Tutte le merende di Arc erano sempre state speciali. La
mamma da sempre dichiarava guerra alle merendine della pubblicità. Niente e
nessuno la smuoveva dal prepararle lei personalmente dolci o salate.
Quindi ogni sabato, lei ed Arc decidevano quale ricetta
realizzare e non erano mai (o quasi mai) le stesse.
C’erano i muffin al cioccolato, le cupcakes alle mele, la
torta con le mandorle, i cantucci con il cioccolato.
Ma c’erano anche le focacce con il sale rosa dell’Himalaya,
i panini dolci con il prosciutto crudo buono del signor Franco. Insomma nel suo
cestino della merenda Arc non trovava mai monotonia ed i suoi compagni gli
invidiavano le sorprese golose che vi trovava.
La mamma poi lo coinvolgeva direttamente nella realizzazione
delle merendine, vuoi per scegliere assieme la ricetta, vuoi nel realizzarla
assieme. Anche quando trascorrevano il fine settimana in campagna, riuscivano
ad inventare qualcosa di diverso, cucinandolo nel forno a gas che faceva
disperare la mamma per la faccenda dei gradi. Infatti la mamma brontolava
spesso perché le temperature del forno non erano mai giuste e, pur di non
sbagliare o bruciare tutto, la trovavi spesso in una buffa posizione:
inginocchiata davanti al forno come ci si inginocchia in chiesa, ma qui non si
sussurravano preghiere bensì minacce del tipo *se me la bruci (la torta) ti
rottamo* o simili.
Quel giorno erano appunto andati a trascorrere il fine
settimana in montagna e la mamma aveva pure deciso che si sarebbe dedicata a
riordinare la dispensa. La dispensa consisteva nel mobile marrone scuro che si
trovava nella cucina. Era un mobile che aveva una storia, una vita e che
portava tanti ricordi con se.
La mamma gli aveva raccontato che il suo bisnonno Pietro,
che faceva il falegname a Rho, lo aveva costruito per la bisnonna Rosa che ne
aveva visto uno simile in un catalogo… e se ne era innamorata. Era un mobile
costruito con un solido legno scuro, lucidato a mano a cera. La parte sotto era
molto capiente ed aveva tre sportelli lavorati con decorazioni a sbalzo e
colonnine e tre capaci cassetti in uno dei quali, quella peste del nonno Nino,
da bambino aveva imprigionato il gatto grigio.
La parte superiore aveva tre vetrinette con delle
decorazioni simili ma in ferro battuto.
Questo mobile elegante ma un po’ austero, aveva seguito i
bisnonni da Rho alla casa nuova di Milano, dove poi era passato in eredità alla
zia Tere. La mamma ricorda che, da piccina, la zia Tere la faceva giocare con
la sua bambola di bisquit, con capelli ricci e neri e con il vestitino bianco e
rosso e le scarpette verdi, che veniva poi riposta in una parte del mobile.
Ora, la credenza spagnola faceva bella mostra di se nella
casa di campagna dove il papà aveva dovuto faticare (e non poco!) per farcela
entrare. Questo mobile, a detta di mamma, era un po’ il mobile fatato e
nascondeva dei tesori. Spesso la mamma ritrovava cose che si era dimenticata di
avervi riposto e che diceva essere comparse per magia.
Quella domenica, per esempio, comparvero per una di queste
magie due inaspettate tavolette di cioccolato fondente, di quello buono, che la
mamma destinò a dei biscotti speciali che avevano un nome strano…
Chocolate crinkles cookies
Ingredienti:
55 g di burro
225 g di cioccolato fondente
100 g di zucchero semolato
2 uova grandi
210 g di farina
un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito
120 grammi di zucchero a velo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Sciogliete prima il cioccolato con il burro e lasciarlo intiepidire, nel frattempo sbattere le uova con lo zucchero per 3-4 minuti con una frusta elettrica. Unire l’estratto di vaniglia e il cioccolato fuso.
55 g di burro
225 g di cioccolato fondente
100 g di zucchero semolato
2 uova grandi
210 g di farina
un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito
120 grammi di zucchero a velo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Sciogliete prima il cioccolato con il burro e lasciarlo intiepidire, nel frattempo sbattere le uova con lo zucchero per 3-4 minuti con una frusta elettrica. Unire l’estratto di vaniglia e il cioccolato fuso.
Mescolare a parte la farina il lievito e il sale e unirli al
impasto di cioccolato preparato precedentemente, coprire con la pellicola e
lasciare in frigorifero per almeno 2 ore (la consistenza ricorda quella del
salame al cioccolato prima che si solidifichi).
Formare con questo impasto (ungendo prima le mani con un poco di
burro) delle palline grandi 2-3 cm e passarle in una scodella dove avrete messo
lo zucchero a velo.
Lo zucchero dovrà coprirle interamente. Rivestire una placca con
carta forno e adagiare le palline distanziate(tendono ad allargarsi in
cottura).e cuocere a 170 gradi per 8-10 minuti (il cuore deve rimanere morbido
quindi anche se vi sembrano ancora un po’ mollicci toglieteli dal forno) e
lasciare raffreddare su di una gratella.
Fatti e rifatti questi biscotti creano dipendenza... e siccome qui in casa siamo tutti grandi io ci ho aggiunto un paio di cucchiai di grappa, meravigliosi! Buon lunedì
RispondiElimina... allora grappa sia! Tanto con la cottura l'alcol evapora!!! hic!
EliminaNora
che bella storia :)))
RispondiEliminaquesti cookies è da un po' che li voglio provare, i tuoi sono venuti perfetti, bravissima!!!
Credimi Cristina, sono facili facili e possono durare per diversi giorni in una scatola di latta.... ad arrivarci alla scatola!
EliminaNora
Mamma mia. Adesso anche i biscotti? Quando me li farai assaggiare?
RispondiEliminaMi sa che dobbiamo cercare di vederci presto, magari per un tea con I BISCOTTI!
Topazio
Sarebbe ora di rivederci non trovi? Biscotti te ne faccio quanti ne vuoi!!!
EliminaNora
la storia è bellissima e i biscotti anche! un bacio!
RispondiEliminaCiao Vale, sono anche buoni... e non durano niente con le mie bocche!
EliminaNora
Questi sono il prossimo peccato di gola a cui cederò. Sono mesi che li vedo in giro e mi hanno fatto venire una voglia pazzesca. Magari li faccio anche domani, con la scusa che è il compleanno di mio papà, e glieli porto. Che dici, sarà contento?
RispondiEliminaSei sempre dolcissima nei tuoi post....(anche io Gene a Parigi!)
Bacione, Pat
Guarda che danno dipendenza!!! Sono facili da fare (spesso mi aiuta Andrea) e ancora più facili da mangiare!
EliminaSecondo me tuo papà li adorerà e...buon compleanno PAPI!!
Buona notte (io sono schiantata ma devo ancora fotografare 1 fetta di torta - l'ultima! e poi mi spetascio sul letto!)
Nora
Mamma da quanto ho in lista d'attesa questi biscotti!!! Penso di stare rimandando solo perchè ho la sensazione (anzi...la certezza!) che ne farei indigestione! Goduria allo stao puro per una cioccolatomane come me :) Buona settimana, baci
RispondiEliminaFalli Federica!! Falli subito, e poi li rifarai e li rifarai e li rifarai... danno dipendenza e sono semplicissimi da fare!
RispondiEliminaNora