Sono
diverse edizioni che partecipo ma questa volta ero decisa ad abbandonare.
Diverse le motivazioni: prima fra tutte una nuova sfida personale che sta
letteralmente consumando le mie energie. Poi Francesca (la vincitrice meritatissima della
scorsa edizione) ha tirato fuori dal cappello un'idea grandiosa. Cucina e
Letteratura. Cultura e cibo a braccetto.
Lì, ci
sono ricaduta e nel cassetto della memoria si è risvegliato un ricordo. Luigi
Pulci, uno scrittore del quattrocento ed un gigante: Morgante.
Ho
cercato un collegamento con la realtà e l'ho trovato.
Un
mondo che cambia, un mondo sempre in lotta.
Si
lotta per ogni cosa: per il lavoro; per il prestigio; per i propri diritti; per
la religione; per la razza.
Lotte.
Alcune cruente, altre vili, altre contro i mulini a vento.
Ogni
lotta ha il suo paladino e ogni paladino ha la sua guerra da combattere.
Paladini:
come Orlando, come le figure cavalleresche che popolano la nostra Letteratura
nel nostro quattrocento. Come Morgante e come un altro personaggio di questi
canti di L.Pulci: Margutte.
Furbo,
astuto e molto attratto dai piaceri terreni.