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giovedì 4 maggio 2017

Un timballo di rigatoni speck e scamorza e gli anni di Flashdance.



Una sera ti trovi spalmata sul divano. 
Esausta dopo una giornata "in rincorsa", di quelle che speri sempre sia l'ultima giornata grigia dove ti accorgi che di sfumature di grigio ce ne sono sicuramente molte più di 50 e non necessariamente hanno a che fare con il sesso.
Con il tempo che "rema contro" e ti rovescia acqua dal cielo che nemmeno il soffione nuovo della doccia riesce a stargli dietro.
Aprile : ogni goccia un barile!
APRILE: cribbio! Non MAGGIO!!!!
La temperatura che era salita gli scorsi giorni e ti ha fatto fare il cambio degli armadi (unica stramaledetta volta che lo hai fatto prima di agosto), beh! è scesa di dieci o più gradi. 
Ti ritrovi senza un paio di scarpe da pioggia a portata di mano e l'ombrello
pieghevole che hai tenuto in borsa per tutto l'inverno, lo hai lasciato nella borsa che hai cambiato una settimana fa per lo zainetto leggero e primaverile. (si potrà definire "primaverile" uno zainetto?)

- Mamma guarda: un film dei tuoi tempi!
Quindi (dicevo) ti trovi spalmata sul divano.
Il Martirio oramai russa beato nell'angolo sinistro; quello con la penisola comoda per i piedi. 
Arc alla destra, stravaccato per il lato lungo, ed io di traverso tra i piedi dell'uno e la testa dell'altro.
Sullo schermo le note di Flashdance e si, ti reputi pure fortunata di non essere stata "datata" con J.Crawford o M. Dietrich. 
Ti sei lasciata scappare che erano i tempi in cui uscivi per andare in discoteca con la "compagnia". 
Rimarchi che eri maggiorenne e che, nonostante questo, dovevi essere *a casa per l'una*
Quindi ti godevi la musica anche se sulla pista non c'era nessuno perchè non potevi perdere nemmeno un minuto prima di chiamare un taxi e correre a casa
entro il primo rintocco del giorno.
E ti riconosci nelle pettinature gonfie e spettinate; nelle spalline imbottite di giacche e camicie che ti facevano sembrare come se indossassi la maglia da rugby di tuo fratello.
Con la riga di kajal negli occhi che ti ha sempre fatto lacrimare, il mascara waterproof che non andava via nemmeno con la trielina e il lucidalabbra alla fragola che ti faceva le labbra di plastica come quelle della Barbie.
Ti fanno tenerezza quelle immagini. 
Ti ritrovi a farti tenerezza da sola.
Mentre Arc ti tartassa con mille domande :
- ma ballavate così ? (Quasi; ma senza la sedia e la docciata d'acqua e papà aveva la Panda e non la Porsche)
- ma ballano anche i poliziotti che dirigono il traffico? (sai, Arc, gli americani sono strani)
- ma si poteva vivere in un magazzino? (anche ora, solo che quello che nell'ottocento era lo stile di vita bohemien ed era per chi non aveva un centesimo, ora si chiama "industrial chic stile" e te lo fanno pagare a peso d'oro)
- certo che eravate strani negli anni ottanta (perchè mi suona come se mi stesse dando del dinosauro?)
- che buffi vestiti (ok! Arc ora piantala, taci e fammi vedere il Film)

... cribbio: andavano di moda anche i timballi di pasta al forno.

Ecco che ho una magnifica occasione di pubblicare una ricetta che ho preparato per il "pranzo della domenica".

TIMBALLO DI RIGATONI E POLPETTINE ALLO SPECK E SCAMORZA.




Tritate finemente lo scalogno e fatelo stufare piano in padella con i 4 cucchiai di olio EVO. Versate la passata di pomodoro, aggiungete l'estratto di carne, le foglie di alloro ed il pepe.
Ponete su fiamma bassa con il coperchio appena scostato e fate prendere bollore al sugo ed aggiungete il bicarbonato (farà perdere     
           acidità al sugo senza aggiungere dolcezza o variare sapore del 
           pomodoro. 
           Mescolate bene e lasciate cuocere per 15 minuti.



Mettete a mollo il pancarrè con il latte e tritate la salsiccia, lo speck ed l'aglio nel mixer. Aggiungete il pancarrè strizzato, i pomodori secchi ed il prezzemolo fresco e tritate nuovamente con il mixer.


Salate, pepate e mescolate il trito con la carne trita, il parmigiano e l'uovo. Amalgamate bene con le mani e formate delle polpettine grandi come nocciole.


Versate le polpette nel sugo bollente e fate cuocere per una decina di minuti mescolano molto delicatamente per non spappolare le polpettine.



Preparate la besciamella facendo fondere in un pentolino antiaderente il burro. Aggiungete la farina e fate tostare per 2/3 minuti (sempre mescolando). 
Togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete lentamente il latte intiepidito e mescolate con la frusta cercando di non formare grumi.

Salate e grattugiate abbondante noce moscata e rimettete sul fuoco sino ad addensare la besciamella (10 minuti circa a fiamma media).



Imburrate abbondantemente e con attenzione uno stampo. Io ho usato uno stampo di pirex di cm. 30 di diametro. Cospargete i lati con il pangrattato avendo cura di non lasciare spazi vuoti.
Mettete a raffreddare lo stampo in frigorifero.

Fate lessare in abbondante acqua salata la pasta per circa 5 minuti (appena comincia ad ammorbidirsi).
Mescolate la besciamella con una piccola parte di sugo.


Condite la pasta con il composto di besciamella e fate intiepidire.




Versate nello stampo che avrete tolto dal frigorifero, uno strato con un terzo della pasta condita facendola aderire bene alle pareti dello stampo. Coprite con metà della provola grattugiata grossolanamente. Versate uno strato di 2/3 cm di sugo con le polpette e coprite con un altro terzo di pasta condita. Fate un nuovo strato di provola e sugo e terminate con 
           uno strato di pasta che presserete bene.

Fate riposare in frigorifero per almeno 3 ore (io tutta la notte).

Accendete il forno a 175°C ventilato. Spolverate di pangrattato  e cospargete di fiocchetti di burro la superficie del timballo.



Fate cuocere per 30 minuti (sino a che si sarà colorata bene la superficie).



Togliete dal forno e fate riposare 5 minuti prima di rovesciare sul piatto da portata.




Servire caldo.









3 commenti:

  1. Cara Nora non sei la sola ad aver fatto il cambio dell'armadio ingannata dal bel tempo e dalle temperature più che primaverili. ... l'ho fatto anch'io e adesso alterno i pantaloni blu e quelli neri che vanno bene con l'unico paio di scarpe compatibili con la pioggia (bordeaux) e mi ostino a uscire con il soprabitino,ma avvolta in sciarponi per fronteggiare i 4 gradi (4!) che mi aspettano al mattino. E ovviamente dalla in cucina (le ormai rare volte in cui riuscita preparare un piatto un po' più elaborato del solito) escono ricette con un sapore più autunnale che primaverile! Speriamo in tempi (anche atmosferici) migliori!

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    1. Dicono che verrà il caldo... dicono... intanto qui a ricominciato a piovere, io giro per casa con due golf di lana ed i calzerotti.
      A volte rimpiango Bernacca!
      Baci
      Nora

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  2. Ma anche i vigili ballano? Ecco per fortuna c'è chi sa fare le vere domande! Invece rimpiango di essermi persa tutti timballi di pasta perché quel sugo e quella crosticina dorata sono le cose che mi fanno impazzire!!!

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