Una raccolta
di ricette texane, un blog di cucina Emmetichallenge che le *organizza* chiedendo di proporsi
per pubblicarle ed è più forte di me, mi propongo subito per pubblicarne una
e…. di una torta… sa va sans dire.
Sarà poi un
caso, ma pure in televisione stanno riproponendo i film di John Wayne e company
e me li sto rivedendo tutti con mio figlio, ritornando un po’ bambina.
Per tutta
l’infanzia le mie serate davanti alla televisione sono state scandite dalla
passione *compulsiva* di mio padre per John Wayne! Credo di averli visti tutti
quanti per almeno una decina di volte ciascuno, con mio padre che, ogni volta,
affermava di non aver ancora visto *questo* film.
Il fatto si
spiegava quando alla terza scena…. crollava addormentato e si perdeva non solo
la fine del film, ma pure l’inizio!!
In tutta la
mia vita poi, di texani veraci ne ho
conosciuti solo un paio.
Il primo un
Ingegnere che venne a chiudere una commessa con il mio ex capo, direttamente da
Dallas una trentina di anni fa quando, appena assunta da una multinazionale che
trattava di impianti e valvole installate anche su impianti petroliferi, ero la
segretaria del direttore.
Immaginatevi
la scena: il mio capo mi aveva preannunciato la visita dell’Ingegnere in
questione. Prenotai l’albergo, preparammo la documentazione per chiudere il
contratto…. mancava solo lui. Ed arrivò con tanto di stivaloni borchiati,
cappello da cowboy e la camicia con il colletto chiuso da una fermaglio a forma
di aquila che chiudeva una stringa di cuoio.
Mi pareva di
trovarmi davanti JR del telefilm Dallas e mi prese così alla sprovvista che,
una volta aperta la porta… mi sfuggì un mezzo urlo. L’intervento del mio ex
capo, accorso per prendere la situazione in pugno, finì miseramente con lui a
bocca letteralmente spalancata, che fissava questo tipo al quale mancavano solo
il cavallo e gli speroni e la sottoscritta che con un passo incerto lo
precedeva in sala riunioni.
La seconda
Texana… è stata Laurel Evans ed è dal suo libro che ho tratto questa ricetta.
L’ho incontrata ad una serata in un locale, dove ci ha mostrato come si
cuociono le *chicken wings* quelle piccanti. Ricetta che ho provato a
riproporre in una versione *mild* visto che il Martirio non apprezza
particolarmente il piccante.
Ma il Texas
, per me, sono pure le canzoni di Dolly Parton e le avventure di Tex Willer che
leggevo voracemente da piccola sottraendo al fratello minore i tanto amati
giornaletti, per seguire le avventure di Tex* Aquila della Notte*, Kit Karson
*Capelli d’argento* , Kit *Piccolo Falco* , e Tiger Jack l’indiano.
Quelli che
combattevano contro i cattivi, sotto un sole cocente, tra serpenti a sonagli e
banditi. Quelli che di donne ne vedevano pochine come la moglie di Tex che han
seppellito subito al primo numero e poche altre.
Quelli che,
finite le fatiche di stender i cattivi, ambiscono solo ad una bistecca altra
tre dita con una montagna di patatine e un boccale di birra gelata.
Gli stessi
giornaletti che leggeva il Martirio e che un po’ si atteggia ancora a fare il
TexWiller… quando siamo in campagna.
Il Texas del
mio immaginario è fatto di banditi, di cavalcate, di barbeque nei ranch, con
tanti amici come nel film *Il Gigante*.
Un barbeque
come quello che vede spesso riuniti gli amici che mi vengono a trovare nella
casa di campagna, con il profumo della carne che arrostisce sulla brace, le
insalate fresche ed il pane abbrustolito.
Quale modo
di chiudere poi una grigliata country con gli amici? Ma una torta, che
diamine!!
E la torta
eccola uscire dalle pagine del libro di Laurel Evans: La cucina Tex-Mex.
Una torta di
casa, di quelle che si fanno perché *di famiglia*, quelle che si condividono e
che rendono le riunioni tra amici meno formali.
Una torta
piatta detta torta *lenzuolo* che non ha bisogno di troppi *fronzoli*. Scura
come le notti nel Texas, dolce come l’affetto degli amici, e ricca come le noci
che la abbelliscono e gli amici che ci sono preziosi.
L’ho portata
alla pizzata della domenica ed è piaciuta e… sarà la torta della prossima
riunione in campagna, perché è bello condividere il buono con gli amici.
Texas Sheet
Cake – Torta piatta al cioccolato
Per la
torta:
260 g di
farina
300 g di
zucchero
½ cucchiaino
di sale
½ cucchiaino
di cannella
½ cucchiaino
di peperoncino
1 cucchiaino
di bicarbonato di sodio
75 g di
cacao in polvere
230 g di
burro (il mio home-made)
230 ml di
acqua bollente
1 cucchiaino
di estratto di vaniglia (il mio home-made)
Per la
glassa:
100 g di
noci pecan tritate
120 g di
burro
30 g di
cacao
100 ml di
latte
1 cucchiaino
di estratto di vaniglia
½ cucchiaino
di cannella
350 g di
zucchero a velo.
Scaldare il
forno a 200°C. Imburrate una teglia rettangolare 22x33cm.
In una
ciotola setacciare insieme la farina, lo zucchero, il sale, il bicarbonato e le
spezie; mettere da parte.
Sciogliere
il burro in una pentola a fuoco basso, quindi incorporare il cacao.
Unire
l’acqua bollente e lasciare bollire per 30 secondi, quindi spegnere il fuoco.
Unire il
composto di acqua e cacao con la miscela di farina e mescolare bene.
Incorporare le uova e il latticello.
Versare
l’impasto nella teglia preparata e infornare per circa 30 minuti, o finchè uno
stecchino di legno infilato al centro ne esce pulito.
Mentre la
torta cuoce, preparare la glassa: sciogliere il burro in una pentola a fuoco
basso, quindi incorporare il cacao e mescolare bene. Togliere dl fuoco.
Incorporare il latte, vaniglia e zucchero a velo e girare bene. Aggiungere le
noci pecan e mescolare.
Appena
sfornata la torta, stendervi sopra la glassa. Fare raffreddare prima di
tagliare il dolce a fette quadrate e servire.
Note mie:
1 – Il
latticello l’ho ottenuto dalla lavorazione del burro in casa come spiegato qui.
2 – L’impasto risulta molto liquido… non
disperare… in cottura si solidifica!
3 – La ricetta
dice 30 minuti di cottura, dipende dalla grossezza della teglia, la mia è cotta
in 25 minuti in quanto la teglia era un poco più grande.
Mia madre aveva la passione dei Western, e da piccola ho fatto indigestione di Texas...di questa torta farei indigestione più volentieri, però!!!
RispondiEliminaEro scettica ma mi sono dovuta ricredere.... e si sono ricreduti pure i miei XY!!!
EliminaBaci Principessa
Nora
Certo che leggere certe ricette quando si fa a botte con la dieta un giorno si e l'altro pure, è da masochisti professionisti.
RispondiEliminaE' una vita che voglio fare quella della Martha, ma ogni volta che piombo su quella pagina, la giro a velocità della luce....sono rovinata Nora....vado avanti ad insalate e la notte sogno Iron man spalmato di ricotta e zeppato dentro un cannolo siciliano. Aiutttttt...
Baci, Pat
Patty ti ho risposto ora, prima avevo le dita piene di Nutella per la torta di Arc.... :-)
EliminaAd essere sinceri dovrei continuare a mangiare erba fino a diventare verde, veder crescere gli zoccoli e cominciare a belare.
Ma, tutto sommato, pensandoci bene, mi pare che anche le mucche, che pur si nutrono di erba.... siano grasse.... sarà per quello che non dimagrisco? Troppa erba? Nel dubbio prova questa torta, magari dimezzando le dosi se vuoi non eccedere. Ma falla! E' di una semplicità disarmante ma buona e gratificante!
Nora