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domenica 13 novembre 2016

I cuoricini alle mandorle e la menopausa



Arriva per tutti la mezza età.
E' quella fase della vita dove crescono gli acciacchi ed alle donne calano culi e tette.
Pure la pazienza cala ma, per noi donne, questo calo è giustificabile con la parola MENOPAUSA...
E, mentre la pazienza (e non solo) cala, crescono gli impegni, le responsabilità nei confronti della famiglia.
Ti trovi a lottare con giovani in piena tempesta ormonale e che si affacciano alla terribile età dell'adolescenza fatta di "NO" "NON ORA" "LO FACCIO DOPO". Ed intanto i vestiti si accumulano sulle sedie, i libri sparsi per casa, squilli delle chat imperversano mentre si sono barricati in bagno (ovviamente quando devi uscire e vorresti darti un colpo di spazzola per non spaventare i passanti).
Ti rendi conto che ci sei passata anche tu (secoli addietro, ovvio!!) e che forse potresti provare con toni più morbidi a far cooperare l'adolescente di casa, ma poi se non urli ti prende sottogamba, ti ignora. 
Urlando invece provochi il Martirio che ti rimarca che stai diventando intrattabile - "sarà la menopausa" (e ridaje!) e che il tuo tono di voce è troppo alto.
Per non peggiorare la situazione con il Martirio adotti quello che io chiamo "urlo sottovoce" che ha la stessa imperiosità di un grido a piena voce, ma che (in compenso) ti fa sembrare la protagonista di Poltergeist prima di essere esorcizzata.
Risultati: pochini; mal di gola: frequenti.
A questo vorresti trovar conforto nella parte "matura" (93!!) della parentela ma lì è in atto il processo inverso.
Padre ultranovantenne diventa come un bambino. Fa gli stessi capricci, arrivando al punto di accentuare la sordità (io sono convinta spenga addirittura l'apparecchio acustico) quando si affrontano argomenti che non lo interessano.
Quindi, nel vano tentativo di farti capire, stai gridando nel ricevitore del telefono mentre il babbo insiste a rispondere tutt'altro con la scusa che "non sente bene" o "non ha capito".
Ti rifugi nelle pulizie di casa, da anni immemori unico modo reattivo di farmi passare il nervoso. Lì la "mezza età" torna a farsi sentire: la schiena si blocca, ti viene l'asma per la polvere smossa, l'orticaria perché non ti sei mai abituata ad usare i guanti di gomma con i detersivi...
Che fai? Esci! SHOPPING!!!!

Parti decisa, evitando di recepire ("non sento bene" - "non ho capito") i barbottii del Martirio che ti ricorda che hai TUTTA la scarpiera piena di scarpe di tutte le nuances e cassetti che traboccano di maglie e camicie che hai messo magari poche volte (per tenerle "per buone", non si sa mai).
Esci e cominci a guardare le vetrine dove noti che, nella maggioranza dei casi, la tua è considerata una "taglia conformata" (ho voluto le tette? Adesso ho pure i fianchi e la pancia!) e che una gonna sul ginocchio non si vende più da anni.
Indispettita oltremodo, lasci le vetrine dei vestiti e ti soffermi su quelle delle borse (scarpe no che il Martirio te le tirerebbe dietro e con la schiena dolorante non potresti schivarle), e scopri che per infilarci tutto quello che ti porti (inutilmente) dietro da anni nella borsa, avresti bisogno del carrellino per la spesa... e quello ce l'hai. Rosa carico, con i fiori che fan tanto "giovanile", ma ce l'hai.
Non restano che i negozi di casalinghi e lì ti sbizzarrisci comprando le caccavelle più indispensabili (per te) e più ingombranti (per il Martirio) per scoprire che questo ti porterà a cucinare, a mangiare di conseguenza quanto cucinato, accumulando peso e nervosismo.
Insomma: torni con le tue borse ingombranti, la schiena dolorante perché non sei più abituata alla "camminata da shopping" e ritrovi i libri dell'adolescente in attesa di un "dopo" sempre nella stessa posizione, i vestiti alla rinfusa sulla sedia, il Martirio che ha male al ginocchio dopo una ventina di chilometri di camminata sportiva che ti chiede se sei "nervosa"...
La risposta? 
Non sono NERVOSA è la MENOPAUSA!!!


Allora cosa fare se non consolarsi con un dolcetto? Però manca la farina ed il burro (ahimè!) ma farina di mandorle e di riso e strutto possono sostituirli benissimo... 
Ne risultano dei biscottini morbidi e senza glutine e lattosio. Una meravigliosa coccola da accompagnare ad una buona cioccolata calda , ad un te.
Io li ho pucciati vergognosamente nella camomilla che mi sono dovuta preparare per calmare i nervi... mentre il figliolo raccattava i libri... sparsi in terra da una manata della sottoscritta...

Brutti scherzi fa la MENOPAUSA....

CUORICINI ALLE MANDORLE







Mescolate la farina di riso, la farina di mandorle e la scorza di limone. Versatela nel contenitore di un mixer.




Unite lo zucchero, lo strutto e un pizzico di sale e, usando la funzione "pulse", mescolate gli ingredienti sino ad ottenere un composto che si presenta come briciole.



Unite l'uovo leggermente battuto e continuate a mescolare nel mixer sino a che il composto sarà amalgamato e compatto.




Togliete l'impasto dal mixer, formate una palla, avvolgetela in un foglio di pellicola e fate riposare in frigorifero per 45 minuti.




Stendete velocemente la pasta ad uno spessore di mezzo centimetro e ritagliate dei cuoricini con uno stampino.




Disponete i biscotti su una placca da forno ricoperta da un foglio di carta forno.



Fate cuocere per circa 20 minuti ad una temperatura di 175°C con modalità statica.
I cuoricini non dovranno essere particolarmente bruniti.



Fate raffreddare per 10/15 minuti prima di spostarli su una gratella.







3 commenti:

  1. Leggo e sorrido. .. mi manca poco a tutti e due i momenti! Leggo e sorrido: impossibile trovare abiti giusti, mi consolo con le scarpe (col tacco alto! !!!). Leggo e sorrido ancora : torta di mele e tisana!

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  2. L'importante è che li abbia raccattati. Forza e orecchie da mercante, quando serve :-).

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  3. Carissima,piacere di leggerti!!!
    Sembri la mia sosia....sto ancora sorridendo
    Martirio, adolescente e qualche kilo in più...... che due biiiiiiiiiiiiiip!!!!

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