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martedì 14 febbraio 2012

Brasato della festa o …. La festa al brasato? Ovvero come non partecipare all’MTC di febbraio … o partecipare …in extremis!


Mai come questa volta mi è pesato stare tra i fornelli. Intendiamoci: non lo stare tra i fornelli ad inventare una cena o un pranzo dell’ultimo minuto da quattro cosucce racimolate tra frigorifero e dispensa.
Nemmeno l’ansia da prestazione derivante da una pranzo di gala organizzato per parenti o conoscenti.  Ma lo stare tra i fornelli per partecipare ancora una volta ad una gara che, in fondo una gara non è, ma una sfida lanciata e raccolta da questo mondo pazzo e trascinante (almeno per me) che è la Blogsfera…
Ho cominciato a parteciparvi per gioco, per scherzo, perché …. Dai la macedonia la sanno fare tutti!... Beh! Andatevi a vedere cosa hanno prodotto, fotografato , postato e ….. mangiato ;-) tutti quanti! Questa sfida non è una semplice gara dove si punta a vincere ….per vincere. No qui la vera vittoria è riuscire a compenetrare le varie sfaccettature di una ricetta, o di un ingrediente, e lanciarsi in preparazioni che mai (ed intendo MAI, fidatevi!) avremmo pensato di affrontare. Si va dall’intaglio, alla cottura , alla stesura a mano della pasta e tante tante idee da provare, sviluppare, suggerire.
Il fatto è che ogni volta è una sfida con noi stesse, con le nostre capacità innate, le nostre abitudini famigliari, la nostra fantasia. Ci sono cadute ( mai di stile ) ci sono difficoltà, perplessità … e ci sono dispense da rifornire, cucine da pulire a fondo dopo gli esperimenti più disastrosi.
Ma dietro c’è lo spirito di tutte le donne …. farsi venire un’idea per il pranzo,per la cena,per un invito e pure per fare una gran bella figura!
E qui arriviamo ad uno dei miei cavalli di battaglia: sua Maestà il Brasato. Quello fatto per le occasioni importanti, con tutta la famiglia riunita , o gli amici più cari. Quello dove si apre la bottiglia *buona*, magari più di una, e la si *sacrifica* sull’altare delle cotture lente ….
Nella maggioranza dei casi di Brasato ne faccio tanto tanto, per avere la scusa di *riciclarlo* nel ripieno dei ravioli di Natale, per esempio oppure……. guardate cosa mi è venuto in mente pensando alla sfida MTC di questo mese???? E dire che ero disperata:  la sfida verteva sui paté che avevo realizzato solo in una occasione seguendo la ricetta di Alessandra (o meglio della suoceradi Alessandra…. quando ce vo’ ce vo’) e avevo fatto una gran bella figura (o porca figura…fate vobis!).  Solitamente sono una mera esecutrice di ricette pubblicate su libri, riviste, blog… e la fantasia la dedico solo a quanto mi manca qualche ingrediente per cui *sostituisco con altro panchinaro*… e magari ci azzecco pure!
Come dicevo prima, stavo per accingermi a fare due ravioli per riciclare un poco di brasato occultato avanzato, quando ho visto una luce in fondo al tunnel…. Paté è un composto quasi omogeneizzato di carne, pesce o vedura unito a massa grassa (burro, panna, formaggio…) Perché non provare con il Brasato?
Mi piangeva un poco il cuore, pensando di rovinare il tutto ma poi, aiutata da un goccino di Barolo buono…. mi sono fatta coraggio e, ne è uscito questo paté che è stato letteralmente SPAZZOLATO dalla famiglia proprio in occasione di un pranzo domenicale e che mi è stato richiesto a GRAN VOCE per la prossima tavolata… della festa o meno.

PATE’ DI BRASATO AL BAROLO

Ingredienti

per il paté:
100 gr. di brasato di manzo al barolo *avanzato*
50 gr. di burro a temperatura ambiente
2 cucchiai di *puccino* del brasato (di solito frullo le verdurine ed il sughetto)

Per la gelatina:
1 dado per gelatina
450gr. acqua
2 o 3 cucchiai di barolo (buono!!!! Lo stesso adoperato per il brasato)

Procedimento:
Far sciogliere il dado di gelatina in 250 gr. di acqua portati a bollore.
Togliere dal fuoco ed aggiungere la restante acqua ed il Barolo.
Versare la gelatina sul fondo del recipiente scelto (io uno da Kugelhopf mignon) e lasciarla solidificare in frigorifero.
Nel frattempo frullare il brasato, i due cucchiai di sughetto ed amalgamarli al burro ammorbidito. Comprimerlo in un contenitore più piccolo dello stampo della gelatina e farlo solidificare in freezer per 10/15 minuti. Io ho usato una formina per muffin in silicone.
Quando saranno solidificati il fondo di gelatina nello stampo ed il paté, sformare il composto di carne e posizionarlo al centro della formina. Versare nello stampo la gelatina rimasta (se solidificata, farla intiepidire leggermente) e riposizionare tutto nel frigorifero a raffreddare.
Al momento di servire, immergere brevemente lo stampo in acqua calda, capovolgerlo sul piattino e …. voilà!!

A questa preparazione ho accompagnato dei panini dolci fatti con una ricettasemplicissima che ha pubblicato Patty qualche giorno fa e che ho rielaborato così:

PANINI DOLCI AL KAMUT

Ingredienti :
120 gr. farina di grano Kamut
105 gr.  manitoba
110 gr. circa di latte tiepido
1 uovo piccolo sbattuto brevemente con la forchetta.
50 gr. di burro a temperatura ambiente
30 gr. di zucchero (io anche meno)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 pizzico (abbondante) di sale
3.5 gr. di lievito di birra liofilizzato.

In una ciotola capace amalgamare con la frusta elettrica l’uovo, lo zucchero, l’estratto di vaniglia ed il sale (deve risultare molto ben amalgamato) .
Mescolare le 2 farine. Aggiungere nella ciotola 150 gr. delle due farine mescolate e, aiutandovi con un cucchiaio, continuate ad impastare sino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Aggiungere il burro poco per volta sempre continuando ad impastare (potete aiutarvi anche con le mani). Aggiungere la restante farina mescolata con il lievito e continuare a mano sino a che l’impasto diverrà lucido e non appiccicherà più alle mani. Trasferire l’impasto in una ciotola di vetro leggermente unta. Coprire con la pellicola e mettere a lievitare per 1 ora circa (fino al raddoppio) in un luogo caldo ma riparato dalle correnti.
Dopo la lievitazione, sgonfiare l’impasto sulla spianatoia. Con il mattarello *tirare* lo stesso ad un’altezza di 1 cm. Circa. Con un coppa pasta tondo (o un bicchiere) tagliare tanti cerchi e posizionarli su una teglia ricoperta da carta da forno. Attenzione: distanziateli di almeno 2 cm., debbono lievitare ancora ed in cottura si gonfieranno.
Se volete incidete una croce, o una stella, sulla parte superiore e fateli lievitare coperti da uno strofinaccio umido  per ulteriori 30 minuti.
Cuoceteli in forno preriscaldato a 200° per 7/10 minuti.

L’aroma del Barolo, si rincorre nel gusto appena vanigliato di questi panini e la dolcezza del panino si accompagna benissimo alla morbidezza del paté.

Con questa ricetta partecipo al MTC di Febbraio  ….. così, per caso…. ;-)
MTC Febbraio 2012Il Paté



31 commenti:

  1. Spettacolare...il brasato al barolo è divino, così come lo sarà il patè.

    altro che promossa, qui ci scappa la lode!!
    ciao loredana

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    1. Grazie! Ero più che scettica ma si è rivelata una prelibatezza!
      Mi sa che mi tocca rifare il brasato.... per rifare anche il paté!
      Nora

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  2. Proprio ieri hi riciclato il brasato al barolo come condimento sulle tagliatelle fresche. Il tuo paté é geniale, bravissima!

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    1. Grazie Babi, ma (credimi) mi sono stupita anch'io! E' valsa la pena di *sacrificarli*: il brasato e la bottiglia!
      Nora

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  3. Per caso??? Cioè uno è un genio per caso????
    E' bellissimo, Nora, davvero.

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    1. Stefania: ma che genio e genio! Io il Chiulo.... c'è l'ho grosso!!
      Nora

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  4. capper!!! che ti sei riuscita ad inventare!!!!
    dev'essere squisito.
    sbaciuzzi

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    1. Si Ele è veramente buono e pensare che non ci avevo pensato subito.... mi è *venuto così*
      Nora

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  5. tu sei un genio. e col goccio di barolo, anche di più :-)

    ale

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  6. E finalmente è arrivato anche il paté bria'o!! Sì, ma di Barolo, perché questo è un Signor Paté.
    Nora, davvero, hai avuto un'idea pazzesca, io AMO il brasato al Barolo, neanche a dirlo, e AMO il paté (che novità!)... che cosa sarà mai un paté di brasato al Barolo? Paradiso! Poi mi hai fatto ubriacare di Barolo anche la consorte Gelatina del Signor Paté... cosa chiedere di più?

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    1. Bucci, all'inizio ero pronta ad arrendermi. Poi, ho tentato ... con le mani che mi tremavano al pensiero di tale sacrificio.... e per il barolo!
      Nora

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    2. E invece guarda che risultato! Eh, immagino che dare da bere il Barolo a quello sconosciuto di un paté deve averti terrorizzata... ma per fortuna che l'hai fatto! Grandissima!

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    1. Marina.... ma hai bevuto anke tu un goccino di barolo????
      Nora

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  8. Daaai il patè di brasato al barolo e per di più in gelatina! E'troppo invitante!

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  9. Si, in gelatina.... di BAROLO! Hic!
    Nora

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  10. Le tue foto potrebbero essere titolate "APPAGAMENTO MANGERECCIO", in quanto vi sono rappresentati i fondamentali del godimento di stare a tavola: buon vino, ottima pietanza reinterpretata e pane morbido e fragrante! E' la prima volta che passo sul tuo blog e se tanto mi da tanto, posso dire che mi fa molto piacere conoscerti!! Complimenti!!

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    1. Ciao Sere! La convivialità è una grande cosa... quanto alle foto: non esagerare. La macchinetta che ho è una compattina da pochi Euro, inoltre non ho nemmeno tanto senso artistico.... diciamo che il goccino di barolo ha fatto effetto????
      Nora

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  11. Le foto di questo piatto potrebbero essere titolate "APPAGAMENTO MANGERECCIO", in quanto racchiudono tutto il godimento di stare a tavola: buon vino, ottima pietanza rivisitata, pane morbido e fragrante!! E' la prima volta che passo dal tuo blog, e se tanto mi da tanto...mi fa molto piacere conoscerti :o) Complimenti!

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    1. Ri-ciao Sere! Vedo che anche a te Blogger fa scherzoni!!!!!
      Piacere di conoscerti!
      Nora

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    2. Eheheh!! Volevo essere certa che il messaggio arrivasse ;o)

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  12. splendida idea quella di questo patè!!! chissà che buonoooo!!!!!!!

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  13. Senti, non so cosa dire. Ho già abbastanza panico dopo aver visto la lista dei partecipanti fino adesso, poi vengo qui dove qualcuno dice che non sapeva se farlo o meno e ti trovo un capolavoro senza fine....me la presti tu la lametta o me la procuro da sola? Un bacio, e' stupenda! Pat

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    1. Ma smettilaaaa! Una che mi insegna a riciclare i buhi.... che vuoi che abbia da imparare! Dam a tra (dammi retta - trad) Lassa sta (lascia stare - trad) la lametta, usa il rasoio elettrico.... fa meno male! Questi panini sono i TUOI Donughts rivisitati e corretti, annzi scorretti per colpa di un sale dosato male.... insomma CHIULO! (e qui i buhi non ci sono)
      Nora

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  14. bravissima che ideaaaa, :) complimenti davvero

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    1. Grazie! Pensavo di non riuscire a trovare idee e poi... puf... è arrivata da sola!
      Nora

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