Questo sito utilizza i cookie per gestire e migliorare la tua esperienza di navigazione del sito. Proseguendo con la navigazione accetti l’utilizzo dei cookies. Per maggiori informazioni su come utilizziamo i cookie e su come rimuoverli, consultate la nostra politica sui cookies.

lunedì 13 ottobre 2014

La Lasagna di Natale e #mtchallenge



Ed è MTC anche questa volta.
E' un MTChallenge portentoso e telepatico. 
Portentoso perchè la Lasagna è da sempre uno dei miei cavalli di battaglia. L'ho preparata e proposta su questo blog in diversi modi... meno che quello tradizionale.
Telepatico perchè avevo già deciso di ovviare a questa pecca e pubblicare la versione DELLA FESTA che faceva Nonna Maria, quella con il *Ragù di Natale*, per intenderci, e Sabrina del blog *Les madeleines di Proust*, la vincitrice della scorsa sfida, mi ha letto nel pensiero.
Per giunta il Martirio, che solitamente critica tutte le sfide insistendo nel dire che non c'è mai niente che piace a lui, questa volta ha approvato e pure esultato. 
Non riferiteglielo (tanto non legge mai il mio blog....qui posso scrivere di tutto!) ma il tapino non sa che ho intenzione di proporre due varianti.
La Lasagna, dicevamo, quella con la L maiuscola. 



Quella che sa di festa e di casa, dei piatti buoni sul buffet in sala ed i bicchieri sul contro-buffet, pronti per l'apparecchiatura.
Quella che profuma della casa di Nonna Maria, i giorni prima di Natale, mentre il Ragù cuoce piano e riempie la casa del suo aroma.
Quella che vede il tavolo della cucina con la tovaglia di lino grezzo, con le sfoglie appena scottate stese ad asciugare e freddarsi.
Quella che mi vede arrampicata sul poggiapiedi,con il cucchiaio di legno in mano, il naso ed il mento sporchi di sugo e di besciamella e nel cuore la furia di voler assaggiare subito questa meraviglia.
Quella che fa capolino dal forno la mattina di Natale, mentre si mangia l'antipasto e che Nonna Maria serve in porzioni gigantesche nei piatti di porcellana con le rose.



Quella che è nel mio DNA, nella mia storia, nel mio girovita.
Insomma, QUELLA!

Quindi è con orgoglio ed emozione che vi presento la mia


   LASAGNA DI NATALE 

e partecipo al 42° Mtchallenge 






Ingredienti per il Ragù:



400 g di polpa di manzo (pezzo intero)
400 g di polpa di vitello (pezzo intero)
400 g di lonza di maiale (pezzo intero)
300 g di salsiccia (o salamella mantovana)
200 g di creste trifolate (la ricetta qui)
400 g di pomodori pelati
1 l di brodo di carne 
1 cipolla dorata grossa
2 grosse gambe di sedano
2 carote grosse
1 spicchio d'aglio
Olio EVO
30 g di burro
1 bicchiere di vino rosso (io Barbera)
sale, pepe, due chiodi di garofano, misto spezie
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di Cognac.


  • Tritare finemente cipolla, aglio, sedano e carote.
  • In una pentola di coccio far soffriggere in tre cucchiai di olio EVO ed metà burro, le verdure tritate.
  • Aggiungere il manzo, il vitello e la lonza e far sigillare. Sfumare con il vino.
  • Aggiungere 2 o 3 mestoli di brodo caldo e coprire con il coperchio, abbassando la fiamma.
  • Cuocere per almeno due ore facendo attenzione che il brodo non evapori.
  • A questo punto la carne dovrebbe essere morbida, togliere i pezzi dalla pentola e tagliarli con la mezzaluna rimettendo poi tutto in pentola.
  • Aggiungere i pelati schiacciandoli con la forchetta ed il burro rimasto, (se il caso) aggiungere un mestolo di brodo, aggiungere la salsiccia sbriciolata (o la salamella mantovana), aggiungere 2 chiodi di garofano e la foglia di alloro. 
  • Chiudere di nuovo la pentola e far cuocere almeno 3 ore a fuoco bassissimo, controllando che non si asciughi troppo aggiungendo, se il caso, brodo.
  • Le creste trifolate vengono aggiunte, tritate con la mezzaluna, a questo punto e la cottura continua per un'altra ora.
  • Spegnere il fuoco e aggiungere 1 cucchiaio di Cognac, 1/2 cucchiaino di misto spezie, e sale se occorre. 
  • Lasciare raffreddare coperto sino all'utilizzo.

Ingredienti per la pasta:

200 g di farina di grano tenero 0
100 g di farina di semola rimacinata
3 uova medie freschissime.


  • Formare una fontana sulla spianatoia con le due farine setacciate assieme.
  • Aggiungere le uova al centro e mescolare con una forchetta sino a completo assorbimento delle uova. Lavorare l'impasto fino a che diventerà liscio ed omogeneo.
  • Coprirlo con una ciotola e farlo riposare per almeno 30 minuti.
  • Stendere la pasta con il mattarello molto sottilmente (mia Nonna Maria diceva che dovevi vedere in trasparenza la venatura della spianatoia).
  • Tagliare delle strisce il più possibile regolari e farle asciugare.
  • Scottare le strisce di pasta in acqua abbondante e salata per 1 o 2 minuti circa. Scolarle in una ciotola di acqua fredda e metterle ad asciugare su un canovaccio pulito.


Ingredienti per la besciamella:

1 l latte intero
60 g burro
60 g fecola di patate (la besciamella resta più liscia)
sale, pepe bianco e noce moscata.


  • In un pentolino fare tostare per 5 minuti la farina con il burro.
  • Aggiungere il latte intiepidito a filo sempre mescolando ed evitando di fare grumi.
  • Salare a piacere e rimettere sul fuoco a bollire a fiamma bassissima per circa 20/25 minuti.
  • Spegnere, aggiustare di sale, pepe e noce moscata e lasciare raffreddare coperta.

Come comporre la Lasagna:
Ingredienti:
Pasta raffreddata ed asciugata
Ragù
Besciamella
2 h di Parmigiano Reggiano Grattugiato
1 noce di burro per la teglia.




  • Imburrare la teglia e cospargere qualche cucchiaio di besciamella il fondo della stessa. Aggiungere un paio di cucchiai di Ragù.
  • Adagiare le sfoglie di pasta, aggiungere qualche cucchiaio di Ragù, qualche cucchiaio di besciamella, cospargere con abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato e riprendere gli strati ricominciando con le sfoglie di pasta sino al termine del Ragù.
  • Finire con uno strato di besciamella mescolata con poco Ragù ed una generosa spolverata di Parmigiano Reggiano.
  • Infornare a 180°C per circa 30/40 minuti (dipende dalla grossezza della teglia) o sino a completa gratinatura della superficie.
  • Sfornare e lasciare riposare 10 minuti prima di porzionare e servire calda.




36 commenti:

  1. Mia suocera ha sempre sostenuto che le creste di gallo sono quel tocco in più che fanno grande un ragù! E il tuo e davvero un gran piatto, degno del giorno di Natale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensa che le creste non le mangio perchè mi fanno senso ma, nel ragù di Natale se mancano... non è la stessa cosa.
      Grazie dei complimenti.
      Bacioni e BUON LAVORO
      Nora

      Elimina
  2. Brava! Anche io l ho "indossata" questa meraviglia!!!

    RispondiElimina
  3. Brava! Anche io l ho "indossata" questa meraviglia!!! Un abbraccio. Anto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono curiosa di vedere la tua versione....
      A presto
      Nora

      Elimina
  4. Risposte
    1. Con la dose ingurgitata dai mei XY han fatto Natale e SantoStefano assieme!
      A presto e ... curiosa io di vedere cosa inventi.
      Nora

      Elimina
  5. Per un piatto come questo non c'è stagione: è buono sempre!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensa che se provo a voler proporre altro *per cambiare* il menù di Natale....si presenta subito la sollevazione di popolo!
      Vado subito a vedere le tue!
      Nora

      Elimina
  6. Ma qui c'è esperienza di vendere!!!!!!
    Si vede che eri padrona della situazione, totalmente!!!!
    Davvero ricchissimo, super succulento, speciale e poi in fondo ..il Natale......quando arriva arriva!!!:))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Padrona del Mattarello SEMPRE! Se pensi che Nonna Maria non ha comprato pasta secca prima degli 80 anni!
      Non potevo che imparare a farla anch'io in casa la pasta...
      Ora però mi aspetto le tue meraviglie.
      Nora

      Elimina
  7. ops ho perso il commento....volevo sapere perchè non si pò inserire una mano nello schermo e prenderne una forchettata perchè?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. misteri della tecnica, Rosaria.
      Ti ringrazio dei complimenti e aspetto la tua che sarà senz'altro meglio della mia!
      Bacioni
      Nora

      Elimina
  8. Quante risorse questa nonna Maria, mi dispiace non aver mai conosciuto la mia e aver avuto una mamma Maria poco appassionata in fatto di cucina.
    Ma si può sempre e comunque imparare dalle nonne degli altri, no?
    Se il tuo girovita dipende da questo, che girovita sia!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo che girovita sia.
      Girovita, giropancia, girocosce et similia....
      Mi sa che mi converrebbe chiudere il blog e smettere di dar quattrini alla dietologa che, tra l'altro, mi insulta ogni volta.
      Baci
      Nora

      Elimina
  9. cara Nora, il profumo e il calore avvolgente di questa lasagna sono arrivati fino da noi! Brava veramente una lasagna con L maiuscola!

    RispondiElimina
  10. spettacolo! tutto il lusso dei piatti natalizi, mi scende una lacrimuccia di commozione :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' la Lasagna dei ricordi, del cuore, dell'infanzia (ahimè) lontana.
      Adesso aspetto la tua!
      Nora

      Elimina
  11. Un vera lasagna da festa, sontuosa e opulenta, con tocchi di sapienza e amore che non possono lasciare indifferenti! grandissima Nora!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grandissima Nonna Maria, vorrai dire!
      Io non ho fatto altro che ripetere le sue sapienti istruzioni.
      Baci
      Nora

      Elimina
  12. Sto facendo un giro tra le lasagne e queste con il ragù di nonna MAria mi urlano : mangiaciiiiiiiiiiiiiiiiiii........ non si fanno di questi giri alla mattina....non va mica bene avere già sta fame!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hahahahaha! E tu fai il giro di sera, magari concilia il sonno,
      Grazie Flavia, un complimento da te è un grandissimo premio.
      Nora

      Elimina
  13. Non c'è nulla da fare, la lasagna con la ricetta 'di casa' è sempre uan meraviglia.
    Bella e gustosa questa tua, anche quel ragù ben pieno di sapori.
    Brava!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Monica, è uno di quei piatti che mi concedo quando sono giù di morale.
      Mi fan tornare alla mente i ricordi belli e mi passa il magone.
      Nora

      Elimina
  14. Nonostante l'ora sia più da dolcino consolatorio, questo piatto di lasagna fumante mi fa gola!
    Intanto mi preparo anch'io.....
    Claudette

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vaiiiii che sono currrrriosssa.
      So che farai meraviglie, come il tuo solito.
      Attendo con ansia.
      Nora

      Elimina
  15. Vedendo le tue splendide lasagne mi sono venute in mente quelle delle mie nonne e quelle che fa ancora mia mamma a natale sottilissime come un velo anche io le amo fatte così

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, è un grandissimo complimento!
      Ti dirò che Nonna Maria le faceva un po' più spessa ma la regola della Challenge era questa...
      A presto
      Nora

      Elimina
  16. Che dire...le creste di gallo non sono da tutti! Bravissima ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le creste sono l'ingrediente in più che fa la differenza tra un normale ragù e quello di mia nonna.
      Io non le mangio, di solito, ma nel ragù se non ci sono mi mancano.
      A presto
      Nora

      Elimina
  17. Negli anni, questo blog è diventato una sorta di "tesoro di famiglia" condiviso: erchè se è possibile che molte di noi abbiano ricette della nonna di grande spessore, è rarissimo che queste vengano non solo condivise, ma anche realizzate con la stessa maestria di chi e ha elaborate. Tutto questo è Tatanora- e scusate se è poco, mi verrebbe da aggiungere. Ovvio che, con una nonna come la tua, non si potesse che crescere con un gran palato: meno ovvio che si potesse ereditare la stessa bravura: il testimone, qui, è stato passato, con sicurezza e fiducia. E sono certa che la nonna sarebbe orgoglosissima di questa nipote! Brava, brava, brava!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggere i tuoi commenti è un gran regalo. Quanto al *tesoro di famiglia* sono convinta che nelle cucine di tutti noi ci sian tesori nascosti e condividerli non fa che arricchirci.
      Grazie, grazie, grazie.
      Nora

      Elimina
  18. complimenti per queste buonissime lasagne, le ricette della nonna sono sempre uniche e incredibilie tu hai saputo renderle onore! complimenti, che gola che mi fanno!

    RispondiElimina
  19. Ciao TataNora.. fantastica è a dir poco!! È una goduria x gli occhi e la bocca..mi daresti anche la ricetta del sugo di cinghiale di tua zia..mi pare grazie da Genova💗

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eccoti la ricetta del ragù di cinghiale. E' un po' lunga ma... deliziosa!
      Buona giornata.
      Nora

      Per il ragù:
      1 kg di carne di cinghiale
      500 g di salsa di pomodoro (io ho usato quella fatta da me)
      50 g di pancetta affumicata
      2 mestoli di brodo di verdura
      3 rametti grandi di rosmarino
      1 l di Barbera
      1 cipolla rossa di tropea
      2 carote medie
      2 coste di sedano verde
      3 cucchiai di bacche di ginepro
      1 cucchiaio di aceto di vino rosso
      1 cucchiaio di concentrato di pomodoro (io ho usato quello siciliano....)
      sale
      pepe
      olio EVO
      reparare il ragù mettendo a macerare la carne per 24 ore nella Barbera con un rametto di rosmarino fresco ed un cucchiaio di bacche di ginepro ed un cucchiaio di aceto di vino rosso.
      Trascorso questo tempo gettare il vino e gli aromi e rimettere a marinare la carne con la Barbera, 1 cucchiaio di bacche di ginepro e un rametto di rosmarino fresco per altre 24 ore.
      In una padella di coccio far rosolare la cipolla le carote ed il sedano tagliati finemente e la pancetta affumicata tagliata a quadrettini ed un rametto di rosmarino fresco, con 4 cucchiai di olio EVO.
      Scolare la carne dal vino e farla sigillare a fuoco vivo per circa 10 minuti.
      Sfumare la carne con 1 bicchiere di Barbera.
      Quando il vino sarà evaporato, aggiungere la salsa di pomodoro, il concentrato di pomodoro, abbassare la fiamma al minimo appena riprenderà a sobbollire e cuocere coperto per almeno 2 ore (o fino a che i bocconcini di carne saranno morbidissimi) con il coperchio.
      Con la forchetta sfilacciare i bocconcini fino a ridurli in pezzetti piccolissimi.
      Rimettere in pentola e proseguire la cottura con il coperchio, aggiungendo 1 mestolo di brodo, per almeno un'altra ora.
      Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.

      Elimina

Tutti coloro che si palesano possono lasciare un commento... basta sia educato - Non pubblico per scelta commenti non firmati.
All those who reveal themselves can leave a comment ... just be polite - No unsigned comments will be published.