Non è raro che di sabato o di domenica sera ci si ritrovi con gli amici per una cena o una pizzata.
In caso di "pizzata" solitamente io porto (chissà come mai 😅) le birre, altrimenti un dolce fatto da me.
Questa volta, però, la mia amica del cuore mi ha ingiunto :
- "Non fare uno dei tuoi soliti dolci pieni di burro e calorie! Siamo tutti a dieta!!!!".
Oh bella! Dolci senza burro ne ho pochini in lista e "dietetici" men che meno.
Un bel dilemma per me che ho come cavallo di battaglia crostate e torte al cioccolato.
Mi sono scervellata e già mi vedevo arrivare con uno di quei dolci poco invitanti oltre che poco calorici.
Mi rimanevano la torta allo yogurt e ... aspetta... (sì!) la torta di carote di Donna Hay.
E' una vita che ho scaricato la ricetta e vorrei provarla ma continuo a rimandare per mancanza di tempo e di occasioni.
Intendiamoci: non è effettivamente una torta per un fine cena (sarebbe infatti più indicata per un te o per una merenda), ma la cena è informale, con gli amici di sempre e di solito le mie torte "da credenza" sono molto apprezzate.
Poi, dato che mi ha richiesto una torta a basso contenuto di grassi, non starò a specificare le calorie visto che di zucchero ce n'è un po'.
Mi riguardo la ricetta e decido di fare un paio di variazioni (Donna: perdonami!!!) che renderanno il dolce più gradito ai commensali.
In un primo tempo non avrei voluto aggiungere il topping ma poi ho pensato che sarebbe stato più "carino" e (crepi l'avarizia) ho coperto il dolce con una crema soffice e gustosa (e poco grassa, ça va sans dire).
Avevo anche il timore che venisse molto "stopposa" come generalmente risultano questi dolci, e quindi ho deciso di alleggerire montando gli albumi a neve ferma.
Il risultato? Sembra sia stato apprezzato e la prossima volta che dovrò preparare la merenda per Arc, ho avuto richiesta da quest ultimo di eseguirla senza topping e in monoporzione.
Le foto, soprattutto quella della fetta, lasciano un po' a desiderare (abbiate pietà) ma vi assicuro che era anche "carina". Solo che la prossima volta le carote candite per guarnire il topping, le taglierò per il lungo ed un po' più spesse. Si presentano meglio.
Direi che, a questo punto, vale la pena di presentarvi la
TORTA DI CAROTE
(da una ricetta di Donna Hay)
https://www.donnahay.com.au/recipes/food-processor-carrot-cake
Procedimento:
Affettate le carote grossolanamente e tenete da arte alcune fettine più sottili (una decina, più o meno) per la canditura e la decorazione.
Mettete nel cutter (un buon tritatutto) le caroti, le noci pekan e riducetele molto finemente.
Separate gli albumi dai tuorli e montateli a neve fermissima.
Aggiungete nell'ordine l'olio di semi, la farina, il bicarbonato, il lievito, la scorza d'arancia (se non l'avete essiccata, grattugiatene da un'arancia non trattata tutta la scorza), lo zucchero muscovado, lo zucchero fine, la cannella, la vaniglia, i 2 tuorli d'uovo e lo yogurt.
Amalgamate bene e mettete in una ciotola dove aggiungerete i tuorli montati a neve molto delicatamente, mescolando con un cucchiaio di legno da sotto in su.
Versate il composto in una teglia (la mia misurava 24 cm) e fate cuocere a forno statico per 55/60 minuti. Prima di spegnere il forno fate la prova stuzzicadenti. Se, inserito al centro del dolce, ne uscirà asciutto, vorrà dire che il dolce sarà cotto. In caso contrario allungare la cottura di 5 minuti.
Fate raffreddare in teglia.
Mentre cuoce il dolce mettete in pentolino basso e non aderente, 50g di zucchero e 50g di succo d'arancia. Aggiungete le fettine sottili che avrete tenuto da parte e fate cuocere a fiamma bassa sino a che lo sciroppo sarà denso (10/15 minuti circa stando attente che non solidifichi lo zucchero). Spegnete e tenete da parte.
Preparate il topping mescolando in una ciotola, con una frusta o un cucchiaio di legno, il formaggio spalmabile, la ricotta, lo zucchero a velo, lo sciroppo (quello ottenuto dalla glassatura delle carote andrà benissimo) e l'aroma di vaniglia.
Mescolate sino a che risulti una crema omogenea e soffice.
Quando la torta sarà fredda, trasferitela su un piatto di portata, spalmate la crema sulla sommità e decorate con le carote candite.
Torte di mele in questi casi..di quelle in cui l'impasto praticamente non c'è e la frutta prevale...ottime anche per cercare di non riprendere i chiletti che (unica nota positiva) quest'estate se ne sono andati....
RispondiEliminaAlla torta di mele non ci avevo proprio pensato! Vorrà dire che mi terrò il suggerimento per la prossima cena "light".
RispondiEliminaBuona giornata.
Nora
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RispondiEliminatime.