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Visualizzazione post con etichetta marsala. Mostra tutti i post
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giovedì 23 giugno 2016

Una torta alla ricotta e un'agenda ereditata.


Facendo pulizia in cucina, di quella "di fino" e, spostando dei libri sulla scansia, è caduta "L'Agenda".
Una normalissima agenda verde, in similpelle con il bordo delle pagine oro. 
La copertina ha un taglio sulla costa ed il dorso si stacca leggermente. 
L'anno che riportato è il 1980 ma so per certo che quanto contenuto è il frutto della trascrizione fedele di mille ed una ricette annotate negli anni.
In ogni pagina, con una scrittura chiara ed elegante, sono trascritte tutte le ricette di Marisa.
Marisa era una cugina di mamma, che ho sempre chiamato zia dato che erano coetanee.
E' lei che mi ha segnalato la vendita dell'appartamento vicino al suo quando, più di venticinque anni fa, cercavo casa con il mio fidanzato.
E' lei che ha vegliato sui nostri passi come giovani sposi. Lei che apriva la porta per salutarmi quanto mi sentiva rientrare dal lavoro. Lei che era sempre disponibile e presente. Lei che condivideva con me una passione per la cucina e che aveva sempre una fetta di dolce da farmi assaggiare, un piatto di chiacchiere a carnevale e ricette e segreti da condividere.
A volte le nostre torte finivano a metà: metà della mia e metà della sua.
Quando mancò, suo marito mi regalò tortiere, riviste come alcune edizioni de La Cucina Italiana degli anni 60/70 da lei sottolineate o con un "orecchia" a fondo pagina per trovare una ricetta che le era piaciuta.

lunedì 17 settembre 2012

LA SIGNORA DELLE PESCHE ED UNA MARMELLATA PROFUMATA.


*Mammaaaa è arrivata la Signora delle Pesche!*
Queste grida giungono dal giardino in bel pomeriggio di Agosto. Arc arriva trafelato sotto le finestre ad annunciare l’arrivo di quella che, da sempre, è la *Signora delle Pesche*.
Passa ogni anno con una macchina piena di casse di pesche gialle del suo frutteto, a suonare ogni campanello e ad entrare in ogni cortile per vendere la parte di produzione che non consuma direttamente, e che matura tutta assieme, alle frazioni montane.
Sono pesche raccolte direttamente dalla pianta appena prima della loro maturazione piena.
Gialle, pelosette, profumano di sole. La sfumatura rosata della loro buccia ricorda le gote di Arc, ora che corre accaldato dalla mamma.
La mamma corre a prendere il borsellino e scende in cortile dove l’aspetta la Signora delle Pesche.
Ogni anno sempre più stanca, più bianca,  con le mani rovinate dall’artrosi e dal tanto lavoro, passa subito dopo Ferragosto a vendere la sua merce.
Si salutano come se si fossero date appuntamento e, aiutata dalla mamma e da un bastone, risale con difficoltà la stradina in salita e si avvia alla macchina dove, seduto al posto di guida, le aspetta il marito, anche lui ogni anno più curvo e stanco.
Due chiacchere le scambiano sempre volentieri e, mentre la mamma sceglie la cassetta più bella, Arc freme. Non ce la fa quasi ad aspettare che si concluda l’affare, smania di assaggiare una di quelle pesche paffute e profumate.
Ma la mamma si dilunga! Parlano degli anni che passano; dei malanni che si accumulano; del raccolto che è stato un po’ meno proficuo dello scorso anno e della pensione che non basta mai. Si salutano poi come vecchie amiche, con la Signora delle Pesche che sorride tra le rughe, come una maga buona che regala i frutti di un albero magico.
*Mamma sono convenienti le pesche che compri da lei?* Arc è curioso.
Lo guarda seria, la mamma e gli risponde che, in questo caso, non si guarda al prezzo, ma alla bontà ed alla genuinità della frutta. Sapere poi che sono state un aiuto per due persone che fanno fatica a tirare la fine del mese beh, le fanno sembrare ancora migliori.
La mamma è felice e scende in cortile con la sua cassa piena di delizie.
*Mamma posso mangiarne una?*
Scelgono la più matura, succosa e calda. Lavata sotto l’acqua della fontana, sembra poi ancora più buona. Arc la divora lavandosi la faccia con quel succo dolce e profumato. Ha ragione la mamma, QUESTE pesche sono speciali.
Sbircia e sorride: *Che ne farai delle altre?*
*Una marmellata, la scorta di sole per l’inverno! Mi aiuti?*
Arc acconsente e già pensa alle merende del prossimo anno scolastico, con il *sole dentro* come i  bellissimi frutti della Signora delle Pesche.

MARMELLATA DI PESCHE GIALLE E MARSALA.

Ingredienti per 4 vasetti:
1 Kg. Pesche gialle mature
500 gr. zucchero semolato
200 gr. zucchero di canna
2 bicchierino di Marsala Fine

Lavare accuratamente le pesche, pelarle e farle a piccoli pezzi.
Metterle in una capace pentola con lo zucchero e 1 bicchierino di Marsala.
Lasciarle in infusione per una mezz'ora poi accendere il fornello e cuocere fino al raggiungimento di 105°C.
Se non si possiede un termometro fare la prova piattino: versare una goccia di marmellata su di un piattino pulito, inclinarlo e, se la goccia si solidifica, è pronta.
Spegnere il fornello, versare il secondo bicchierino di Marsala, mescolare ed 
invasare in vasetti sterilizzati, chiudere ermeticamente e far raffreddare a testa in giù. 
Quando freddi, verificare (rigirandoli) che si sia creato il vuoto.
Riporre in un luogo fresco e consumare quando si vorrà risentire il sapore ed il calore di un raggio di sole estivo.