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lunedì 3 settembre 2012

UNA VISITA NEI LUOGHI DELL'AMICO LEO… E UN FORMAGGIO FRESCO E SEMPLICISSIMO!


Sempre sulla via del ritorno dalle nostre ferie da camperisti, abbiamo rifatto la *via del Chianti* arrancando con il nostro vecchissimo mezzo (ha ventidue anni ma… se la cava ancora benissimo!) tra vigneti ed uliveti che ci accompagnano come *sottobraccio* fino alle pendici del Montalbano. Sulla cima, tra una serie di terrazzamenti delimitati da muri a secco, dove gli ulivi ancora la fanno da padroni, assieme a filari di viti carichi di grappoli scuri, sorge Vinci: la città natale di Leonardo da Vinci che mio figlio *giocosamente* ha ribattezzato Leo, come il suo migliore amico.
Ci arriviamo verso le 17.00 dopo una tappa rovente a Pisa per vedere le meraviglie dell’architettura Toscana, dopo un viaggio lento e sonnacchioso nella calura di Agosto, tra campi ed oliveti.


La piazza con la copia del cavallo di *Leo* ci regala un poco d’ombra sotto i suoi palazzi ed il posto per parcheggiare il camper.
Saliamo tra le tortuose viette del centro storico per arrivare in cima, dove il Museo Leonardiano si schiude a rivelare le meraviglie studiate e collaudate dal Genio di *Leo*. Andrea gira tra i modellini ed i disegni con la curiosità che lo avvicina sempre a soggetti *tecnici*. Felice di constatare la possibile realizzazione delle macchine che lui ha conosciuto da un bellissimo volume su *Leo* che gli ha regalato una nostra cugina. Ci aggiriamo tra modellini, foto, video meravigliandoci di come quest’uomo geniale sia riuscito a rendere semplici e lievi lavori una volta impossibili, grazie agli studi applicati alle macchine. Ancor più ci meraviglia il constatare che il suo genio e le sue intuizioni non si *fossilizzarono* in una sola disciplina, ma spaziarono in ogni direzione con risultati eccelsi.
Dalla parte alta del museo, ospitato nel Castello dei conti Guidi, da una terrazza dove troneggia una scultura ispirata all’Uomo Leonardiano, si domina un panorama mozzafiato che sembra quasi un dipinto.

Scendiamo in fretta le viuzze strette mentre all’orizzonte sembra annunciarsi un temporale, paghi da avere respirato, pur per pochissimi attimi, la stessa aria che respirò questo Genio.


Pronti a rimetterci in viaggio con la voglia di ritornare presto in questa Toscana che ammalia.
Le vacanze ci hanno ritemprato ma hanno anche rinforzato il mio girovita. Quindi non mi resta che pensare a cibi leggeri che mi riportino ad una dimensione meno matronale.
Per esempio questa semplicissima ricetta tratta dal numero di Sale & Pepe di Luglio e realizzata utilizzando le erbe del mio orto nella casa di campagna.


FORMAGGIO AROMATIZZATO
Per 6 persone:

500 gr di yogurt intero
1 mazzetto di erbe miste (io rosmarino, salvia, melissa e basilico)
1 spicchio di aglio fresco
Olio EVO
Sale
(IO ho aggiunto un mezzo cucchiaino di una spezia kosher che mi ha regalato un’amica che un bellissimo blog di cucina … il peperoncino NORA … dolce e delizioso)


 
Copire un colino con un telo fine (io un tovagliolo bianco di cotone) posare su una ciotola e versare lo yogurt.
Trasferire in frigorifero e lasciare sgocciolare per 12 ore.
Tritare le erbe, l’aglio ed il peperoncino finemente e mescolare allo yogurt aggiungendo un pizzico di sale.
Mescolare e lasciare sgocciolare lo yogurt nel colino ancora per 10-12 ore in frigo.
A questo punto io ho scelto di servirlo così, dando la forma con uno di quei cestellini per le ricotte.

Sale & pepe invece suggeriva di ungere le mani e formare tante palline di formaggio. Sistemarle in 4 vasetti o in bicchieri bassi e larghi con le varie erbe e servirle con crostini di pane o cruditè.

Inutile dirlo….. SPAZZOLATO … TUTTO!!!

12 commenti:

  1. L'amico Leo...ad avercene amici cosi' ;-)
    Il formaggio fatto cosi' ricorda moltissimo il laban che si trova in Medio Oriente e di cui vado ghiottissima!

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    1. Mio figlio è un fan di Leo... quindi è diventato *l'amico Leo*
      :-)
      Il formaggio invece è veramente buono, avevo provato questa dose (minima) perchè non ero convinta ed invece... SPAZZOLATO!
      Buona giornata.
      Nora

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  2. Ciao TataNora, piacere di conoscerti:) Anch'io faccio un formaggio molto simile, è originario del Libano e si chiama Labneh (probabilmente è lo stesso formaggio di cui parla Stefania). L'unica differenza è che il sale si mescola prima di mettere lo yogurt a scolare.
    Complimenti per il blog, mi piace! :)
    Valentina

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    1. E' un piacere conoscerti anche per me (sono stata da te e... mi piace!).
      Pensa che questa ricetta è stata una *scelta forzata* di un'estate che non voleva fornelli accesi!
      Mi è piaciuta subito e mi sono pentita di averne fatto così poco.
      A presto
      Nora

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  3. L'unica consolazione del tornare a casa è che si inizia subito a pensare a dei viaggi nuovi.
    A presto mia tatina

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    1. Verissimo. Voglia di volaremene via presto, di posti bellissimi ce ne sono tanti, ma tanti!
      A presto
      Nora

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  4. che bei posti!! il formaggio con lo yogurt lo faccio spesso anche io!! e' davvero delizioso!! Buon inizio settimana! passa a trovarmi: http://lamponietulipani.blogspot.it/ :)

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    1. Ciao Martina, sono passata da te ora... sto ancora ridendo!
      Il formaggio con lo yogurt è stato una splendida scoperta ed è diventato il tormentone di fine estate... ma che buono!
      Nora

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  5. Voi l'amico Leo, noi l'amico Pablo in Spagna ... Menoo male che almeno diventano amici!
    Fatto anche io il labna... ma senza la Spezia kosher... Mi hai dato una grande idea!

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    1. Stefi, pensa che non sapevo nemmeno si chiamasse labna... per me era un *formaggino fresco*...
      Con le spezie kosher poi... delizioso.
      Nora

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