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martedì 29 gennaio 2019

La torta di carote di Donna Hay... riveduta e corretta dalla "casalinga di Voghera".


Non è raro che di sabato o di domenica sera ci si ritrovi con gli amici per una cena o una pizzata.
In caso di "pizzata" solitamente io porto (chissà come mai 😅) le birre, altrimenti un dolce fatto da me.
Questa volta, però, la mia amica del cuore mi ha ingiunto :
- "Non fare uno dei tuoi soliti dolci pieni di burro e calorie! Siamo tutti a dieta!!!!".
Oh bella! Dolci senza burro ne ho pochini in lista e "dietetici" men che meno.
Un bel dilemma per me che ho come cavallo di battaglia crostate e torte al cioccolato.
Mi sono scervellata e già mi vedevo arrivare con uno di quei dolci poco invitanti oltre che poco calorici.
Mi rimanevano la torta allo yogurt e ... aspetta... (sì!) la torta di  carote di Donna Hay.
E' una vita che ho scaricato la ricetta e vorrei provarla ma continuo a rimandare per mancanza di tempo e di occasioni.
Intendiamoci: non è effettivamente una torta per un fine cena (sarebbe infatti più indicata per un te o per una merenda), ma la cena è informale, con gli amici di sempre e di solito le mie torte "da credenza" sono molto apprezzate.
Poi, dato che mi ha richiesto una torta a basso contenuto di grassi, non starò a specificare le calorie visto che di zucchero ce n'è un po'.
Mi riguardo la ricetta e decido di fare un paio di variazioni (Donna: perdonami!!!) che renderanno il dolce più gradito ai commensali.

domenica 20 gennaio 2019

ROTOLO GRATINATO DI PATATE E SPINACI e bentornato pranzo della domenica.


Bentornato pranzo della domenica!
Bentornato anche per i due XY che lo hanno apprezzato dopo mesi di pranzi e cene imbandite di corsa, senza passione, senza "novità".
Anche il Martirio che solitamente lamenta il continuo cambiamento e cerca la sicurezza nei piatti che preferisce, detestando la mia continua ricerca di ricette diverse, ha apprezzato e non si è nemmeno lamentato dei "tempi morti" dedicati alle foto.
Arc poi adora cambiare e (credo) desiderasse poter variare la sua "dieta":  - Mamma: stai facendo sempre gli stessi piatti e mi usciranno dagli occhi! -  e quindi mi è parso appagato da un primo diverso dal solito piatto di pasta.
Poi la domenica è l'unico giorno che mi concedo il lusso di sforare la dieta e mangiare (magari in quantità limitate) un piatto normale, senza computo delle calorie o la paura di riprendere gli etti persi durante la settimana(ahimè, calo solo ad etti e - credetemi - è già una conquista).

domenica 6 gennaio 2019

ARISTA DI MAIALE SENAPE E LIMONE - IL PRIMO ARROSTO DELL'ANNO


Quasi un anno che non scrivo o pubblico ricette sul blog.
Credevo di non ricordarmi neppure come si facesse.
Eppure il mio neurone Highlander ha retto: ho ricordato come collegarmi, scrivere, agganciare le foto.
Mi mancava quest'angolo di sfogo, di condivisione (e sì) di libertà.
Libertà di pensare "ad altro". Altro che non siano i problemi (tanti), il lavoro con i ritmi incalzanti le preoccupazioni per la famiglia.
Altro che sia la voglia di mettersi in gioco, cucinare per passione e non per dovere.
Sì, perché in questi mesi mi sono ritrovata in cucina solo per "far da mangiare" nel senso che intendeva mia madre: per dovere.
Ho cominciato a cercare tutte le scappatoie che mi facessero finire prima di cucinare e non avere poi troppo da riordinare. Insomma: nemmeno la Parodi mi poteva battere in operazioni tipo "apro la busta", "rovescio la busta", ffffatto!
Però mi mancava.
Mi mancava la soddisfazione di mettere in tavola qualcosa di buono, di creato con amore, ed i miei XY direi che se ne sono accorti.
Anche perché, una volta trovata la strada "veloce", sono stata capace di ammannire lo stesso menù con cadenza settimanale direi quasi battendo la monotonia della mensa scolastica tanto aborrita da mio figlio alle elementari.
Certo non c'erano più i tempi morti delle foto, del pesare le quantità, dell'allestire un set fotografico (misero e casalingo, è vero) per far vedere il risultato finale che faceva freddare la porzione e sbuffare come mantici i miei due commensali.