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lunedì 21 luglio 2014

UN LUGLIO AUTUNNALE E LO STRUDEL DI MELE....



Un vento insistente ha portato via nella notte il caldo soffocante di una domenica afosa.
La mattina si presenta velata da un cielo grigio di nuvole gonfie di pioggia.
Più che Estate che ci si aspetta dal mese di Luglio, pare l'annuncio di un piovoso e mesto Autunno.
Alla fermata del bus gente in attesa in una strana combinazione di abbigliamenti. 
C'è la ragazzetta che esibisce degli shorts decisamente da spiaggia, che si dondola sui piedi calzati da sandaletti aperti, per far passare la sensazione di freddo che questi venti gradi di mattina, fanno sentire.
C'è il distinto signore in giacca e cravatta che, dietro il rosa del *Sole24Ore* quasi rialza il bavero per allontanare la stessa raggelante sensazione.
Poi ci sono due altre signore che, sopra un abito colorato e sgargiante, indossano il classico golfino di lana, a celare le spalle scoperte ed a evitare un colpo di freddo.
Poi, a ben guardare, ci sono altre due signore un po' più attempate, coperte da un'impermeabile lungo, con tanto di ombrello sotto braccio a scongiurare docce fredde che il cielo minaccia.
Saliti sul bus, vuoto dei soliti studenti ormai in vacanza, un soffio gelido ci accoglie: nessuno, NESSUNO, deve aver informato l'autista della temperatura esterna pertanto, implacabile, resta acceso il dispositivo che fa circolare l'aria condizionata sulle spalle dei poveri passeggeri. 
A voler ben pensare, potrebbe essere un'azione di saving proposta dall'INPS per tramortire e far piazza pulita dei pochi anziani che si muovono con i mezzi per la città. 
La metropolitana non è da meno. Le carrozze sono un'accozzaglia di strani abbinamenti: dal maglione di lana, al giubbotto pesante, alla canottiera portata con disinvoltura ma con la pelle scossa da brividi.

Anche gli argomenti di conversazione sono quasi monotematici. L'Estate che non arriva, o le ferie rovinate di una ciarliera signora bionda che, nonostante la sua affermazione, sfoggia una tintarella impeccabile che esalta la ragnatela di rughe che le si sono formate attorno agli occhi.
Qualche ragazzo in bermuda fa l'indifferente mentre si *scalda* il cuore con una canzone che le cuffiette a stento attutiscono.
Alzo il volume delle mie cuffie e la Callas con la sua voce potente mi isola dal cicaleccio e dal rimbombare della metropolitana.
Penso al pranzo che mi sono portata in ufficio, dietetico, leggero ed estivo... e quasi rimpiango di non avere optato per una zuppa calda o qualcosa di più *corroborante*.
Anche la dieta non sembra avere alcuno scopo, dato che la prova costume rischia di divenir una prova-tuta-da-sci...
Per associazione di idee mi sovviene di un dolce caldo e *confortante*, preparato qualche settimana fa, mentre in montagna imperversava il temporale ed il camino scoppiettava.... quasi quasi.....


STRUDEL DI MELE 




Ingredienti: 

per la pasta (vedi ricetta di Mari Lasagnapazza)

150 g di farina 00
100 ml di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale

1 noce di burro (per la cottura)

Per il ripieno:
5 mele Royal Gala (ci andrebbero le mele renette ma non è stagione...)
30/40 g di pangrattato
30 g di burro liquefatto
1 bicchierino di grappa
2 cucchiaini di cannella
2 cucchiai di marmellata di albicocche
100 g di pinoli
100 g di uvetta sultanina
1 tuorlo per pennellare
zucchero a velo per spolverare.

Preparare la pasta dello strudel come da ricetta di Mari.
Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz'ora. Nel frattempo accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C, modalità statica.

Sbucciare le mele, tagliarle a tocchetti e metterle in una ciotola con la grappa e la cannella.
Mescolare l'uvetta, i pinoli e la marmellata. Aggiungere il pangrattato ed il burro fuso.

Stendere la sfoglia come da ricetta di Mari.
Mettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinate leggermente la tovaglia, prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi spianatelo aiutandovi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettete da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandovi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciate a tirarla verso l’esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia, dovreste aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa cinquanta centimetri per lato. Siccome i bordi saranno rimasti un po’ più spessi, passate con le dita lungo tutta l’estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla.

Disponete sulla sfoglia il contenuto della ciotola di mele,  lasciando un bordo di pasta di almeno 2 cm per lato.

A questo punto, aiutandovi con la tovaglia, cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno. Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine.

Posare su una placca ricoperta di carta da forno, spennellare con il tuorlo d'uovo leggermente sbattuto,  ed infornare per 30 minuti circa.

Sfornare e cospargere di zucchero a velo. Lasciar intiepidire.


Buono sia tiepido che freddo.

NOTE MIE: dopo avere provato la ricetta della pasta dello strudel proposta da Mari.... non l'ho più mollata!!!!!

4 commenti:

  1. Sto leggendo e scrivendo imbozzolata in un cardigan blu; stamattina tra i sandali ho scelto quelli più chiusi per evitare in ufficio i piedi congelati dall'aria condizionata che (come sul tuo bus) continua a soffiare dalle bocchette poste - ahimè - sul pavimento;dei tre giorni di mare, uno e mezzo l'ho passato in jeans e maglione, con le scarpe da tennis, giocando a palla con la Pulce per scaldarmi.Se tanto mi dà tanto nella valigia per i pochi giorni in montagna ad agosto metterò guanti e sciarpa. L'unico aspetto positivo di questo luglio novembrino è che si può continuare a infornare indisturbati pane, strudel e torte.....
    Claudette

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    1. Credimi, non ho mai usato tanto il forno come in questo mese!
      La scusa di scaldarmi l'avevo ma ora mi sa che con i chili presi dovrò correre ai ripari!
      A presto
      Nora

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  2. Grappa e cannella van sempre bene :-) a me viene in mente la tua torta al gianduia che ho fatto a Parigi...

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    1. Cara Amica mia, purtroppo, se l'estate continuerà a regalarci queste temperature, mi vedrò costretta a sperimentare altre torte da forno come questa .... o quella al gianduia..... e dire che volevo mettermi a dieta!
      Baci
      Nora

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