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Visualizzazione post con etichetta fichi. Mostra tutti i post
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venerdì 29 settembre 2017
Confettura di fichi e zenzero per ricordare i sapori semplici dell'infanzia
Quest'anno ho mangiato pochissimi fichi e un po' me ne dispiace.
Sui banchi del mercato ne trovavo ma a che prezzi!
Quindi ne ho presi proprio pochini e contati ma avevo un voglia di una confettura buona per iniziare bene la giornate nelle fredde mattine invernali.
Era la voglia di ritornare bambina quando con i miei tutti i sabati si partiva per il Lago Maggiore dove avevamo in affitto un appartamento.
Un muraglione di pietre ed un cancello di ferro battuto erano il confine di un piccolo mondo, dove un terreno con piante da frutta e filari di uva era il regno del gioco di un piccolo manipolo di bambini.
Ho imparato ad arrampicarmi sugli alberi, a prendere i conigli per le orecchie, a scansare gli alveari con le api che, se disturbate, pungevano.
Capriole nei prati, ortiche che pungevano, le albicocche piccole e dolcissime come non ne ho più mangiate, di un albero in un angolo del cortile sono i ricordi che mi restano nel cuore con lo sfondo del castello di Angera che si staglia dal lato opposto del lago.
domenica 8 settembre 2013
Una crostata velocissima per una passione dolce come un fico!
Da quando, ancora bambina, mi affacciavo dalla finestra del bagno della casa di campagna ed allungavo la mano... lì a due passi, a togliere la vista del lago, una pianta maestosa me ne regalava di enormi, dolci e verdi.
Io e la mamma eravamo sempre con le mani tese e, quando quelli dei rami vicini finivano, bastava scendere nel prato e sporgersi tra le fronde più basse.
Fino a terra arrivavano le fronde, brillanti delle loro foglie, all'interno un rifugio per me bambina che spesso mi ci rifugiavo sporcandomi la faccia, le mani, i vestiti con quei frutti goduriosi.
Con il passare degli anni la mia passione è restata, consolante, con il sapore dolce dell'infanzia un po' selvaggia spesa in una casa di campagna in estati calde e afose.
Una passione che mi ha portato a farne indigestione e starne lontana per alcuni anni... per poi ricadere in questa dipendenza.
Mi piacciono in purezza, accompagnati a salumi e formaggi, in marmellata, nel gelato (splendido quello che mangiai alle Isole Tremiti), insomma in tutti i modi.
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