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lunedì 23 novembre 2015

REGINETTE AI CARCIOFI E PATATE CON SUGO D'AGNELLO E MELAGRANA, OVVERO I MIEI ESPERIMENTI PER IL PRANZO DI NATALE E #MTC52


Un'altra domenica ed un altro pranzo da preparare ed un'occasione per sperimentare un primo che potrebbe ambire alla tavola di Natale, visto che non ho ancora trovato la "ricetta giusta" che accontenti tutti quanti.
Poi ho ricordato la sfida lanciata da Monica e Luca del blog Fotocibiamo, vincitori dell'ultima sfida all'ultimo pollo ripieno. Ho ancora un'alternativa da presentare per la sfida di #MTC52 e dopo questi avevo bisogno di una preparazione che potesse essere cucinata sul gas e non solo sul camino.
Una pentola di coccio, un sugo semplice ma dai profumi della tradizione: timo, santoreggia, rosmarino e mirto. 
L'agro della melagrana che mitiga un poco il gusto selvatico della carne di agnello.
Poi ho pensato ai ravioli, e mi sono ricordata di avere mangiato (molto più grandi di questi) dei ravioli panciuti che ricordavano una corona: reginette.
Ok. La forma ce l'ho, il sugo di accompagnamento pure ma, ora, bisognava pensare ad un ripieno sufficientemente discreto, che potesse accogliere, se non proprio esaltare, il sapore deciso dell'agnello.

martedì 17 novembre 2015

Il mio spezzatino di manzo con funghi porcini e carote, le cotture lente e il camino.


Le prime nebbie che avvolgono le cime degli alberi nei boschi attorno alla mia casetta gialla e la sera che scende prima, quasi a voler cercare la compagnia dei focolari e delle luci che filtrano dalle finestre appannate, si riflettono sul menù che propongo alla famiglia riunita.
E' la stagione delle cotture lente, dei profumi che pian piano riempiono la casa.
Da tempo desideravo acquistare una pentola di ghisa ma i costi esorbitanti di marchi famosi mi fermavano sempre. Poi una mia cara amica mi ha fatto conoscere queste pentole, senza un design d'autore, senza colori alla moda; semplici pentole di ghisa nera, da poter usare anche su fuoco diretto; prezzi contenuti e ottima resa.
Sono state mie subito, causando borbottii da parte del Martirio che mi ricordava il numero spropositato di pentole e padelle che sono stipate nella casa di campagna.
Già dai primi esperimenti ho potuto capirne il potenziale e, un sabato umido e dorato, ho deciso di provare a cucinare come facevano le nostre nonne in tempo di guerra: sul camino.
L'occasione è stato l'acquisto di un pezzo di polpa di manzo mista, ed un cartoccio di funghi porcini che mi han sedotto dai banchi del mercato.
Al calar del sole dietro il campanile del crinale di fronte alla mia finestra, ho acceso il camino, che ha una bocca molto capiente, con bei ciocchi di legna secca, ho preparato gli ingredienti ed ho cominciato la prima cottura in forno per poi spostare la pentola fumante sul focolare che brillava di braci.
Arc mi guardava con sospetto chiedendomi se non avrei rovinato la pentola nuova appoggiandola così vicino al fuoco scoppiettante e pure il Martirio sembrava perplesso.
Niente paura, non solo la pentola non ne ha affatto sofferto, ma il profumo ed i sapori di questa cottura antica, hanno rivelato un gusto che avevamo perduto.
A fatica sono riuscita a trattenere i miei due curiosissimi XY, tanto che al pranzo della domenica, contrariamente al solito, si sono presentati al desco senza bisogno di insistenze da parte mia.
In tavola uno spezzatino che ha fatto esclamare al Martirio : *Mai mangiato uno spezzatino così buono!*. 
Arc? Lui non parlava nemmeno e, pur non amando eccessivamente i piatti in umido, ha persino chiesto due volte il bis.
Per farla breve, ho ordinato un'altra pentola uguale per Milano perché il Martirio si rifiuta categoricamente di far il pendolare-con-pentola. Peccato solo che a Milano il camino non ce l'ho e che mi potrò accontentare di una cottura lenta in forno...

SPEZZATINO DI MANZO CON FUNGHI PORCINI E CAROTE COTTO NEL CAMINO.





Tagliate a tocchetti non troppo grossi la carne ed infarinatela leggermente.

Fate rinvenire i funghi secchi in una tazza di acqua calda e lavateli per eliminare eventuali residui di terra.


Tritate il lardo e mettetelo nella pentola con le carote ed il sedano tagliati a tocchetti non troppo piccoli, i due cucchiai di olio EVO e i funghi porcini freschi puliti e tagliati a pezzettoni.



Quando il lardo si sarà sciolto e le verdure cominceranno a soffriggere, aggiungete i funghi porcini e i pezzetti di carne che farete sbianchire per 5 minuti.




Sfumate con la Barbera e, quando si sarà ritirato il sughetto (ci vorranno circa 10 minuti a fuoco vivo) aggiungete la foglia di alloro, i pomodori pelati e i funghi secchi tritati grossolanamente.
Aggiungete pepe macinato fresco, e portate a bollore.




Accendete il forno e portatelo ad una temperatura di 120°C. Chiudete il coperchio della pentola e mettetela in forno a continuare la cottura per 45 minuti circa.



Spostate la pentola sopra le braci del camino e continuate la cottura per altri 45 minuti (attenzione, con quantitativi di carne più grossi i tempi di cottura si allungheranno). 
Aggiustate di sale e lasciate sulle braci per altri 5 minuti.




Servite con una polenta, del riso pilaf o delle patate lessate.


Qualora non aveste un camino dove cuocere lo spezzatino, continuate la cottura per lo stesso tempo nel forno. Il sapore ed il profumo saranno lo stesso intensi.





sabato 14 novembre 2015

MISERABILI ! MISERABILI !


Apprendere che dei social network (Twitter) permettano di aprire profili inneggianti ad uno stato che si nasconde dietro un falso Islam, mi lascia basita. 
Il solo fatto di riconoscerne la sigla, di far passare video e comunicati sui nostri media pur solo come informazione, da loro forza ed in un certo modo riconoscimento pubblico. 
Quello che vogliono è visibilità e noi NON CONCEDIAMOLA. 
Trattiamoli come meritano: VIGLIACCHI, INDEGNI DI PRONUNZIARE IL NOME DI QUALSIASI DIO! 
COMBATTIAMOLI, DIFENDIAMOCI ma, soprattutto, NON LASCIAMOCI CONVINCERE CHE QUESTA SIA UNA GUERRA SANTA. 
E' solo una guerra di potere. 
Nessuna religione può difendere o rendere martiri coloro che colpiscono vigliaccamente degli inermi.
Non identifichiamo dietro un Credo diverso, il Male. 
E' quello che vogliono.
Uno scudo di santità che li autorizzi a massacrare, distruggere ed avere potere su uomini e anime.
Non dimentichiamo che la follia non ha tempo, razza, stato o religione. 
Hitler ne è stato la prova, e come lui altri folli ebbri di potere.
Difendiamoci punendo duramente chi compie atti barbari e vili.
Non consegnamo loro le nostre anime, i nostri figli, il mondo civile.
Altrimenti avrebbero vinto loro...


Non pubblicherò commenti a questo post.
Vuol essere solo un grido, una preghiera per coloro che han pagato con la vita questa follia.

martedì 10 novembre 2015

RAVIOLI DI BORRAGINE E ROBIOLA CON SUGO D'ANATRA COTTO SUL CAMINO PER #MTC52



Dalle mani di Nonna Maria si formavano delle paste ripiene sempre diverse. Tortellini, ravioli, ravioloni, casoncelli. 
Tutti perfetti e non come i miei.
Certo Nonna aveva più tempo da dedicare alla cucina, io sono sempre a ritagliarmi i tempi tra impegni lavorativi e non.
Amo la pasta fresca, amo i ripieni gustosi, quelli poveri e quelli che nascondono un *segreto*.
Poi arriva la ricetta della sfida #52 di MTChallenge, lanciata dai vincitori Monica e Luca del blog Fotocibiamo, un sabato finalmente nell'esplosione di colori che è la mia Casetta Gialla, ed i regali della Natura generosa.
Si, il mio ripieno è quasi a metri zero. 
La borragine fa ancora capolino a ridosso dell'entrata secondaria della mia casa ed è un regalo bellissimo e, legata con della robiola leggermente acidula acquistata in zona da un artigiano, andrà benissimo come ripieno.
Mancherebbe il sugo ma, con la scusa di provare un nuovo intingolo per il pranzo di Natale e la voglia di provare a cucinare in un modo *antico*, acquisto in cascina una bella coscia di anatra e del salame cotto d'oca.
Il Martirio storce il naso ma non me ne curo. 
Ho deciso di incantarlo con una di quelle cotture lente lente lente che profumano di casa, di buono, di famiglia.
Quindi recupero il pentolino di ghisa che ho acquistato recentemente e comincio con il sugo. Ci vorrà quasi tutta la sera ed intanto accendo il mio camino.
Fuoco scoppiettante e profumo di legna e di caldo che riempie la cucina.
Si: ho intenzione di cucinare nel camino e Arc mi guarda perplesso.
Fuori l'asse per impastare, la farina buona, le uova e via a preparare la prima ricetta con la quale partecipo alla sfida di Novembre di #MTC52.




Che ci crediate o no, il profumo del sugo incanta il Martirio che, dopo averlo assaggiato, da la sua benedizione a che diventi il sugo del mio prossimo pranzo di Natale.

RAVIOLI DI BORRAGINE E ROBIOLA CON SUGO D'ANATRA COTTO SUL CAMINO.






Sulla spianatoia formate una fontana con la farina, al centro mettete le uova e, aiutandovi con una forchetta, cominciate a far assorbire le uova alla farina.

lunedì 9 novembre 2015

Una crostata ai marroni con cioccolato e ricotta per un'estate di San Martino.


Lo so che sono in anticipo sull'Estate di San Martino.
Lo so perché mio padre è nato proprio l'11 Novembre: il giorno di San Martino.
Il fatto è che questo ultimo fine settimana siamo finalmente tornati nella Casetta gialla ed abbiamo trovato delle temperature meravigliose.
Un sole caldo ti permetteva di star all'aperto in maniche di camicia. 
Il colore delle foglie, di un oro intenso, quasi rame, ti scaldava il cuore.




Vedere poi la mia pianta di cachi piena di frutti ancori acerbi ma già coloratissimi poi mi ha messo un'allegria tale che ho pensato di festeggiare con un dolce.

Non vi dico come era contento Arc! Lui che vivrebbe di dolci (buon sangue *materno* non mente!) ma che al momento è stato messo un po' a stecchetto perché non aumenti troppo di peso, quando mi ha visto togliere dalla dispensa farina, zucchero, crema di marroni e cioccolato... si è subito proposto di aiutare.


Anche il Martirio non ha osato brontolare perché adora le castagne e la crema di marroni.