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mercoledì 24 luglio 2013

I DIECI ANNI MIGLIORI DELLA MIA VITA.



A te che mi sei entrato nel cuore prima che in pancia.
A te che sei arrivato a regalarci Vita.
A te che sei sempre stato nei pensieri belli.
A te che occupi tutte le pieghe del cuore.
A te che sei la luce che scalda le nostre giornate.
A te che illumini la strada di notte, come la luna.
A te che chiudo ancora nel palmo della mano
A te che copro di baci e di lacrime.
A te che segui i miei passi con gli occhi voltati in su.
A te che vedo anche quando chiudo gli occhi.
A te che sei il mio ritorno a casa.
A te che dai senso al ritmo del cuore.
A te che sei la parte delle mie preghiere.
A te che respiri sul mio viso quando ti addormenti.
A te che ci sei sempre anche quando sei lontano.
A te.... Vita mia....a te....
Buon compleanno

venerdì 19 luglio 2013

L'ESTATE NEL PIATTO



Era tanto che si faceva attendere ma l'Estate, quella vestita leggera, con gli occhiali da sole, le scarpe aperte e la pelle che si colora d'ambra, si è finalmente palesata.
Caldo non troppo a dir la verità: afa piuttosto; e con l'afa tutte le problematiche della città. 
L'asfalto che si scioglie e le piogge che tendono a far salire il tasso di umidità. 
I mezzi pubblici che si alternano dall'aria condizionata modello INPS (che fa saving con le polmoniti che decimano gli anziani con l'aria condizionata sparata direttamente sui sedili) a veri forni crematori con i finestrini bloccati.
Il cucciolo in vacanza ed io con il Martirio a dividere il tempo in due invece che in tre.
Con i fine settimana da pendolari per andare a trovare Arc che si sta divertendo da pazzi ad un campo con il Brescia Calcio, dove trascorre tutti i giorni di questa settimana tra allenamenti, partitelle e tattiche. 
Dove tutte le sere c'è il resoconto delle *gesta* del piccolo calciatore in erba.
*Pronto Amore, come è andata il primo giorno di Camp?*
*Benissimo Mamma!! (voce stanca ma entusiasta)*
*Allora stai diventando come Balotelli???*
*No, Mamma, semmai come Abate.... (rettifica con competenza l'Atleta)*
Silenzio da parte della sottoscritta... mi limito ad un
*Ah...????????. (si noterà che sono perplessa?)
*Sì, sono terzino destro!!* (orgoglioso ribadisce, a suo modo, il concetto)
Di nuovo silenzio
*??????? MMM.....*
A questo punto sbotta:
*Mamma sono un DIFENSORE!!!!!* 
Che ignorante io a non capire!!!

Bah, mi sa che prima della fine settimana (forse) entreremo nel loop del fuorigioco si o fuorigioco no che, sinceramente, non ho mai capito.

Poi ci sono i giri per i negozi quando si esce dall'ufficio. Cosa che non mi capita mai di fare quando Arc è a casa, troppo preoccupata di sollevare la nonna dall'incombenza di gestirlo. 

Ci sono anche le cene veloci, leggere *... che d'estate voglio star leggero, fammi due foglie di insalata e due verdurine che devo perdere la pancetta....* (Quella del vicino? No, perchè non ha un filo di grasso il Martirio: accidenti a lui!)

Due melanzane belle raccattate al mercato ed azzardo una parmigiana light (non avevo altro in casa che melanzane, pomodori pixel, basilico, grana grattugiato)
e già mi fa il muso:
*Lo sai che non amo la parmigiana!*
Intanto assaggia e..... beh è finita SUBITO!!! Ed ha pure il coraggio di dire che sarebbe meglio farla un po' più spesso.... XY... capirli....

Quindi vi metto una ricetta NON-ricetta senza pesi esatti ma che è gustosa e veloce.... come l'Estate che vola via veloce.

PARMIGIANA LIGHT.


Ingredienti per 2 persone (affamate!)

2 grosse melanzane
20/30 pomodori pixel belli maturi (ma non spappolati!)
200/250 gr. di Parmigiano Reggiano grattugiato.
1 mazzetto di basilico freschissimo
3 cucchiai di pangrattato
Olio EVO, sale



Tagliare a fette sottili le melanzane e grigliarle su una piastra caldissima o in un padellino antiaderente senza condimento e lasciarle raffreddare.
Tagliare a pezzetti i pomodori pixel (io ho tolto i semi che non sono molto apprezzati in famiglia).
Tritare grossolanamente il basilico (io con il coltello di ceramica per non farlo diventar nero ma basterebbe spezzarlo con le dita invece di usare il coltello di metallo...)

Ungere una teglia (io da 22 usa e getta... che lavar i piatti ... fa caldo!) con l'olio EVO e spolverare di pangrattato.

Adagiare, alternandoli, melanzane grigliate, pomodori a pezzetti, basilico, salare leggermente e aggiungere il parmigiano (tanto!!!!) e di nuovo ripartire con le melanzane.

Terminare con uno strato di pomodoro e di basilico e la spolverata di parmigiano (questa volta mescolato al pangrattato).

Distribuire un giro d'olio sulla superficie ed infornare (questa è la parte meno divertente ma ... lo potete fare la sera prima scappando dalla cucina) a forno caldo a 180° per mezz'ora.

Si può mangiare sia caldissima, sia a temperatura ambiente.

Si possono preparare anche monoporzioni come quella indicata nella prima foto.... procedimento uguale ma con piccoli pirottini.

lunedì 15 luglio 2013

UN LEGAME CON GENOVA E....IL POLPETTONE DI FAGIOLINI.



Ancora una delle ricette da provare che ho avuto modo di eseguire recentemente.
C'è da dire che la prima esecuzione è stata effettuata con della ricotta di pecora *normale* perchè, dato che l'ultimo neurone rimastomi (Highlander per gli amici) mi era divenuto catatonico proprio quando mi serviva, la prescinseua è rimasta nel freezer di Milano....
La seconda versione è stata realizzata con la prescinseua, quanto rimasto dall'ultima *puntata* a Genova, e debbo dire che mi è piaciuta molto di più.
Tanto che meditavo di tornare in quel di Zena per farne scorta per tutta l'estate e oltre!

La scusa per andare a trovare l'amico Chef non ce l'ho più, visto che ha deciso di portare la sua cucina spettacolare, negli Stati Uniti .... ma penso che tornerò lo stesso perchè, tutto sommato, con questa città ho un legame da troppo tempo. 

Quando ci passo vedo di fare  in modo di farlo coincidere con un sabato o con una giornata feriale, per poter fare le mie incursioni nei coloratissimi *Mercati Orientali*. Di qui esco sempre con le borse piene di basilico piccolino e profumato, di prescinseua che non si trova da nessun'altra parte e.... di spezie  che non si trovano facilmente nei banchi dei supermercati Milanesi.
L'ultima volta ho comprato Macis e Garam Masala profumatissssimi!!!
Se ce la faccio poi, una puntata da Romanengo (un'antica confetteria) la faccio per portarmi a casa violette candite ed altre bontà.

venerdì 12 luglio 2013

AD UNA AMICA CHE DOMANI SI SPOSA.....


Domani ti sposi!
Entrerai in chiesa camminando sui battiti del tuo cuore,
avvolta nella carezza morbida di un abito elegante
che non è morbido come i LORO abbracci.
Camminerai in punta di piedi
con i tuoi sorrisi come un velo tra i capelli.

Non vedrai nessuno nei volti che si volteranno verso di te.
Vedrai solo LORO
sull'altare
ad aspettare che tu li raggiunga
danzando sul ritmo del tuo cuore.

Domani continuerai un cammino
che avete scelto di condividere.
Con la marcia nuziale in sordina
e le risa di tua figlia nel cuore.

Tra le mani fiori
ma anche il vostro destino.

Domani ti sposi e ti meriti tutto il bene
tutto il conforto di camminare assieme a chi hai scelto.

Avrai una festa che ricorderai come in un sogno leggero
avrai parole da tutti e per tutti 
che si perderanno nei ricordi,
avrai una festa
e avrai LORO.....

Siate felici
dividete ogni respiro
ed il bene non sarà mai lontano da tutti voi.

Nora


giovedì 11 luglio 2013

IL PANE ALLE ERBE E IL SOGNO DI UN FORNO A LEGNA.


Impastare il pane, per me, è sempre stata un'operazione che mi gratifica. 
Per esigenze di tempo, il più delle volte, il primo impasto lo faccio con il Kenwood (il gancio è più semplice e veloce) per poi proseguire a mano con il secondo.
Quando sono nella casetta gialla, però, non ho a disposizione l'attrezzatura tecnologica di Milano, ed il portarla appresso non è cosa, visto che il Martirio *sgionfa* già per due borse in croce e rischierei, prima del divorzio, un lancio di oggetti contundenti.
Quindi, sull'asse di legno che mi ha preparato il suocero, mi sfogo ad impastare scaricando tutte le ansie e le rabbie accumulate nelle giornate cittadine.
Impasto e sogno. Sogno un forno a legna da costruire, nel sottoscala del fienile, che una volta era adibito a ripostiglio e che ora, inutilizzato, è tana di gatti randagi e di ragni operosi. Il fatto è che il Martirio, ogni volta che accenno a questo mio desiderio, mi guarda storto perchè, secondo lui, il forno a legna NON SERVE. Il pane fatto in casa lo posso cucinare anche nel forno a gas (secondo lui) e le pizze ingrassano.....

venerdì 5 luglio 2013

IL SENSO DEL RELAX E LA MIA PRIMA VOLTA CON I BROWNIES



Cucinare è da sempre la mia valvola di sfogo, la mia isola deserta, dove rintanarmi quando mi sento oppressa dal mondo.
Dalla mia piccola vancanza di qualche giorno fa ho tratto piccole soddisfazioni culinarie. Ricette che avevo *nel cassetto* da tempo e con le quali volevo cimentarmi ma che, causa il tempo sempre tiranno, ho rimandato ai momenti quieti...
La casetta gialla è sempre un luogo di quiete, di tranquillità. Sarà perchè è immersa in un panorama fatto di verde, di fresco. Sarà perchè è *in kiulo ai lupi* come afferma il Martirio, ma lì anche la situazione più incalzante prende un altro ritmo, rallenta, prende il passo del cammino montano... dondolante... in salita... ma costante.
E con il passo si regola il mio animo, quello della mia famiglia, di Arc e del Martirio.
Qualche lavoro in un giardino che stava diventando come quello di Raperonzolo, con i rosai oramai liberi da vincoli e potature, che si spandevano prendendo possesso della scala, della porta d'ingresso, della parete della casa su su fino alla finestra della camera di Arc.
Il Glicine, con la sua Fata, che si protendeva verso terra creando al suo interno una grotta d'ombra e di frescura per le giornate calde ed assolate, tana di gatti randagi tra i suoi rami e di api operose tra le fronde.
Le ortiche ed i rovi che si spandevano nel prato dei caprioli, dove la fessura della rete è stata riaperta, dal lavorio costante ed ostinato dei nostri amici.
Il prato che porta i segni del passaggio dei giovani maschi, con un sentiero che si distingue appena tra le ortiche che si ergono a difesa di questo passaggio che poi, tanto segreto, non è.

lunedì 1 luglio 2013

UNA PASTA PER ASPETTARE IL PROSSIMO FINE SETTIMANA.



Lasciare il figliolo anche solo per una settimana, mi fa sentire triste.
E dire che so che è dove vuole essere, in un campeggio bellissimo e attrezzatissimo nel Trentino, assieme ai suoi nonni/schiavi, quelli che fanno solo ed esclusivamente quello che vuole il monello.

Si, perchè la *santa nonna* gli evita di rifarsi il letto (che in camper consta nel chiudere la cerniera del sacco a pelo... sai che sforzo!), gli corre dietro tutto il giorno per veder se suda per cambiargli la canottiera, gli chiede cosa preferisce mangiare e, pur di farlo felice, è capace di cucinare solo per lui il risotto con lo zafferano.....

Cinque giorni lontani dalle sue chiacchiere e dalle sue battute buffe, dai capricci dalle richieste di regali, di gelati, di dolci da cucinare..Tornare a casa e girare come due stupidi (il Martirio ed io) tra le sue cose dimenticate nei posti assurdi, come i suoi disegni tra le pagine di un libro, e guardarci come due marziani persi su un altro pianeta.

Cinque giorni lontani ed tutti i fine settimana in viaggio, per trovare di nuovo il mio amore grande...che corre con la bici per tutto il campeggio e che fa di tutto per non dover perdere troppo tempo sui compiti, che chiede alla nonna piatti speciali, perchè è goloso come mamma....