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sabato 23 marzo 2013

Quando la qualità è il punto di partenza.



A volte accade che bastino solo un paio d'ore per godere della compagnia di un'amica, e trovarsi a far due chiacchiere comodamente sedute su uno sgabello di legno, davanti a degli assaggi deliziosi di pizze, focacce e pani.. per dare una svolta a una giornata tetra.


Martedì scorso, complice una mezza giornata di ferie presa per sbrogliare le mille ed una complicazioni di una vita frenetica, ed un invito caduto a *fagiolo* per l'inaugurazione di una focacceria, mi sono ritrovata in compagnia di una amica che condivide la mia passione per la cucina tradizionale e sana a sbocconcellare meraviglie in compagnia.

Nella trafficata via Vigevano, precisamente al numero 9, un gruppo di giovani hanno aperto una nuova focacceria. Negozio dai toni chiari ed il marchio che spicca in arancione e, sulla parete di fronte al banco per la consumazione *veloce*, una scritta che è una dichiarazione d'amore, un Credo, una promessa



Si, perchè a Milano ormai le rivendite di pane non si contano più e pure i punti per uno spuntino veloce spuntano come funghi. Ma ci siamo mai chiesti *quanto* costi alla qualità questa velocità? Aggregatori chimici per forzare le lievitazioni, poca cura delle materie prime (molte volte non si conoscono nemmeno le *filiere* che portano alla realizzazione di pani e focacce).

Qui l'aria che si respira è differente. Farine selezionate con cura, preparate in ambienti dove ancora si macina con le macine di pietra. Olio umbro, delicato, che non appesantisce impasti e farciture ed ingredienti genuini, formaggi e salumi provenienti da cascine e punti di produzione vicini e selezionati.
Il tutto bene in vista su scaffali e banconi, dove sacchi di farina e latte di pomodori ed olio, ricordano che, dietro il sapore, ci sono nomi e cognomi ed impegni di ditte serie.


















Beh, quante storie per un pezzo di focaccia! Mica tanto *storie* visto che siamo ciò che mangiamo, selezionando cibi genuini non potremo che averne giovamento.  Ok il pranzo veloce... ma se di qualità non appesantisce il metabolismo, ci sazia senza stroncarci.

Focacce quindi, ma pure pizze, qualche dolce (pochi e semplici per non uscire dallo schema di scelta sana) e anche pane.
Un pane fatto con amore, con studio. Panini di kamut, di Enkir, e pure integrali con le noci. Non il solito panino integrale che par segatura. Una crosta croccante e sottilissima, una mollica morbida ed elastica. Chiudendo gli occhi nemmeno par di mangiare pane integrale. Poi farro, sale proveniente dalla Salina di Trapani e Pacecco.



Impasti che si prendono tempo per lievitare, mani che sperimentano e accarezzano nuovi abbinamenti o ripetono gesti antichi con una passione che conquista... al primo boccone.

Una scelta coraggiosa e coerente, quella di questo gruppo di giovani, fatta per farci ritrovare un sapore che si stava perdendo... quello della tradizione.

Merita un passaggio... ma anche più di un passaggio!


6 commenti:

  1. beata te che sei stata all'inaugurazione, io non ho potuto, ma quando capito da quelle parti ci andrò!

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  2. prometti solennemente che ci torni con me! ecco! che mi vien da piangere a non esserci stata! Uffa!

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    1. Certo che torno con te, Greta.... ci andiamo tutte assieme quando ritornerà Mariella!
      Baci
      Elvira

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  3. mi sà che andrò a trovarli. chicca

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    1. Lo diciamo anche a Giulia e .... spedizione in comitiva!!!
      Nora

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