Ho sposato un carnivoro.
Il Martirio non apprezza molto il mondo vegetale e, quando lo conobbi,
l’unico rappresentante del genere vegetale che mangiava era la patata.
Preferibilmente fritta. Io invece, pur apprezzando la carne, adoro il pesce e
amo le verdure. Ma il matrimonio a volte
serve… anche a mutare abitudini alimentari. Emblematica (ma soprattutto
esterrefatta) è stata l’espressione di mia suocera quando, ad una cena a casa
loro, offrì delle zucchine trifolate al suo figliolo e questi, invece di
scuotere la testa come sempre, le accettò e …. Udite udite…. le apprezzò anche!
Per ben 26 anni la santa donna aveva cercato di fargli mangiare una verdura
diversa dagli amati tuberi ma….. senza risultato. Ah! L’Ammore!!
Ho sposato un
tradizionalista che io, spesso, accuso di essere *vecchio* . Non esce dagli
schemi, non prova nulla di diverso e, soprattutto NON SI FIDA!!! Non si mischia dolce e salato… (a casa,
perché a casa della mia carissima amica…. Si mangiano anche le cotolette in
agrodolce!) NON si fanno esperimenti!
Ma il Martirio ha sposato una donna ostinata. Se mi metto in
mente una cosa….. tanto faccio, tanto brigo, che alla fine faccio di testa mia.
Era infatti da tempo che volevo provare a fare un arrosto un po’ diverso dal
solito e, curiosando nella dispensa, tra le spezie comperate in un impeto di
*serve sempre, intanto la compero*ho trovato un sacchettino di lavanda (inizialmente
volevo farne dei biscotti ma poi…. La donna è mobile!) e mi sono ricordato che
Mapy lo aveva utilizzato per lo stesso scopo. Ora, non ricordando se ne avesse pubblicato
già la ricetta e avendo fretta di preparare una cena per un nostro carissimo
amico che veniva a farci visita nella casa nuova, feci di testa mia (magari ci
azzecco e la ricetta la rifaccio pari-pari). Il pezzo di lonza che avevo in
casa venne quindi affogato in una bottiglia di sidro (che con il maiale…è la
morte sua!! .. poi il suino affoga contento!).
Preparai l’arrosto per tempo e, avendo timore di avere tenuto la mano
leggera con il sale, feci assaggiare al Martirio il sughetto di fine cottura.
Mi diede un parere positivo e, quando confessai che *l’erba* con cui avevo
aromatizzato l’arrosto , in realtà era un fiore.. la lavanda!
Perplesso, volle assaggiare nuovamente e riconfermò: sì,
poteva andare. (Quando si dice dare soddisfazione…)
Al nostro amico piacque la ricetta e da allora l’ho rifatto
alcune volte (anche lo scorso Natale) ed è entrato nelle mie ricette collaudate.
UN ARROSTO CHE PROFUMA DI FIORI.
Ingredienti
(per 4 persone di robusto appetito)
Kg, 1 di
arista di maiale disossata.
20 gr. Burro
2/3 cucchiai
di olio EVO
1 cucchiaio
scarso di lavanda che eventualmente aggiusterete in cottura (da acquistare in
erboristeria)
33 cl. di
sidro (più buono è il sidro, migliore viene l’arrosto).
Una pentola capiente e con un coperchio, far scaldare olio e burro, aggiungere la lavanda e rosolare il pezzo di arista da tutte le parti. Quando sarà ben sigillato, aggiungere il sidro e chiudere con il coperchio. Abbassare la fiamma al minimo e fare cuocere lentamente, girando il pezzo di carne ogni 15 minuti. A cottura ultimata, togliere la carne dal sughetto e tenerla in caldo in un piatto. Filtrare il sugo e, se troppo liquido, farlo restringere di nuovo nella pentola con un poco di burro. Tagliare a fette l'arista e napparla con il suo sugo.
Una pentola capiente e con un coperchio, far scaldare olio e burro, aggiungere la lavanda e rosolare il pezzo di arista da tutte le parti. Quando sarà ben sigillato, aggiungere il sidro e chiudere con il coperchio. Abbassare la fiamma al minimo e fare cuocere lentamente, girando il pezzo di carne ogni 15 minuti. A cottura ultimata, togliere la carne dal sughetto e tenerla in caldo in un piatto. Filtrare il sugo e, se troppo liquido, farlo restringere di nuovo nella pentola con un poco di burro. Tagliare a fette l'arista e napparla con il suo sugo.
Ahhhhhhh sembra il ritratto di mio marito :-) anche se ora a forza di vivere con me e' migliorato ( volente o nolente...)
RispondiEliminaQuesto piatto mi piacerebbe moltissimo, chissa' se posso azzardare di farglielo assaggiare!
Stefania, il trucco, per l'arrosto, sta nel non esagerare con la lavanda altrimenti prende un sapore di saponetta. Il trucco con il marito ... basta dirglielo DOPO!! (e da quanto leggo nei tuoi post questo è un trucco che già conosci!)
EliminaUnico problema per te sarà reperire la materia prima ... come farai a mimarla al macellaio senza fargli capire che è maiale quello che vuoi?
Mah! Attendo di leggere sviluppi.
Buon WE
Nora
Ma i mariti sono tutti uguali?? Anche il mio all'inizio solo patate, ora abbiamo fatto dei bei passi avanti, ma con le verdure invernali ancora non ci siamo.... L'arrosto é proprio invitante e bellissima la foto. Buon weekend, Babi
RispondiEliminaUguali uguali! Secondo me, è la differenza cromosomica che deve manifestarsi... e li accomuna!
EliminaL'arrosto è stato una scoperta nata per caso e ricordando una ricetta di Mapi...
Buon WE
Nora