Ultimamente mi sta assalendo ad ondate.
E' una marea che mi trascina lontano dalla terraferma.
Come l'acqua torbida che si alza fino a sollevarmi dalla stabilità del terreno che mi ha sempre sostenuto; i piedi sfiorano il fondale stabile ma non fanno presa.
Mi pare di continuare a camminare ma di rimanere sempre nello stesso punto o peggio, di indietreggiare.
Non un ramo per aggrapparmi; non un segno del paesaggio che muti; non un'idea di percorso che "avanza".
Indietreggio e vedo la terraferma allontanarsi e mi assale un misto di rabbia e angoscia per non riuscire a superare l'ostacolo. Forse perché non ci sono ostacoli, ma solo questa forza che mi trascina indietro.
Nel mio cammino ho dovuto spesso "cambiare passo" e, confesso, ultimamente ho scoperto di essere meno "elastica" di prima.
Faccio fatica ad assorbire i cambiamenti.
Sarà perché ho già fatto il "giro di boa" e mi sono guadagnata il diritto di essere più esigente e con i piedi per terra. Non sopporto più il pressapochismo, gli ignoranti quando fa comodo, l'alterigia, la supponenza e non ne faccio mistero.
Ho imparato che la famosa "parete frontale", che da giovane mi faceva evitare i contrasti ed essere un poco più diplomatica, beh! ora è caduta (come dice la mia amica Lucia) e vien fuori tutto il mio disappunto. Senza filtro. Nero come il caffè che amo.
Nonostante tutto però cerco di tenere il passo.
Accetto ancora una sfida dopo l'altra anche se il periodo di adattamento ai cambiamenti si allunga ogni volta.
Quello che poi mi manda fuori di testa è vedere quanto il tempo necessario per il "fare" diventi sempre più lungo, giorno, dopo giorno, dopo giorno.
Quindi mi perdo il gusto di dedicarmi alle cose che mi piace fare.
Continuo a rifiutare inviti a corsi di cucina che avrei sempre voluto fare, a fiere che avrei sempre voluto visitare, ad amici virtuali che avrei voluto conoscere di persona. E tutto questo mi intristisce.
Ho così poco tempo da dedicare alla cucina che, invece di una valvola di sfogo nei periodi bui, la vedo come un impegno in più. Sarà forse perché odio cucinare sempre le stesse cose, ed ora non ho il tempo per sbizzarrirmi in novità.
Per fortuna ci sono i fine settimana.
Ussignur: a dire la verità sono diventati anche questi un po' delle "corse contro il tempo" ma, a volte, lasciano intravvedere uno spiraglio da dedicare ad un piatto più elaborato, ad una ricetta da "inventare" lì per lì.
In uno di questi (rari) momenti di (quasi) normalità, mi sono ritrovata nella casetta gialla.
Tardo pomeriggio quando la luce diventa morbida sulla vallata.
Una tazza di te in mano, la finestra che si affaccia sul terreno che sta colorandosi di verde.
Gli occhi corrono a scrutare tra i rami e dietro i cespugli, nell'ìntento di scorgere qualcuno dei miei amici animali che passa solitamente di qua.
I cervi non sono ancora arrivati a brucare le primule che spuntano a chiazze dal prato, il tasso invece si è fatto vedere la sera prima, mentre frugava tra i cespugli delle ortensie da potare.
Poi colgo un movimento rapidissimo sui rami del melo che ancora stenta a fiorire (ad ottocento metri di altitudine tutte le fioriture partono dopo!). Un'ombra grigio-bruna con una coda vistosa che schizza via saltellando tra i rami.
Uno scoiattolo!!! Deve essere quel ladruncolo che fa festa alle nocciole dei due cespugli piantati anni fa dal Martirio ed ora enormi. Non me ne lascia una il piccolo peloso delinquente! Solo gusci rosicchiati che fanno da pacciame per il cespuglio suddetto.
Fa ancora freschetto in casa ed il camino è acceso a "rompere l'aria" in questa mattina.
Lascio la finestra per tornare all'esame di quanto in scadenza negli stipetti della cucina. Non stiamo frequentando più tanto assiduamente la Casetta Gialla e il rischio di buttare farine aperte e scorte accumulate è sempre alto.
Un lavoro che non mi piace ma questa volta ho trovato un cartoccio di farina di nocciole che deve essere smaltito. Perché non farne biscotti? Giusto giusto ho sottomano un panetto di burro d'alpeggio comprato ieri e delle arance non trattate che profumeranno tutto e per stampino: uno scoiattolo! Sarà stato un caso...
Ad Arc piaceranno sicuramente i miei
FROLLINI ALLE NOCCIOLE PROFUMATI ALL'ARANCIA
Formate una fontana sulla spianatoia con la farina di nocciole e la presa di sale. Versate lo zucchero di canna, la scorza grattugiata di un'arancia non trattata ed il burro tagliato a tocchetti. Cominciate a mescolare con
la punta delle dita facendo incorporare questi ingredienti.
Aggiungere i tuorli e l'essenza di vaniglia ed il cucchiaio di acqua fredda.
Mescolate velocemente fino a che gli ingredienti "staranno assieme". Formate un panetto e mettetelo a riposo in frigorifero per almeno 45 minuti.
Passato il tempo del riposo, stendete l'impasto ad un'altezza di mezzo centimetro. Con lo stampino ritagliate le forme e mettetele su una teglia ricoperta da un foglio di carta da forno.
Mettete a riposare i biscotti in frigorifero ancora 10 minuti.
Infornate a metà altezza in forno preriscaldato a 175°C. Fate cuocere in modalità statica per 10/15 minuti (i biscotti non devono colorirsi troppo).
Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.
Spolverare con zucchero a velo.
Buoni da soli, con un te, nel caffelatte, insomma: buoni!
C'è posta per te ( e questa formina la conosco...)!
RispondiEliminaVisto e in procinto di risponderti! <3
EliminaUn bacione e ... buona Pasqua!
Nora
Buonissimi!! Di sicuro questi farò anch´io:-)
RispondiEliminaUn grande saluto da Plan de Corones. Annalena
Per le prime colazioni sono perfetti!!!
EliminaPer me che adoro l'Alto Adige mi fai venire voglia di insistere con il Martirio per trascorrerci le prossime ferie estive.
Un saluto
Nora
Ciao Tata, ma da dove scrivi dalla casetta di Marzapane?? Come vorrei anche io avere una casetta come la tua per rilassarmi un pò ;)
RispondiEliminaintaanto mi gusto, anche se via web, uno dei tuoi dolcetti, bacio
La Casetta Gialla è una specie di rifugio tra boschi lussureggianti sulle montagne biellesi.
EliminaE' la mia "ricarica" dall'affanno della vita Milanese, sempre di corsa e senza fermarmi mai!
I biscotti sono un esperimento (riuscitissimo) con la farina di nocciole avanzata.
Buona giornata
Nora
Purtroppo ci si arriva a sentirsi incapaci di fare quello che si è sempre fatto in un'ora... e ci si sente persi. Ma non ci si può fare altro che prendersela con filosofia, ahimé. Una casetta con scoiattolo però aiuta tantoooo!
RispondiEliminaAiuta. Eccome se aiuta! Poi se lo scoiattolo è dolce... aiuta di più!
EliminaNora
:-). Indubbiamente. Si sposa ancora meglio con le nocciole!
RispondiElimina