Facendo pulizia in cucina, di quella "di fino" e, spostando dei libri sulla scansia, è caduta "L'Agenda".
Una normalissima agenda verde, in similpelle con il bordo delle pagine oro.
La copertina ha un taglio sulla costa ed il dorso si stacca leggermente.
La copertina ha un taglio sulla costa ed il dorso si stacca leggermente.
L'anno che riportato è il 1980 ma so per certo che quanto contenuto è il frutto della trascrizione fedele di mille ed una ricette annotate negli anni.
In ogni pagina, con una scrittura chiara ed elegante, sono trascritte tutte le ricette di Marisa.
Marisa era una cugina di mamma, che ho sempre chiamato zia dato che erano coetanee.
E' lei che mi ha segnalato la vendita dell'appartamento vicino al suo quando, più di venticinque anni fa, cercavo casa con il mio fidanzato.
E' lei che ha vegliato sui nostri passi come giovani sposi. Lei che apriva la porta per salutarmi quanto mi sentiva rientrare dal lavoro. Lei che era sempre disponibile e presente. Lei che condivideva con me una passione per la cucina e che aveva sempre una fetta di dolce da farmi assaggiare, un piatto di chiacchiere a carnevale e ricette e segreti da condividere.
A volte le nostre torte finivano a metà: metà della mia e metà della sua.
Quando mancò, suo marito mi regalò tortiere, riviste come alcune edizioni de La Cucina Italiana degli anni 60/70 da lei sottolineate o con un "orecchia" a fondo pagina per trovare una ricetta che le era piaciuta.
In ogni pagina, con una scrittura chiara ed elegante, sono trascritte tutte le ricette di Marisa.
Marisa era una cugina di mamma, che ho sempre chiamato zia dato che erano coetanee.
E' lei che mi ha segnalato la vendita dell'appartamento vicino al suo quando, più di venticinque anni fa, cercavo casa con il mio fidanzato.
E' lei che ha vegliato sui nostri passi come giovani sposi. Lei che apriva la porta per salutarmi quanto mi sentiva rientrare dal lavoro. Lei che era sempre disponibile e presente. Lei che condivideva con me una passione per la cucina e che aveva sempre una fetta di dolce da farmi assaggiare, un piatto di chiacchiere a carnevale e ricette e segreti da condividere.
A volte le nostre torte finivano a metà: metà della mia e metà della sua.
Quando mancò, suo marito mi regalò tortiere, riviste come alcune edizioni de La Cucina Italiana degli anni 60/70 da lei sottolineate o con un "orecchia" a fondo pagina per trovare una ricetta che le era piaciuta.