspettatamente, da una proposta scaturita tra le maglie della Rete di amicizie di FB, tanti piccoli mondi fatti di vita, passioni e ricette condivise, si è ritrovato in quel di Milano.
Una Milano che ha vestito il suo cielo più terso per accoglier un gruppetto di donne che, da vie diverse, si sono incamminate nell'avventura di un Blog di cucina. Un incontro che ha del miracoloso, dato che era stato pensato per una giornata di caccia all'ingrediente ed alla caccavella e che, invece, ha lasciato le nostre carte di credito in fondo alle borse per dar spazio alle chiacchiere, agli annedoti, all'allegria.
Stefania (la Cardamoma) con la sua capacità di NON smettere mai di parlare (anche quando inspira!) si è trascinata per il tragitto che ci ha condotte da un locale all'altro facendoci dimenticare il tempo e le preoccupazioni quotidiane, con uno spirito di sacrificio secondo solo alla sua voglia di comunicare.
Alessandra (la Menuturistica) che è VERA, reale, un tornado che riesce a conciliare un miliardo di attività dando a tutte un peso e una misura, come nella sua cucina, traendone delle meraviglie. La perfetta testimonial di una nota marca di pile che si ostina a mandare in spot un improbabile coniglietto rosa invece di questa Donna che ha il potere di *dilatare il tempo*.
Franci (Scorribande in cucina) che, in una lucida follia mi ha voluto come giudice (me, capite?!) nel suo contest. Franci che è l'entusiasmo che trabocca: le ridono gli occhi quando parla delle sue passioni!
Stefania (Profumi&Sapori) con la sua freschezza e calma a produrre meraviglie per gli occhi ed il palato. Con la sua aria giovane e serafica a contrapporsi al fiume in piena della sua conterranea.
Dauliana (Cucchiaio e Pentolone) che incanta con il sorriso e parla di cucina con un'eleganza che le è innata. Vederla e *vedere* quello che produce, è stata una rivelazione.
Roby (Le Chat Egoiste) che ci si rivela una donna incantevole, con una grazia ed uno stile riconoscibile ovunque.
Cristina (Vissi d'Arte e di Cucina) che non poteva scegliere nome migliore per il suo Blog, per la passione che mette con garbo in tutto ciò che fa, ma che si lascia trascinare in questo vortice di parole che è stata la nostra giornata.
Silvia (Una Stella tra i fornelli) rossa come il fuoco con due occhi azzurri che bucano l'anima. Simpatica travolgente come solo le rosse sanno essere e come lo sono le sue ricette.
Chiara (Chicche di Kika) disarmante e allegra come lo sono i suoi scatti e le sue invenzioni. Dinamica, sportiva, si è scapicollata avanti ed indietro con la sua Bici.
Mai (il colore della Curcuma) ultima perchè la più travolgente, folle, vivace di tutte! Con il suo saltare sopra le scale mobili per una *ripresina* con il suo intervento deciso volto a trovare un sedile in una metro affollatissima per la Pia donna dolorante (Cardamoma).
Tre No-Blogger Cristina P.con le sue manie per i muffin, Vitto da Marte (non è verde!! lo posso testimoniare!) con quella pungente ironia tipicamente zeneise e una simpatia traboccante, Giulia C. con il suo acuto intervenire e la sua signorilità innata, mentre si sbracciava agitando la sciarpa al treno che si allontanava.
Tutte indistinamente, anche la simpaticissima Evelina che ci ha raggiunto a pranzo, sono UNICHE come il pazzo mondo che navighiamo.
Spero che le nostre rotte si incrocino di nuovo... e naufragar m'e dolce in questo mare!
Tornando alla ricetta: mi permetterà di partecipare ancora al bellissimo contest di Flavia … The Recipe-tionist, dove la vincitrice del mese precedete, sfiderà i partecipanti a riproporre le sue ricette. Quindi, Stefi, stavolta mi hai salvato 2 volte!!!!
Ingredienti.
2 bicchieri di acqua
2 bicchieri di zucchero
1 bicchiere di petali essiccati
il succo di mezzo limone.
Preparate lo sciroppo di zucchero, mettendo in un pentolino l'acqua e lo zucchero e non appena quest'ultimo è ben sciolto unite i petali di rosa e il succo del limone. Abbassate la fiamma e fate bollire per una decina di minuti. Lascia in infusione almeno 8 ore. Vedrete che con la cottura e l'infusione lo sciroppo diventerà di un bel colore rosa e prenderà il profumo dei fiori.
2 bicchieri di acqua
2 bicchieri di zucchero
1 bicchiere di petali essiccati
il succo di mezzo limone.
Preparate lo sciroppo di zucchero, mettendo in un pentolino l'acqua e lo zucchero e non appena quest'ultimo è ben sciolto unite i petali di rosa e il succo del limone. Abbassate la fiamma e fate bollire per una decina di minuti. Lascia in infusione almeno 8 ore. Vedrete che con la cottura e l'infusione lo sciroppo diventerà di un bel colore rosa e prenderà il profumo dei fiori.
Dopo le otto ore filtrate bene fate bollire nuovamente lo sciroppo. Quando è ben caldo, versatelo nei barattoli, chiudere bene e rigirate i barattoli sul tappo e attendete il raffreddamento come per le marmellate. Così ha un buon livello di conservazione, ma bisogna riporli in un luogo fresco e scuro.