Mai come questa volta mi è pesato stare tra i fornelli.
Intendiamoci: non lo stare tra i fornelli ad inventare una cena o un pranzo
dell’ultimo minuto da quattro cosucce racimolate tra frigorifero e dispensa.
Nemmeno l’ansia da prestazione derivante da una pranzo di gala organizzato per parenti o conoscenti. Ma lo stare tra i fornelli per partecipare ancora una volta ad una gara che, in fondo una gara non è, ma una sfida lanciata e raccolta da questo mondo pazzo e trascinante (almeno per me) che è la Blogsfera…
Nemmeno l’ansia da prestazione derivante da una pranzo di gala organizzato per parenti o conoscenti. Ma lo stare tra i fornelli per partecipare ancora una volta ad una gara che, in fondo una gara non è, ma una sfida lanciata e raccolta da questo mondo pazzo e trascinante (almeno per me) che è la Blogsfera…
Ho cominciato a parteciparvi per gioco, per scherzo, perché
…. Dai la macedonia la sanno fare tutti!... Beh! Andatevi a vedere cosa hanno
prodotto, fotografato , postato e ….. mangiato ;-) tutti quanti! Questa sfida
non è una semplice gara dove si punta a vincere ….per vincere. No qui la vera
vittoria è riuscire a compenetrare le varie sfaccettature di una ricetta, o di
un ingrediente, e lanciarsi in preparazioni che mai (ed intendo MAI, fidatevi!)
avremmo pensato di affrontare. Si va dall’intaglio, alla cottura , alla stesura
a mano della pasta e tante tante idee da provare, sviluppare, suggerire.
Il fatto è che ogni volta è una sfida con noi stesse, con le
nostre capacità innate, le nostre abitudini famigliari, la nostra fantasia. Ci sono cadute ( mai di stile ) ci sono difficoltà,
perplessità … e ci sono dispense da rifornire, cucine da pulire a fondo dopo
gli esperimenti più disastrosi.
Ma dietro c’è lo spirito di tutte le donne …. farsi venire
un’idea per il pranzo,per la cena,per un invito e pure per fare una gran
bella figura!
E qui arriviamo ad uno dei miei cavalli di battaglia: sua
Maestà il Brasato. Quello fatto per le occasioni importanti, con tutta la
famiglia riunita , o gli amici più cari. Quello dove si apre la bottiglia
*buona*, magari più di una, e la si *sacrifica* sull’altare delle cotture lente
….
Nella maggioranza dei casi di Brasato ne faccio tanto
tanto, per avere la scusa di *riciclarlo* nel ripieno dei ravioli di Natale,
per esempio oppure……. guardate cosa mi è venuto in mente pensando alla sfida
MTC di questo mese???? E dire che ero disperata: la sfida verteva sui paté che avevo realizzato
solo in una occasione seguendo la ricetta di Alessandra (o meglio della suoceradi Alessandra…. quando ce vo’ ce vo’) e avevo fatto una gran bella figura (o
porca figura…fate vobis!). Solitamente
sono una mera esecutrice di ricette pubblicate su libri, riviste, blog… e la
fantasia la dedico solo a quanto mi manca qualche ingrediente per cui
*sostituisco con altro panchinaro*… e magari ci azzecco pure!
Come dicevo prima, stavo per accingermi a fare due ravioli
per riciclare un poco di brasato occultato avanzato, quando ho visto una
luce in fondo al tunnel…. Paté è un composto quasi omogeneizzato di carne,
pesce o vedura unito a massa grassa (burro, panna, formaggio…) Perché non
provare con il Brasato?
Mi piangeva un poco il cuore, pensando di rovinare il tutto
ma poi, aiutata da un goccino di Barolo buono…. mi sono fatta coraggio e, ne è
uscito questo paté che è stato letteralmente SPAZZOLATO dalla famiglia proprio
in occasione di un pranzo domenicale e che mi è stato richiesto a GRAN VOCE per
la prossima tavolata… della festa o meno.
PATE’ DI BRASATO AL BAROLO
Ingredienti
per il paté:
100 gr. di
brasato di manzo al barolo *avanzato*
50 gr. di
burro a temperatura ambiente
2 cucchiai
di *puccino* del brasato (di solito frullo le verdurine ed il sughetto)
Per la
gelatina:
1 dado per
gelatina
450gr. acqua
2 o 3 cucchiai di barolo (buono!!!! Lo stesso adoperato per il brasato)
Procedimento:
Far sciogliere
il dado di gelatina in 250 gr. di acqua portati a bollore.
Togliere dal
fuoco ed aggiungere la restante acqua ed il Barolo.
Versare la
gelatina sul fondo del recipiente scelto (io uno da Kugelhopf mignon) e
lasciarla solidificare in frigorifero.
Nel
frattempo frullare il brasato, i due cucchiai di sughetto ed amalgamarli al
burro ammorbidito. Comprimerlo in un contenitore più piccolo dello stampo della
gelatina e farlo solidificare in freezer per 10/15 minuti. Io ho usato una
formina per muffin in silicone.
Quando
saranno solidificati il fondo di gelatina nello stampo ed il paté, sformare il
composto di carne e posizionarlo al centro della formina. Versare nello stampo
la gelatina rimasta (se solidificata, farla intiepidire leggermente) e
riposizionare tutto nel frigorifero a raffreddare.
Al momento
di servire, immergere brevemente lo stampo in acqua calda, capovolgerlo sul
piattino e …. voilà!!
A questa
preparazione ho accompagnato dei panini dolci fatti con una ricettasemplicissima che ha pubblicato Patty qualche giorno fa e che ho rielaborato così:
PANINI DOLCI
AL KAMUT
Ingredienti :
120 gr. farina di grano Kamut
105 gr. manitoba
110 gr.
circa di latte tiepido
1 uovo
piccolo sbattuto brevemente con la forchetta.
50 gr. di
burro a temperatura ambiente
30 gr. di
zucchero (io anche meno)
1 cucchiaino
di estratto di vaniglia
1 pizzico
(abbondante) di sale
3.5 gr. di
lievito di birra liofilizzato.
In una
ciotola capace amalgamare con la frusta elettrica l’uovo, lo zucchero, l’estratto
di vaniglia ed il sale (deve risultare molto ben amalgamato) .
Mescolare le
2 farine. Aggiungere nella ciotola 150 gr. delle due farine mescolate e,
aiutandovi con un cucchiaio, continuate ad impastare sino ad ottenere un
composto liscio ed omogeneo. Aggiungere il burro poco per volta sempre continuando ad
impastare (potete aiutarvi anche con le mani). Aggiungere la restante farina mescolata
con il lievito e continuare a mano sino a che l’impasto diverrà lucido e non
appiccicherà più alle mani. Trasferire l’impasto in una ciotola di vetro
leggermente unta. Coprire con la pellicola e mettere a lievitare per 1 ora
circa (fino al raddoppio) in un luogo caldo ma riparato dalle correnti.
Dopo la
lievitazione, sgonfiare l’impasto sulla spianatoia. Con il mattarello *tirare*
lo stesso ad un’altezza di 1 cm. Circa. Con un coppa pasta tondo (o un
bicchiere) tagliare tanti cerchi e posizionarli su una teglia ricoperta da
carta da forno. Attenzione: distanziateli di almeno 2 cm., debbono lievitare
ancora ed in cottura si gonfieranno.
Se volete
incidete una croce, o una stella, sulla parte superiore e fateli lievitare
coperti da uno strofinaccio umido per
ulteriori 30 minuti.
Cuoceteli in
forno preriscaldato a 200° per 7/10 minuti.
L’aroma del
Barolo, si rincorre nel gusto appena vanigliato di questi panini e la dolcezza
del panino si accompagna benissimo alla morbidezza del paté.
Spettacolare...il brasato al barolo è divino, così come lo sarà il patè.
RispondiEliminaaltro che promossa, qui ci scappa la lode!!
ciao loredana
Grazie! Ero più che scettica ma si è rivelata una prelibatezza!
EliminaMi sa che mi tocca rifare il brasato.... per rifare anche il paté!
Nora
Proprio ieri hi riciclato il brasato al barolo come condimento sulle tagliatelle fresche. Il tuo paté é geniale, bravissima!
RispondiEliminaGrazie Babi, ma (credimi) mi sono stupita anch'io! E' valsa la pena di *sacrificarli*: il brasato e la bottiglia!
EliminaNora
Per caso??? Cioè uno è un genio per caso????
RispondiEliminaE' bellissimo, Nora, davvero.
Stefania: ma che genio e genio! Io il Chiulo.... c'è l'ho grosso!!
EliminaNora
capper!!! che ti sei riuscita ad inventare!!!!
RispondiEliminadev'essere squisito.
sbaciuzzi
Si Ele è veramente buono e pensare che non ci avevo pensato subito.... mi è *venuto così*
EliminaNora
favoloso Nora, semplicemente favoloso!!
RispondiEliminaSapevo che tra 'mbriahe ci si capisce! ;-)
EliminaNora
tu sei un genio. e col goccio di barolo, anche di più :-)
RispondiEliminaale
naaaa!! Chiulo e..... alcol... tutto lì!
EliminaNora
E finalmente è arrivato anche il paté bria'o!! Sì, ma di Barolo, perché questo è un Signor Paté.
RispondiEliminaNora, davvero, hai avuto un'idea pazzesca, io AMO il brasato al Barolo, neanche a dirlo, e AMO il paté (che novità!)... che cosa sarà mai un paté di brasato al Barolo? Paradiso! Poi mi hai fatto ubriacare di Barolo anche la consorte Gelatina del Signor Paté... cosa chiedere di più?
Bucci, all'inizio ero pronta ad arrendermi. Poi, ho tentato ... con le mani che mi tremavano al pensiero di tale sacrificio.... e per il barolo!
EliminaNora
E invece guarda che risultato! Eh, immagino che dare da bere il Barolo a quello sconosciuto di un paté deve averti terrorizzata... ma per fortuna che l'hai fatto! Grandissima!
EliminaSupeeer-Noraaaaa!
RispondiEliminaMarina.... ma hai bevuto anke tu un goccino di barolo????
EliminaNora
Daaai il patè di brasato al barolo e per di più in gelatina! E'troppo invitante!
RispondiEliminaSi, in gelatina.... di BAROLO! Hic!
RispondiEliminaNora
Le tue foto potrebbero essere titolate "APPAGAMENTO MANGERECCIO", in quanto vi sono rappresentati i fondamentali del godimento di stare a tavola: buon vino, ottima pietanza reinterpretata e pane morbido e fragrante! E' la prima volta che passo sul tuo blog e se tanto mi da tanto, posso dire che mi fa molto piacere conoscerti!! Complimenti!!
RispondiEliminaCiao Sere! La convivialità è una grande cosa... quanto alle foto: non esagerare. La macchinetta che ho è una compattina da pochi Euro, inoltre non ho nemmeno tanto senso artistico.... diciamo che il goccino di barolo ha fatto effetto????
EliminaNora
Le foto di questo piatto potrebbero essere titolate "APPAGAMENTO MANGERECCIO", in quanto racchiudono tutto il godimento di stare a tavola: buon vino, ottima pietanza rivisitata, pane morbido e fragrante!! E' la prima volta che passo dal tuo blog, e se tanto mi da tanto...mi fa molto piacere conoscerti :o) Complimenti!
RispondiEliminaRi-ciao Sere! Vedo che anche a te Blogger fa scherzoni!!!!!
EliminaPiacere di conoscerti!
Nora
Eheheh!! Volevo essere certa che il messaggio arrivasse ;o)
Elimina=D .... arrivato!
Eliminasplendida idea quella di questo patè!!! chissà che buonoooo!!!!!!!
RispondiEliminaModestamente è stato una bellissima scoperta!
EliminaNora
Senti, non so cosa dire. Ho già abbastanza panico dopo aver visto la lista dei partecipanti fino adesso, poi vengo qui dove qualcuno dice che non sapeva se farlo o meno e ti trovo un capolavoro senza fine....me la presti tu la lametta o me la procuro da sola? Un bacio, e' stupenda! Pat
RispondiEliminaMa smettilaaaa! Una che mi insegna a riciclare i buhi.... che vuoi che abbia da imparare! Dam a tra (dammi retta - trad) Lassa sta (lascia stare - trad) la lametta, usa il rasoio elettrico.... fa meno male! Questi panini sono i TUOI Donughts rivisitati e corretti, annzi scorretti per colpa di un sale dosato male.... insomma CHIULO! (e qui i buhi non ci sono)
EliminaNora
bravissima che ideaaaa, :) complimenti davvero
RispondiEliminaGrazie! Pensavo di non riuscire a trovare idee e poi... puf... è arrivata da sola!
EliminaNora