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giovedì 31 maggio 2012

Una torta a modo mio e ... una fiaba a sorpresa

Torta della nonna a modo mio!


- Mamma?! -
- Dimmi Arc! -
- Ti viene facile scrivere quelle fiabe strane con i tuoi animali? - è una domanda strana fatta da un bimbo di otto anni e mezzo ma, tutto sommato, essendo figlio mio, strano DEVE esserlo davvero!
- Facile: dipende! A volte so dove parto ma non so dove vado a finire con i miei amici. Vado avanti camminando con loro su un foglio dove le parole compongono le bricioline per seguire il percorso e tornare... alle ricette, alle cose di sempre. -
Sono curiosa. Sono curiosa come una gatta ma la torta è nel forno ... e Arc mi sbircia di sguincio ... e non ha finito. Devo sfornare o si brucia.... accidenti mi brucio quasi nello stesso posto di sempre (mano destra, lato esterno... fetente!) ma ce la faccio. Ecco la torta in salvo ma Arc non si muove ancora.
- Ok: spara! Che è successo a scuola? - 
Fa un passo indietro e non sa se ridere o rispondere o ... boh!
- Ma PERCHE' sai sempre tutto?! - suona quasi come un'accusa.
Rido, sotto i baffi e il guanto-forno con la faccia da gatto ma rido.
- Tu non preoccuparti e PARLA! - lo convincerò?
- A scuola ci sarà una verifica per Italiano e la Maestra S vuole che si scriva tutti una favola o una fiaba. Io so come cominciarla e che personaggi voglio (un Grifone sai'!), ma non so come finirla! - silenzio... 
- Fai come me, fatti guidare dai personaggi, ma non perdere la strada... passo-dopo-passo-dopo-passo fino a una conclusione logica. - avrà capito? 
Gira le spalle il novello Fedro e poi torna in camera dove sento che gioca sereno.


Due giorni dopo torna a casa raggiante e mi investe con un 
-EVVAI!!!! Ho preso due dieci e un nove nella verifica della Fiaba!!- lo dice tutto d'un fiato. Non si è mai esaltato per un risultato come per questo....
- Bravooooo!!!! Raccontami: che ha fatto il Grifone? - ... silenzio, un po' perplesso mi dice:
- Non ho potuto decidere io il tipo di personaggio. Ho dovuto scegliere tra quelli proposti dalla Maestra... e non c'era il Grifone quindi ho dovuto inventarmi altro.-  mitico! Ha cambiato tutto in corso d'opera!


Mi fa leggere la fiaba e resta a guardarmi: silenzioso, pieno di aspettative mentre i miei occhi corrono sul sentiero di bricioline e ... non si perdono ... e tornano a posarsi lucidi di lacrime e orgogliosi su di lui. La torta se l'è proprio meritata!!!


La Fiaba a sorpresa? Oggi NON l'ho scritta io.... e non ho cambiato una virgola o un a capo.


IL TESORO DELLA CAVERNA.


C'era una volta una volpe di nome Wervile. Aveva il pelo color rosso fuoco, era gentile e simpatica. Viveva in un bosco incantato, dove vivevano: il drago Filiberto, il mago Gigetto, e altre creature. 
Un giorno Wervile sentì dire che in una caverna c'era un tesoro incantato. Allora corse dalla sua amica Gipi la fata, e le disse che in una caverna c'era un tesoro.
Come loro anche un lupo di nome Anatomio cercava il tesoro.
Allora Wervile e Gipi si misero in viaggio.
Arrivate alle Gole dei giganti (un gruppo di montagne molto alte) decisero di accamparsi per la notte.
Intanto Anatomio, che le aveva precedute, cercò la caverna ma non la trovò e si perse.
Mentre camminavano Gipi si accorse di qualcosa, era Anatomio che esausto si era addormentato.
Allora Wervile e Gipi lo portarono a casa; Anatomio le ringraziò. Solo allora scoprirono di avere trovato un tesoro, non quello delle caverne, ma quello dell'amicizia.


                                                                                            A.R.C.





Ingredienti per la frolla all'aroma di limone:
300 gr. farina 00
100 gr. di zucchero
150gr. di burro morbido
2 tuorli 
2 cucchiai di acqua
2 cucchiaini abbondanti di scorza di limone (bio) esiccata 
1 pizzico di sale

Ingredienti per la crema di limone:
(di Flavia di Cuocicucidici)

400 gr latte
100 gr zucchero
50 gr succo di limone
scorza di 1 limone grattugiata
80 gr farina
4 uova
1 pizzico di sale
Per decorare:
100 gr. pinoli
zucchero a velo q.b.

Versare la farina a fontana sul piano del tavolo, aggiungere zucchero, un pizzico di sale, i tuorli i cucchiai di acqua, ed il burro a tocchetti lasciato ammorbidire. Lavorare velocemente con le dita il tutto senza esagerare nella lavorazione (meno si impasta all'inizio, meglio verrà la frolla). Formare una palla con l'impasto, appiattirla, e metterla in frigorifero a riposare per 45 minuti.

Nel frattempo preparare la crema al limone.

In un robot passare per qualche secondo lo zucchero con la scorza di limone grattugiata. Unire il latte, la farina, le uova, il succo di limone e il sale...mescolare tutto e passare in un pentolino sul fuoco, mescolando fino a che la crema non si sarà formata.
Togliere il pentolino dal fuoco e far raffreddare coprendola con un foglio di pellicola per alimenti *a contatto* con la superficie della crema per non far creare la pellicina.

Togliere dal frigorifero la pasta frolla e ricoprire una teglia da 26 cm di diametro (meglio se con fondo amovibile) precedentemente imburrata ed infarinata.

Fare cuocere la base per una decina di minuti coprendo la superficie con carta da forno e legumi secchi, in forno pre-riscaldato a 180°.

Togliere la tortiera dal forno, rimuovere i legumi e versare la crema al limone livellandola bene con il dorso di un cucchiaio.

Versare i pinoli in modo uniforme sulla superficie della torta e finire la cottura in forno per altri 25/30 minuti.

Lasciare raffreddare bene prima di sformare.





Spolverizzare con zucchero a velo e... consumare con chi ti è più caro!


lunedì 28 maggio 2012

Questa volta ho fatto TRIS… con il terzo budino salato per MTC.


Anche questa tornata non ho resistito a presentare una sola versione della bella proposta di Francesca  del blog Acquolina vincitrice dell’ultima sfida MTC di Menuturistico.
Premesso che il budino salato io lo chiamavo in un’altra maniera, ma non faccio testo, non sono una professionista e, quindi, conoscendomi, potrei chiamarlo pure Pippo.
Il fatto è che di idee me ne sono venute diverse ma in famiglia ho avuto il veto  a ripetere la stessa ricetta all’infinito , visto poi che il Martirio ha sentenziato che *si mangia poco* con queste porzioni. Inutile tentare di spiegare che un antipasto non deve essere per forza un piatto contenente cibo per sfamare un esercito, ma un inizio calibrato a predisporre lo stomaco alle portate successive.
Il Martirio ha avuto anche l’ardire di riferire a mio fratello, inviato a fermarsi per cena, un avvertimento del tipo: * Aspetta prima di dire di si, guarda prima che cosa deve pubblicare. Da quando c’è quella *gara* qui si mangiano solo gli esperimenti*!
Non vi riferisco la mia replica per due buoni motivi: il primo perché non posso mettere per iscritto la tonalità di voce da me scelta, il secondo perché certe minacce mi si potrebbero ritorcere contro.
Ultima nota sulle foto. Non essendo affatto una brava fotografa (e nemmeno cattiva…. anzi, piuttosto PESSIMA) mi arrangio come posso per cercare di sopperire con l’inventiva dove non arrivo con la tecnica e la capacità. Quindi, guardando la forma del mio budino salato, ho notato che ricordava vagamente il circolo che, da bambini, disegnavamo nella griglia del *tris*.
Ecco quindi la ricetta di questo MTChallenge delle meraviglie, presentata come il giochino che tutti (non mentite!) hanno fatto nell’ultima pagina del quaderno di mate oppure sulla copertina del libro di religione.
BUDINO SALATO DI PEPERONI GRIGLIATI CON BAGNA CAUDA E CRACKERS INTEGRALI AI SEMI DI GIRASOLE.

Ingredienti per 6 budini (ho usato lo stampo per i mini savarin):
200gr. di polpa di peperone grigliato, e spellato.
100 gr. di panna fresca
1 uovo intero
1 cucchiaio (abbondante) di Parmigiano Reggiano grattugiato.
Burro per ungere gli stampini

Ingredienti per i carckers integrali con semi di girasole:
(a me ne sono usciti una ventina grossi)
350 gr. farina integrale
1 cucchiaio abbondante di semi di girasole decorticati
1 cucchiaino di sale
1 bustina di lievito istantaneo secco 7 gr.
200 ml di acqua tiepida
45 ml di olio EVO

Ingredienti per la salsa di bagna cauda.
5/6 cucchiai di olio EVO
1 Spicchio di aglio senza camicia (io aglio fresco)
3 filetti di acciuga sotto sale deliscati.

Per prima cosa preparare i crackers.

Versare nella ciotola dell’impastatrice la farina, i semi di girasole, sale e lievito. Facendo lavorare la frusta a K, versate lentamente l'acqua e fare girare a velocità minima.
Versare a filo l'olio di oliva e mescolare in modo da ottenere un composto soffice.
Impastare 1 minuto a velocità minima e per 4 minuti a velocità 1, finchè l'impasto sarà diventato omogeneo ed elastico. Togliere quindi la ciotola e fare lievitare in un luogo caldo per 1 ora coprendo con una pellicola trasparente.
Trascorso tale tempo l'impasto avrà raddoppiato il suo volume.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata con farina di semola e stenderlo ricavandone un rettangolo dell'altezza di mezzo centimetro.
Tagliare delle losanghe dell'impasto e adagiarle sulla teglia ricoperta di carta da forno.
Far riscaldare il forno a 200°C ed infornare per 15 minuti circa, finchè i i crackers si saranno dorati (attenti a non passare la cottura altrimenti prenderebbero dell’amarognolo).  Infine trasferire su una griglia e lasciar raffreddare.

Poi mettere nel bicchiere del frullatore ad immersione, le falde di peperone grigliato, l’uovo, la panna ed il Parmigiano grattugiato e frullare bene.
Una volta ottenuto il composto, versarlo negli stampini di silicone (io mini savarin) ulti molto accuratamente.
Far cuocere a bagnomaria in forno a 180° per 15/20 minuti circa.
Lasciare raffreddare molto bene e poi far riposare in freezer per 20/30 minuti circa prima di sformare i budini.

Per la salsa bagna cauda, mettere a scaldare sul fornello più piccolo l’olio e l’aglio tagliato a fettine sottilissime tenendo la fiamma bassissima. NON fare  assolutamente colorire l’aglio che altrimenti prenderà un sapore amarissimo e dovrete buttare tuttto.
Appena le fettine di aglio cominceranno ad ammorbidirsi, aggiungere i filetti di acciuga (puliti dal grosso della salatura) e farli *sciogliere* mescolando con attenzione.
Per rendere la crema più omogenea potete passarla con il frullatore ad immersione (attenti a compiere questa operazione quando l’olio sarà freddo!).

Comporre il piatto mettendo un cucchiaio della salsina al centro del budino salato e accompagnare con alcuni crackers croccanti.



Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di Maggio... semprechè Dani, Ale e Giorgia non siano stufe di vedermi!

domenica 27 maggio 2012

GOLOSI ANCHE SENZA GLUTINE: RISO, BISI E PROSCIUTTO COTTO.


Oggi è la giornata dedicata alla celiachia, per questo io e un folto gruppo di blogger abbiamo deciso di contribuire dandovi un piccolo vademecum su come comportarsi con un celiaco a cena... Premesso che la celiachia è una malattia e non un capriccio, l’unica cura possibile, ad oggi, è l’astensione dai cibi glutinosi! Dico ciò perché si capisca bene che chi è celiaco è COSTRETTO a mangiare senza glutine e non gli fa piacere, perché è molto dannoso per il suo organismo. Quindi ci sono cibi IN (permessi) e cibi OUT (vietati). La cosa più semplice da fare è preparare un menù che possa andare bene per tutti, così non vi stresserete a preparare più pietanze, con risultati, il più delle volte deludenti. Per preparare cibi che possano mangiare tutti, quindi anche i celiaci, bisogna sapere quali sono i cibi consentiti e quelli vietati. Qui troverete un elenco molto utile.

Anche se l'elenco può sembrare lungo c'è un modo abbastanza semplice per capire se un cibo è senza glutine. Basta leggere attentamente le etichette! Adesso poi la normativa prevede che sia scritto a chiare lettere e, nei prodotti esteri, è sempre specificato se può contenere tracce di glutine. Infine, se un prodotto porta la spiga sbarrata sulla sua confezione è certificato dall’AIC ed è garantito per i celiaci.

REGOLE PER EVITARE CONTAMINAZIONI in casa
1. Lavare mani, superfici, utensili sporchi di farina, possibilmente in lavastoviglie e accuratamente;
2. Usare la carta forno per le teglie e tutti quegli utensili (come piastre) dove hanno cotto cibi col glutine;
3. Se volete cucinare la pasta per un celiaco, l’acqua deve essere pulita, il cucchiaio con il quale mescolate la pasta senza glutine a parte, il sale nuovo o comunque non quello contaminato dal cucchiaio “sporco” di acqua della pasta col glutine;
4. Evitare di infarinare i cibi, anche quelli degli altri, così eviterete grande fonti di stress; se proprio dovete non mettete nella stessa padella o teglia le due preparazioni;
5. se usate una griglia e avete della carne impanata, grigliate prima quella del celiaco (senza panatura) e poi tutto il resto;
6. non addensare salse, ecc. con farina. Usate la fecola per tutti e sarà più semplice!
7. non appoggiate il cibo su cibi col glutine o dove sia stato cibo col glutine. Ad esempio il pane del celiaco non mettetelo insieme a quello col glutine o nello stesso contenitore anche senza che l’altro sia presente;
8. anche per l’olio di frittura valgono le stesse regole, prima friggete il cibo senza glutine e poi tutto il resto; in ogni caso non utilizzate quello già usato in precedenza contaminato!
9. Se avete dei dubbi sulla composizione dei cibi… non usateli!

(S. Oliveri)

Io ho deciso di preparare un risotto e precisamente:

RISO,BISI E PROSCIUTTO COTTO.

Ingredienti
(dosi per 3 persone):
300 gr. Piselli freschi (puliti)
300 gr di riso carnaroli
1 l. di brodo vegetale (io carota, cipolla, sedano, finocchio, zucchina, patata e bacelli di piselli – 
     quelli più teneri e belli che verranno passati assieme al brodo di verdura)
150 gr. di prosciutto cotto (domandate al vs. salumiere quello senza glutine)
1 scalogno medio
Olio EVO
1 noce di burro
2 cucchiai Parmigiano reggiano grattugiato Sale, pepe.

Affettare finemente lo scalogno, e metterlo in padella con due cucchiai di olio evo.
Tagliare il prosciutto cotto a dadini piccoli ed aggiungerlo allo scalogno assieme ai piselli. Appena lo scalogno comincia a diventare trasparente aggiungere i riso e fare tostare per qualche minuto (sino a che i chicchi diventeranno trasparenti).
Bagnare con un mestolo di brodo dove avremo aggiunto i baccelli dei piselli passati nel passaverdura. Cuocere a fuoco basso per 15/18 minuti circa.
Spegnere la fiamma, aggiungere una noce di burro, una grattugiata di noce moscata e due cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato. Chiudere con il coperchio per cinque minuti.
Mantecare e servire.

Elenco delle blogger che partecipano:



Cardamomo & co. Torta al cacao leggerissima
Profumi & Sapori - Parfait alle mandorle
Francesca Antonioli - Farinata
Fabiola Palazzolo - semifreddo alla coppa del nonno, con cioccolato e granella di mandorla
Simonetta Nepi: Torta alle pere
Carlotta Negro: biscotti con lemon curd
la valigia sul letto: pollo in crosta di pinoli con salsa allo zafferano
Murzillo Saporito : Calici di yogurt variegati al gelso
Se cucino....sorrido: capresi all'olio EVO
SexAndTheKitchen: menù gluten free
Giulia: : torta di pesche (dolci)
cucchiaio e pentolone: risotto con riduzione al lambrusco e sfoglie di salame
la cucina di mamma: gelato e biscotti ai fiori di sambuco
In Gloria's kitchen: cupcakes alla ciliegia
Victoria sponge con crema di fragole
Felix Un cuore di farina senza glutine Minestra di riso Asparagi
Elisa Baker : pomodori verdi fritti
Silvia mazzoni: pancakes di zucchine e crumble di fragole
Rosaria Orrù: Arachidi interrate
Il Gamberetto: Crumble di ciliegie
La Gaia Celiaca: Soffio di Amaretto Assaggi di viaggio: Pancakes con farina di mais
Therese Caruana: Scaloppine gorgonzola e speck
Anna Lisa di Senza Glutine per tutti i gusti: Focaccine salate alle ciliegie e rosmarino 
@nna: Sfere di Ciocco-Cola... 
Marilena: Torta kinder pinguì rivisitata 
Spuntine: Risotto con indivia e patate. 

Araba felice in cucina: Muhallabia (dolce arabo di latte e farina di riso)
I Pasticci dello zio PieroQuinoa semitostata con Gorgonzola, Pere e Mostarda Modenese e Involtini di Pesce Spada, ripeni di Riso allo Zenzero, Uvetta e Pinoli
Il colore della Curcuma Frittata Toccasana per tutti.



venerdì 25 maggio 2012

Budino salato di zucchine con fiori di zucchina ripieni al forno e giulienne di porro fritte.



Piatto. Punto. Encefalogramma piatto e nulla che mi stimoli il neurone, unico superstite, che si aggira come la famosa particella di sodio di una pubblicità.
*C'è nessunoooo????*
Mi sono dedicata con amore alla preparazione di questa ricetta, ho avuto un chiulo una fortuna pazzesca nel sformare i budini senza danni,  ed ora... nada de nada per introdurla?
Provo a rimandare la preparazione del post al dopocena per cercare di capire se, gustando quanto preparato, mi si accenderà quella lampadina che al momento sembra essersi bruciata.
Servo in tavola l'antipasto a figlio e Martirio che mi guardano interdetti: un budino prima della pastasciutta? No. NON sono impazzita, è un budino salato, di quelli che chiamano a volte flan... insomma: un antipasto.
Il fatto poi che sia abbinato ai fiori di zucca dovrebbe aiutare il cervello a catalogarlo come un salato ma, si sa, sto parlando con due  XY... e, a volte, il cromosoma è importante.
Martirio e figlio mi guardano ancora non convinti.
Poi Arc si volta con un intuizione: *Questa è la ricetta per MTC?*
Alla mia risposta affermativa e sorridente, il Martirio si sente autorizzato a commentare che sono le solite gare senza senso che faccio mensilmente. Non fa in tempo ad attaccare la tiritera solita del *vinci mai nulla* perchè ha già attaccato il budino con la prima forchettata nonchè il fiore di zucca ripieno.
Tace, e con lui pure il cucciolo che spazzola il piatto in un baleno chiedendo pure il bis... che non c'è.
Tre erano e tre sono stati spazzolati... come pure le due (dicasi DUE) teglie di fiori di zucca ripieni che si sono litigati.
La sentenza del Martirio?
*Buoni sono buoni, ma ... si mangia pochino!*
Per la cronaca ha attaccato anche il resto.... facendone scempio!

Quindi, grazie a Francesca di Acquolina, vi presento la mia seconda versione del

BUDINO SALATO DI ZUCCHINE CON FIORI DI ZUCCHINA RIPIENI (AL FORNO) E GIULIENNE FRITTE DI PORRI.


Budino salato di zucchine (dalla ricetta di Francesca)
(dosi per 4 persone):

500 gr. di zucchine sode
100 gr. di porri (parte bianca)
2 uova intere
100 ml. di panna fresca
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
olio EVO e Sale.

Lavare e spuntare le zucchine, tagliarle a dadini piccolissimi. Tagliare a rondelle sottili il porro e metterlo in padella con le zucchine e 1 cucchiaio di olio EVO.
Farle rosolare, salarle e toglierle dal fuoco facendole raffreddare.
Quando fredde aggiungere le 2 uova, il cucchiaio di parmigiano, la panna, aggiustare di sale e frullare con un frullatore ad immersione.
Ungere bene 4 stampini da budino, versare il composto e porre gli stampini in una teglia con 2 dita d'acqua.
Far cuocere in forno a bagnomaria per 15/20 minuti a 180°.
Saranno cotti quando, inserendo al centro uno stuzzicadenti, uscirà asciutto.


Farli intiepidire bene prima di sformarli.


Fiori di zucca ripieni al forno.
(dosi per 4 persone)




8 fiori di zucca freschi e sodi
300 gr. di patate 
50 gr. pecorino fresco non stagionato
70 gr. prosciutto cotto in unica fetta.
1 noce di burro
3 cucchiai di parmigiano
sale, noce moscata.
1 bicchiere di brodo di verdura.


Sbucciare le patate e farle lessare in un pentolino con acqua salata.
Nel frattempo tagliare a piccoli dadini il formaggio ed il prosciutto cotti. 
Lavare delicatamente i fiori di zucca togliendone il pistillo e farli asciugare su un foglio di carta assorbente.
Appena le patate saranno cotte schiacciarle, ancora calde, con una forchetta riducendole ad un purè. Aggiustare di sale, aggiungere una generosa grattugiata di noce moscata, la noce di burro ed i dadini di prosciutto e formaggio.
Mescolare bene il tutto e, facendo attenzione a non non romperli, farcite delicatamente i fiori chiudendoli bene nella parte terminale.
Adagiare i fiori di zucca così farciti in una teglia imburrata, aggiungere un poco di brodo ed infornare a forno caldo 180° per 15/20 minuti, sino a che il brodo si sarà asciugato e si saranno coloriti in superficie.

Servirli caldi  o tiepidi con i budini salati.

Per la guarnizione e accompagnamento:

tagliare a giulienne le foglie esterne del porro (solo la parte bianca) e farle friggere in olio profondo assieme ai fiori di zucca che avrete lavato, asciugato, privato del pistillo e tenuti da parte.

Comporre il piatto dell'antipasto con il budino tiepido, 2 fiori di zucca caldi e le giulienne di porro e fiori croccanti.

La morbidezza del budino e dei fiori di zucca ripieni, sarà accompagnata alla croccantezza del porro e degli altri fiori fritti.

Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di Maggio di Menuturistico.

mercoledì 23 maggio 2012

Fiori di zucchine al forno.




Questa volta voglio far contenta un’amica. Un’amica che ha intrapreso da tanto una vera e propria guerra contro la disinformazione e la cattiva educazione alimentare.
Si, da anni soffre di una forma di Celiachia che le impedisce di mangiare quello che le piace e che, pur prestando attenzione a cosa mangia, spesso subisce gli effetti di quelle che si chiamano *contaminazioni*. In sostanza chi, pur cucinando alimenti permessi e senza glutine, lo fa utilizzando (ad esempio) le stesse attrezzature usate per cucinare alimenti con glutine, contamina i cibi *sicuri* provocando, in chi soffre di celiachia, attacchi di dissenteria e dolori addominali molto forti.
Quindi non basta utilizzare alimenti e preparati privi di glutine (vi sono delle liste di prodotti consultabili da tutti, che si possono utilizzare), ma bisogna essere certi che questi siano stati prodotti, imballati, trattati… lontano da quelle *contaminazioni* così pericolose per chi soffre di questa intolleranza.
Fin qui gli ostacoli, se si vuole cucinare per un celiaco, sono tanti ma, con pratica e grano salis, si possono superare.
Quel che non si supera è l’ignoranza della gente che spesso considera solo come *fisime* questo tipo di intolleranze o che cataloga come cibi sciapi e poco appetibili, quelli consumabili dai celiaci. Molti malati (è una malattia, NON una scelta) sono apostrofati come *poverino, non puoi mangiare* e, in molte occasioni, si trovano a dover rifiutare inviti perché chi li invita lo fa infischiandosene delle loro limitazioni alimentari.
Ora, oltre ad un’amica che soffre da anni di celiachia, recentemente ho conosciuto una strepitosa Foodblogger, Stefania del blog Cardamomo & Co, che da anni combatte questa battaglia. La combatte sul campo, pubblicando ricette meravigliose perfettamente in sintonia con i cibi che sono concessi a chi soffre di questa malattia. Ha insegnato a cucinare sano e gustoso  a chi si è trovato di colpo calato in questa brutta realtà, a chi ha un figlio, un fratello, un genitore o solo un amico che ne soffre.
Stefania ha scritto anche un bellissimo libro di ricette per celiaci (ma anche no!)



che potete acquistare qui.

Per questo oggi voglio pubblicare una ricetta che Stefania e tutti i celiaci possano rifare e godere appieno. Unico avvertimento è quello che, se cucinato per un malato di celiachia, TUTTI gli alimenti impiegati siano rigorosamente senza glutine e che tutti gli strumenti che si utilizzano per prepararli non siano stati contaminati. (Mi viene da pensare alle teglie di alluminio per infornare questi fiori… nuove… non contaminate piuttosto che i sacchettini per lessare le patate senza che vengano a contatto con le pentole dove ad esempio cuociamo la nostra pasta)…
Questo contorno l’ho preparato come accompagnamento ad un budino salato che pubblicherò tra qualche giorno  e… glutine o non glutine… sono veramente goduriosi.
Fiori di zucca ripieni al forno
(dosi per 4 persone)

8 fiori di zucca freschi e sodi
300 gr. di patate 
50 gr. pecorino fresco non stagionato
70 gr. prosciutto cotto in unica fetta.
1 noce di burro
3 cucchiai di parmigiano
sale, noce moscata.
1 bicchiere di brodo di verdura.


Sbucciare le patate e farle lessare in un pentolino con acqua salata.
Nel frattempo tagliare a piccoli dadini il formaggio ed il prosciutto cotti. 
Lavare delicatamente i fiori di zucca togliendone il pistillo e farli asciugare su un foglio di carta assorbente.
Appena le patate saranno cotte schiacciarle, ancora calde, con una forchetta riducendole ad un purè. Aggiustare di sale, aggiungere una generosa grattugiata di noce moscata, la noce di burro ed i dadini di prosciutto e formaggio.
Mescolare bene il tutto e, facendo attenzione a non non romperli, farcite delicatamente i fiori chiudendoli bene nella parte terminale.
Adagiare i fiori di zucca così farciti in una teglia imburrata, aggiungere un poco di brodo ed infornare a forno caldo 180° per 15/20 minuti, sino a che il brodo si sarà asciugato e si saranno coloriti in superficie.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di ricette Grazie dei fiori. Le (st)renne gluten free di Stefania Cardamomo & Co.

ed al contest Ricette Ripiene di Cucchiaio e pentolone

lunedì 21 maggio 2012

Una lezione di vita e un pranzo comune.





La scorsa settimana, la scuola di mio figlio, ha aderito ad una iniziativa educativa proposta dalla Croce RosaCeleste di Milano come classe pilota alla sua classe, una terza elementare di Milano.
Venticinque ragazzini e ragazzine, assieme a due insegnanti, sono stati prelevati dai mezzi della protezione civile e della Croce RosaCelese presso la loro scuola e portati in un campo tendato allestito per loro in un terreno di un oratorio.
Una tenda per cucina, una tenda per refettorio, tende come dormitori, le stesse che in momenti di calamità vengono montate per riparare i profughi.
Una ventina di persone, volontarie, hanno insegnato ai nostri figli cosa vuol dire calamità, come ci si comporta con un adulto che sta male, come comportarsi in caso di emergenza.
Un esperto ha illustrato loro come ci si comporta durante un terremoto per mettersi in salvo e per mettere in salvo altri.
Hanno dormito una notte nelle tende per capire cosa vuol dire essere senza casa ma essere assistiti.
Hanno capito cosa vuol dire aiutare gli altri, con la mente aperta di fanciulli, senza pensare a collocazioni geografiche, simpatie, antipatie, differenze politiche o religiose.
L'impressione più forte che ha avuto mio figlio è stata questa: *Mamma per me è stata un'esercitazione ma ci sono bimbi che hanno vissuto per mesi in queste tende!*
Questa notte la terra ha tremato, forte. Città e case sono state ferite nel sonno, alcune persone sono morte e molte sono rimaste senza casa.
Mi sono svegliata, di soprassalto e ho pensato a tutti quelli che sarebbero stati privati del luogo sicuro, della casa, del sonno, della vita. Ho pensato a quei volontari che sarebbero partiti, con le tende, la voglia di fare, e la forza per fare.
Oggi mio figlio mi ha chiesto se in quella tenda, dove lui ha dormito con gli amici, dormiranno dei bimbi colpiti da questo ultimo sisma.
Se ci saranno spero che ci restino così poco da ricordarlo solo come un'esercitazione, aiutati in questo da queste persone meravigliose che dedicano un po' della loro vita alla vita altrui.
Sono stati gli stessi che, il 3 settembre 2009, hanno soccorso mio fratello dopo un terribile incidente sul lavoro, e solo grazie alla loro preparazione ed efficienza lui deve la sua vita.
Con loro, sabato scorso, abbiamo parlato, abbiamo avuto anche un'esercitazione con i cani da ricerca di un'unità cinofila. 
Abbiamo pranzato poi tutti insieme con quanto preparato da noi mamme ed è stato come volerli ringraziare, per quello che hanno insegnato ai nostri figli, con il loro esempio e dedizione.


Tra le varie cibarie c'era anche questa torta salata, copiata pari pari dalla ricetta pubblicata da Fabio e Annalù di Assaggi di Viaggio. E' stata apprezzata da me (tanto che l'ho già rifatta questa sera!) e da gli altri *commensali*... tanto che è sparita in fretta...




Quiche di zucchine e asparagi con scaglie di Parmigiano ( da "Viva le torte!"di Ernest Knam)







Ingredienti:
Per la pasta brisée:
165 g di farina
70 g di burro
50 g di acqua
1 tuorlo
5 g di sale

Per la creme Royale
1/4 litro di panna
2 uova
sale e pepe

200 g di zucchine
200 g di asparagi verdi
100 g di Parmigiano reggiano a scaglie
50 g di cipolle di Tropea
2 g di zafferano in polvere
olio extravergine
sale e pepe


Preparare la pasta brisée. Setacciare la farina con il sale, formando una fontana sulla spianatoia, mettere nel centro il tuorlo e il burro tagliato a pezzetti. Impastare con la punta delle dita unendo l'acqua e, appena gli ingredienti saranno incorporati in modo uniforme, formare una palla. Avvolgere con pellicola alimentare e lasciare riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
Preparare il ripieno. Scaldare l'olio extravergine e rosolare la cipolla tagliata finemente. Pulire le zucchine, tagliarle a dadini e cuocerle con la cipolla.
Pulire e lavare gli asparagi eliminando le parti più dure. Sbianchire le punte in acqua bollente salata e e metterle da parte. Tagliare i gambi a rondelle, unirle alle zucchine e terminare la cottura (5 minuti).
Preparare la crema Royale: in un contenitore versare la panna liquida fredda di frigorifero ed aggiungere, una per volta, le uova sbattendo con la frusta fino ad ottenere una crema omogenea. Regolare di sale e pepe.
Assemblare la torta. Dopo aver foderato lo stampo imburrato con la pasta brisée tirata a 2 mm di spessore, riempirlo con le verdure saltate. Mescolare la crema Royale con lo zafferano, versare sulle verdure e cuocere l torta nel forno preriscaldato a 210°C per circa 30-35 minuti. Controllare la cottura: la torta sarà pronta quando la lama di un coltello infilata nel punto centrale ne uscirà pulita.
Una volta raffreddata decorare la quiche con le punte di asparagi preparate, scaglie di Parmigiano reggiano e spruzzare, a piacere, con qualche goccia di aceto balsamico (io l'ho dimenticato.... :-( )



Con questa ricetta partecipo al Contest The Recipe-tionist di maggio di Flavia del Blog Cuocicucidici.