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lunedì 30 gennaio 2017

POLPETTONE ALLE VERZE.ED UN TAMPONAMENTO IN CORSA


Ogni tanto succede di essere distratti; ti distrai un attimo alla guida e vieni coinvolto in un tamponamento.
Essere distratti e persi in mille mila pensieri poi è il mio status di questi ultimi mesi.
Ma questa volta non si tratta di un tamponamento con l'auto, bensì uno "a piedi".
Dopo tutta la giornata al telefono con i clienti, finito di lavorare correvo a far spesa e poi a recuperare il figliolo in piscina; ed è qui che venivo miseramente "tamponata" da un giovane fighetto che faceva jogging al Parco Solari. 
Arrivava dietro di me mentre camminavo spedita verso l'entrata della Piscina con tanto di (immancabile) borsa della spesa e: SBAM!
All'urto ho beccheggiato come il Titanic dopo l'incontro con l'iceberg.
Lui finisce addirittura a terra.
Ussignur: vuoi vedere che devo pure soccorrerlo, sto rimbambito con le cuffiette a palla che sento i bassi da qua!
- Scusi, non l'avevo vista!
Pure cieco, povero giovane! 
E come una talpa, visto che la mia non è certo una figura sottile e (per giunta) con la pelliccia di castoro assomiglio ad un'orsa obesa. 
Lo aiuto a rialzarsi e vedo che ondeggia.
In effetti ha subito un urto considerevole contro la mia massa, sarà la metà di me.
Prova a scherzare:

lunedì 25 febbraio 2013

BROWN ALE, VERZE E SALSICCIA E LA FINE MISERA DI UN PAIO DI PEDULE.



A Milano la scorsa settimana è nevicato.
Fin qui tutto normale: siamo in Febbraio, ci sono precipitazioni in tutta Europa, fa parte del normale svolgimento delle stagioni.
Certo, se fosse Agosto, sarebbe un caso strano.
Ma è Febbraio.
Nevica e la vita si svolge normalmente, come sempre.
Gli autobus sono pieni all'inverosimile, come sempre.
La metropolitana va a singhiozzo, come sempre.
Il tragitto sui marciapiedi è già difficoltoso in citta, visto che le buone abitudini dei custodi dei palazzi, di spalar la neve nel tratto vicino al portone, non esiste più. Non parliamo poi dei marciapiedi che si inoltrano nella zona dove lavoro: Sesto SanGiovanni, la Stalingrado d’Italia!

Mi avvio bardata come Katerina di Russia; infagottata nel pellicciotto con colbacco di pelo abbinato. Normalmente la gente sorride nel vedermi così agghindata, ma oggi mi par quasi di coglier sguardi invidiosi.
Smesso il tacco dodici che ha problemi di *derapata* sulle strade così conciate, ho scelto di metter ai piedi il mio affezionatissimo paio di pedule con *carrarmato*. In anni di onorato servizio mi hanno accompagnato in passeggiate montane e in giornate innevate come queste.
Anni: mica tanti in fondo… un paio di scarpe ne deve far di chilometri prima di essere dismesso!
Arrivata sana e salva in ufficio, vengo distratta dalla routine del lavoro e la mattina, mentre fuori nevica fitto fitto, trascorre normalmente.
Di uscire a pranzo nemmeno se ne parla! Un tramezzino portato da casa, una mela e … tanto sono a dieta!