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Dovrà leggere un testo sulla Shoah di fronte ai suoi compagni ed ad alcuni deportati che saranno alla loro scuola a portare testimonianza nella "giornata della memoria".
Il testo è crudo: forte.
Noi che non capiamo cosa volesse dire essere deportati e non lo capiremo mai. ed Arc mi chiede come potesse essere possibile un tal abominio.
Non posso spiegarglielo.
Non posso io stessa capire cosa porti un essere umano a tali barbarie.
Non lo capì nemmeno mio padre, quando venne deportato in un campo di lavoro per Italiani in quella che era la Prussia Orientale. Vicino al suo campo era il campo di sterminio di donne Ebree.
Le vedeva ogni giorno subire angherie indicibili da SS e Kapò e, pur essendo lui stesso un prigioniero in condizioni estreme, NON capiva.
Lui ed i suoi miseri compagni avrebbero voluto reagire contro quegli ufficiali e so che, lui così mite e buono, giurò vendetta per quei poveri corpi martoriati, qualora fossero stati liberati.
Non ho mai osato chiedere se avesse mai tenuto fede al suo giuramento.
Nemmeno un animale.
Nemmeno un animale farebbe una cosa così orrenda con un suo simile.
Questo è stato uno dei commenti di mio figlio che ha appena 13 anni.
Nemmeno un animale.
Nemmeno un animale potrebbe concepire un tal abominio verso un suo simile.
Questo è stato uno dei primi pensieri quando visitai il campo di Auschwitz.
Molti pensano che non serva a nulla onorare la "giornata della Memoria" ma sbagliano.
Serve eccome!
Serve tanto quanto far visitare ai nostri figli i luoghi di quel martirio.
Serve a far conoscere il MALE, quello che distrugge e non costruisce, quello che rende l'uomo il peggio essere vivente.
Serve conoscere per combatterlo, il MALE.
Serve a non ripetere le stesse atrocità.
Serve ad EDUCARE i nostri figli a conoscere la Vita ed a farla migliore.
Quella Vita che non è virtuale ma cruda e vera e che merita di essere vissuta da essere UMANO. Non da bestia.
Anche stamattina mio figlio mi ha salutato con un bacio sulla soglia di casa.
Siamo esseri fortunati e
NOI NON DIMENTICHEREMO
No, non dimenticheremo e quindi insegneremo a non dimenticare.
RispondiEliminaL'unico modo per far che questo orrore non si ripeta.
EliminaNora
I testimoni di quel periodo e di quegli orrori sono sempre meno (tuo padre che allora era un giovane uomo, mio padre un bambino) e oggi siamo anche noi, che abbiamo ascoltato i loro ricordi, che dobbiamo raccontare per non dimenticare.
RispondiEliminaOggi Arc è stato al Memoriale della Shoah al Binario 21. Ne è tornato segnato ma consapevole che solo la memoria può aiutarci a non far accadere ancora un simile orrore.
EliminaNora