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lunedì 30 gennaio 2017

POLPETTONE ALLE VERZE.ED UN TAMPONAMENTO IN CORSA


Ogni tanto succede di essere distratti; ti distrai un attimo alla guida e vieni coinvolto in un tamponamento.
Essere distratti e persi in mille mila pensieri poi è il mio status di questi ultimi mesi.
Ma questa volta non si tratta di un tamponamento con l'auto, bensì uno "a piedi".
Dopo tutta la giornata al telefono con i clienti, finito di lavorare correvo a far spesa e poi a recuperare il figliolo in piscina; ed è qui che venivo miseramente "tamponata" da un giovane fighetto che faceva jogging al Parco Solari. 
Arrivava dietro di me mentre camminavo spedita verso l'entrata della Piscina con tanto di (immancabile) borsa della spesa e: SBAM!
All'urto ho beccheggiato come il Titanic dopo l'incontro con l'iceberg.
Lui finisce addirittura a terra.
Ussignur: vuoi vedere che devo pure soccorrerlo, sto rimbambito con le cuffiette a palla che sento i bassi da qua!
- Scusi, non l'avevo vista!
Pure cieco, povero giovane! 
E come una talpa, visto che la mia non è certo una figura sottile e (per giunta) con la pelliccia di castoro assomiglio ad un'orsa obesa. 
Lo aiuto a rialzarsi e vedo che ondeggia.
In effetti ha subito un urto considerevole contro la mia massa, sarà la metà di me.
Prova a scherzare:

venerdì 27 gennaio 2017

NOI NON DIMENTICHEREMO

Foto da Web
Oggi Arc è uscito di casa agitato. 
Dovrà leggere un testo sulla Shoah di fronte ai suoi compagni ed ad alcuni deportati che saranno alla loro scuola a portare testimonianza nella "giornata della memoria".
Il testo è crudo: forte. 
Noi che non capiamo cosa volesse dire essere deportati e non lo capiremo mai. ed Arc mi chiede come potesse essere possibile un tal abominio.
Non posso spiegarglielo.
Non posso io stessa capire cosa porti un essere umano a tali barbarie. 
Non lo capì nemmeno mio padre, quando venne deportato in un campo di lavoro per Italiani in quella che era la Prussia Orientale. Vicino al suo campo era il campo di sterminio di donne Ebree.
Le vedeva ogni giorno subire angherie indicibili da SS e Kapò e, pur essendo lui stesso un prigioniero in condizioni estreme, NON capiva.
Lui ed i suoi miseri compagni avrebbero voluto reagire contro quegli ufficiali e so che, lui così mite e buono, giurò vendetta per quei poveri corpi martoriati, qualora fossero stati liberati.
Non ho mai osato chiedere se avesse mai tenuto fede al suo giuramento.

Nemmeno un animale.
Nemmeno un animale farebbe una cosa così orrenda con un suo simile. 
Questo è stato uno dei commenti di mio figlio che ha appena 13 anni.

Nemmeno un animale.
Nemmeno un animale potrebbe concepire un tal abominio verso un suo simile.
Questo è stato uno dei primi pensieri quando visitai il campo di Auschwitz.

Molti pensano che non serva a nulla onorare la "giornata della Memoria" ma sbagliano. 
Serve eccome! 
Serve tanto quanto far visitare ai nostri figli i luoghi di quel martirio.
Serve a far conoscere il MALE, quello che distrugge e non costruisce, quello che rende l'uomo il peggio essere vivente. 
Serve conoscere per combatterlo, il MALE. 
Serve a non ripetere le stesse atrocità.
Serve ad EDUCARE i nostri figli a conoscere la Vita ed a farla migliore. 
Quella Vita che non è virtuale ma cruda e vera e che merita di essere vissuta da essere UMANO. Non da bestia.

Anche stamattina mio figlio mi ha salutato con un bacio sulla soglia di casa.

Siamo esseri fortunati e

NOI NON DIMENTICHEREMO



giovedì 26 gennaio 2017

BACI DI DAMA SENZA GLUTINE E L'ANNO CHE VERRA'



Ho appena ricominciato a scrivere e condividere pensieri (pochi e confusi) e ricette (che andavo accumulando). 
Ho appena intravisto la luce alla fine del tunnellellelle delle corse di fine anno con le chiusure clienti; visite parenti; appuntamenti scolastici; regali; cene; aperitivi; influenze et similia,  e già mi crogiolavo ignara nella ferma convinzione che l'annus horribilis (quello funesto e bisesto per intenderci), fosse finito.
Nemmeno finito di esprimere questa speranza e già sono rotolata dentro una nuova sequenza di congiunzioni astrali negative.
Che poi io nemmeno ci credo tanto, agli oroscopi!
Mi ricordo ai primordi della mia esperienza lavorativa, quando ancora si usavano le macchine da scrivere meccaniche e le veline e le carte carbone (ed i maledetti nastri che ti marchiavano le impronte quando cercavi di sostituirli), una vecchia segretaria che non muoveva un passo senza avere consultato prima l'oroscopo. 
Ogni giorno dileggiava me ed una collega con il vediamo-che-consiglia-l'oroscopo ed era la prima ad acquistare ASTRA ogni inizio anno ed a farci una testa tanta su cosa ci aspettava e non ci aspettava nel futuro.
Ho sempre preferito l'incognita de "l'anno che verrà".
Rotolata (dicevo) dentro questo anno che nulla ha da invidiare al suo predecessore quanto a situazioni ansiogene.

domenica 22 gennaio 2017

LASAGNE COSTE E FORMAGGI ED IL BLOG RIPARTE!


Si riparte con la pubblicazione delle ricette, delle storie, degli aneddoti, di parole che si rincorrono o che rincorrono ricordi e profumi che mi sono famigliari e mi piace condividere con chi mi passa a trovare tra queste pagine.
Una sosta un po' lunga questa volta. In parte dovuta allo sfacelo prodotto in famiglia dalle forme influenzali che (inutile dirlo) hanno colpito tutta la famiglia costringendoci a un Natale "a rate" e un capodanno brindando (la sottoscritta) con la Citrosodina.
Poi mi sono accorta che era sparito l'indice delle ricette e, non avendo avuto alcuna risposta dai gestori di blogger, ho dovuto reimpostare (ma quante sono!!!!!).
Ora nel sito regna un po' più di ordine ed è tutto pronto per nuove sfide, nuove ricette, nuove condivisioni.
Poi mancava l'energia per ripartire. Voglia di cucinare ne ho sempre, intendiamoci, ma la gestione del blog mi creava ultimamente più "impegno" che "godimento".
Poi, ha vinto la mia passione. Le tante (tantissime) ricette fotografate, salvate e (soprattutto) divorate dall'allegra famigliola nonché da amici che sono venuti a cena o a pranzo prima, durante o dopo queste feste.

Una di queste è stata un mio modesto tentativo di ripetere quanto avevo assaggiato in occasione di un pranzo presso una scuola di cucina dove ero stata ospite di un evento. 
Una lasagna delicata ma gratificante, che mi era rimasta nel cuore.
Quindi ho fatto alcuni tentativi e sono riuscita a riprodurne una versione molto somigliante che ha fatto la gioia dei miei commensali. Tanto da pregarmi di ripeterla alla prima occasione.

Pure il Martirio che, per considerarle "lasagne" devono contenere almeno un chilo di ragù di quello saporito e cotto lentamente, persino per lui (dicevo) sono state un bella scoperta.

Quindi eccovi la ricetta.

LASAGNE COSTE E FORMAGGI.




Lavate e mondate le coste separandone la parte bianca dalla parte verde delle foglie. 



Scottate i fusti tagliati a tocchetti della lunghezza di 2 cm circa. Scottate le foglie per un paio di minuti, scolarle e farle saltare in una padella con 1 cucchiaio di olio EVO ed uno spicchio d'aglio.


Lessate per un paio di minuti i fogli di lasagna secca. Scolateli ed appoggiateli su un panno pulito ed asciutto.

Mescolate i caprini alla ricotta.

Preparate la besciamella  facendo sciogliere il burro in un pentolino, aggiungete la farina e fate tostare qualche minuto. Aggiungete lentamente il litro di latte continuando a mescolare per non formare grumi. Portate a bollore e fate addensare. Aggiustate di sale e noce moscata.

Ungete una teglia con olio. Versate un paio di cucchiaiate del misto formaggi, un po' di bietole saltate, qualche pezzetto di gambo lessato. Aggiustate con la besciamella, una spolverata di parmigiano reggiano grattugiato e coprite con i fogli di lasagna scottati e ricominciate sino alla fine degli ingredienti. 

Terminate con le lasagne, un velo di besciamella e un'abbondante spolverata di parmigiano reggiano.


Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 35/45 minuti circa, fino a che si sarà creata una crosticina sulla superficie.

Sfornate la teglia e fate riposare per 5/10 minuti prima di servire.