Questo inverno il freddo non dava tregua, e la morsa terribile del ghiaccio
stringeva le sue fauci attorno alla città.
Alzavi le tapparelle su quella neve che, fino a qualche giorno prima, sembrava il tuo piumone: caldo, lieve, accogliente quasi, e trovavi una massa compatta e grigiastra, dura ed infida da attraversare.
Ricopriva i giardini
di fronte, i marciapiedi delle strade, i tetti delle macchine ferme da giorni.
Facevi colazione di corsa, come tutte le sante mattine. Mettevi
in cartella la merenda del Cucciolo e, intanto, mettevi a mollo i legumi secchi
per la sera.
Non volevi uscire dal tuo nido caldo.
Non volevi far
uscire nessuno dei tuoi e guardavi con invidia la gatta carogna che reclamava già a
gran voce le sue crocchette. Lei avrebbe dormito sul tuo letto, sul tuo divano, mentre
la giostra della giornata tornava a girare beffarda e ti catapultava in strada.
Le lacrime ti rigavano il viso mentre ti spostavi in una città che non si
ferma mai, dove la gente guarda fisso verso il vuoto e non si accorge di quello
che succede intorno.
Uscivi di casa la mattina presto, ti incanalavi nella
moltitudine che scendeva le scale della metropolitana dove finalmente ti sembrava di riprendere un poco di calore. Riuscivi a trovare posto e la vaga sensazione di
claustrofobia si smuoveva solo quando riprendevi a leggere il libro che ti porti
sempre dietro.
Poi , dopo un tempo che pareva interminabile, arrivavi alla tua
fermata e … via di nuovo tra il gregge infreddolito raggiungevi infine il posto
di lavoro.
La giornata scorreva tra i ritmi soliti ma con sul capo la
spada Damocle dell’uscita a fine turno. La pausa pranzo non uscivi, piuttosto un
cappuccio alla macchinetta basta che fosse al caldo!
Veniva l’ora di tornare a casa e rifare la strada di tutte le
mattine, di tutte le sere, di tutti i giorni. Con un freddo che feriva e non
pungeva e che ti faceva lacrimare di nuovo, mentre nemmeno osavi entrare al
supermercato vicino a casa per non perdere tempo e non prendere ulteriormente
freddo.
Entravi in casa. Gatta e bimbo ti investivano di coccole … calde
di strofinamenti e di baci. Il Martirio arrivava e accompagnava la nonna in macchina,
per schivare il gelo che sceso come una lamina di nuovo, assieme al buio.
Avevi desiderato tutto il giorno questo calore, questo tepore che
ti scalda l’anima … e pensato di premiare anche la famiglia con quello che ti
riesce bene, di solito: cucinare. Cosa?
LA ZUPPA DI FARRO E LEGUMI
(dosi per 3 persone)
LA ZUPPA DI FARRO E LEGUMI
(dosi per 3 persone)
Apri la
dispensa e fai l’appello:
75 gr. di speck tagliato a stricioline
50 gr. di
porro tagliato a rondelle sottili
100 gr.
farro perlato,
75 gr.
cannellini (fatti
ammollare per 12 ore)
75 gr. ceci
decorticati (fatti ammollare per 12 ore)
75 gr.
fagioli borlotti (fatti ammollare per 12
ore)
75 gr.
fagioli dell’occhio. (fatti ammollare per
12 ore)
1 l, Brodo
1 Rametto
rosmarino fresco, (tolto dal vaso che ho appena ricoverato in casa dal
balcone.)
Olio EVO ,
sale, pepe q.b
Scaldi due cucchiaiate di olio EVO in una pentola di
coccio, sul fuoco basso, con la retina spargifiamma per non bruciare o per non
far attaccare il tutto.
Fai
appassire le rondelle di porro e rosolare appena appena lo speck tagliato a
striscioline, intanto in un’altra casseruola, scaldi il brodo.
Scoli i
legumi secchi fatti rinvenire dalla mattina, e li sciacqui nell’acqua corrente.
Li unisci al soffritto e copri con i brodo. Aggiusti di pepe e, eventualmente,
di sale, unisci il rosmarino, copri e fai cuocere per 45 minuti. Aggiungi il
Farro e cuoci per altri 15/20 minuti circa.
Assaggi la
minestra e chiami tutti , mentre riempi le scodelle.
E’ ora di cena
… di caldo … di casa mia!!!
É esattamente l'idea che ho di zuppa, calda e coccolosa come un rientro a casa dopo una fredda giornata. Un bacio e buon fine settimana!
RispondiEliminaCiao Babi! questa è stata la consolazione di una delle ultime sere gelide di questo pazzo inverno.
EliminaBuon fine settimana anche a te!
Nora
Che bella la zuppa calda e coccolosa...che poi le coccole si fanno pure dove freddo non ne fa ;-)
RispondiEliminaCome hai ragione Stefania! Le zuppe, magari tiepide e non calde, le mangiamo volentieri anche in Estate... poi, una coccola è una coccola! Buon WE!
EliminaNora
Anche noi adoriamo la zuppa di farro ... la tua è davvero invitante!
RispondiEliminaGrazie Vale, è stato sinceramente un confort food molto apprezzato in questo inverno freddissimo, anche dal Martirio che non ama particolarmente le minestre e le zuppe (infatti tendo a farle addensare per gabbarlo ;-))
RispondiEliminaNora