Cucino per rabbia, per sfogare le tensioni di tutta una giornata passata in un
ambiente totalmente negativo.
Cucino per curiosità, perché ho una ricetta nuova da provare, perché un’idea mi frulla in testa mentre sono al supermercato o solo perché ho letto una
ricetta sulla pagina aperta del giornaletto della vicina di metropolitana.
Cucino per riflettere, per cercare nei gesti lenti e famigliari il filo di
pensieri che si stan accavallando e smarrendo.
Cucino come una preghiera, perché le mani che impastano, aiutano a tenere il
ritmo e la preghiera aiuta i miracoli.
Per amore di chi mi sopporta tutti i giorni, da quando mi alzo dal letto e non urla terrorizzato nel vedermi con i capelli in piedi, gli
occhi gonfi di sonno trascinarmi a fatica verso la giornata incalzante.
Per
amore di chi mi vede sempre di corsa, quasi di sfuggita, mentre mi vesto e mi si smagliano le calze, mentre ci si dividono compiti ed incombenze e ci si
scambiano impressioni e tenerezze quando gli occhi si chiudono ed il cervello
va in loop.
Per
amore di chi sopporta le mie *tirate* sull’ambiente di lavoro degenerato,
sui prezzi che salgono sui chili che salgono mentre continuo a mangiare cioccolata o comunque le mie *lune storte*.
Per amore di chi si prende sulle spalle i mie dolori, le preoccupazioni, i fiati corti e mi sostiene fino a tornare dalle ferie appena incominciate per aiutarmi a risolvere un problema che mi angoscia.
Per Amore sono stati cucinati questi raviolini, usando il brasato fatto la domenica
precedente per stare a tavola con gli amici. Perché una promessa fatta a chi
ami si mantiene sempre…e per una volta non dovrà dire *Stai sempre a cucinare
per quel tuo blog … ma una cosa normale mai??*
Una
ricetta che viene dalla tradizione piemontese e che Elisa del blog Sapori di Elisa ha lanciato come sfida avendo vinto la
precedente competizione di MTChallenge…
Una ricetta per una sfida, la trentaduesima per essere precisi, alla quale partecipo anche se so che non vincerò perchè di idee e di versioni migliori ce ne saranno sempre ma mi piace avere un confronto, mettere sul piatto la mia versione. Perchè MTChallenge è un confronto e finchè rimarrà tale, senza boria, sarà come mettersi a tavola con amici, condividere ricette di famiglia, segreti (a volte di Pulcinella perchè in cucina non si inventa nulla di nuovo!) insomma ... imparare.
Una ricetta per una sfida, la trentaduesima per essere precisi, alla quale partecipo anche se so che non vincerò perchè di idee e di versioni migliori ce ne saranno sempre ma mi piace avere un confronto, mettere sul piatto la mia versione. Perchè MTChallenge è un confronto e finchè rimarrà tale, senza boria, sarà come mettersi a tavola con amici, condividere ricette di famiglia, segreti (a volte di Pulcinella perchè in cucina non si inventa nulla di nuovo!) insomma ... imparare.
Questa
è la mia seconda proposta… quella dettata dall’Amore, quello con l’A maiuscola e con questa proposta partecipo anche questa volta all'MTChallenge di Settembre
RAVIOLI
DEL PLIN CON BRASATO E BARBERA.
Ingredienti
Per
la pasta come da ricetta di Elisa
200g
farina
2
tuorli
1
uovo intero
Per
il ripieno
300
g di brasato alla barbera
50
g di parmigiano reggiano grattugiato fresco
2
cucchiai circa di sugo di brasato
Per il condimento (a persona):
1 cucchiaio di sugo del brasato
2 cucchiai di barbera
Versare
sulla spianatoia la farina e formare una fontana.
Rompere
al centro le uova e, aiutandovi con una forchetta, cominciare ad impastare.
Lasciare
riposare il panetto di pasta per almeno mezz’ora avvolta in una pellicola.
Tritare
finemente il brasato assieme al parmigiano grattugiato, aggiungendo per legare,
un poco di sugo (non esagerare altrimenti risulterà troppo umido e la pasta
resterà troppo umida rischiando di rompersi in cottura).
Stendere
la pasta (se volete aiutandovi con la macchina sfogliatrice) a strisce molto
sottili.
Aiutandovi
con un cucchiaino distribuire la farcia divisa in piccole nocciole a distanza
di 1 cm le une dalle altre. Ripiegare la pasta. Fissarla e pizzicare lo spazio
tra un ripieno e l’altro e tagliare con gesti decisi i piccoli quadratini.
Far
cuocere i raviolini in abbondante acqua salata e scolarli dopo pochi minuti.
Farli
*saltare* in padella con un cucchiaio di sugo del brasato e 2 di vino a
persona.
Cara Nora, mi è sembrato di guardare in uno specchio leggendo il tuo post e mi ha fatto molto sorridere l'uscita sul cucinare "una cosa normale"!
RispondiEliminaAnche i miei mi rivolgono spessissimo la stessa critica, per fortuna che ci sopportano!!
Cosa dire di questi plin? Semplicemente divini e ancora più buoni perchè fatti con amore e per amore.
Buon we
Loredana, sono le critiche che escono dalle bocche di tutti i nostri mariti, fatto salvo che poi si scofanano tutto ciò che presentiamo sul piatto!!
EliminaMa questi se li meritava proprio!
Nora
Cara Nora, mi è sembrato di guardare in uno specchio leggendo il tuo post e mi ha fatto molto sorridere l'uscita sul cucinare "una cosa normale"!
RispondiEliminaAnche i miei mi rivolgono spessissimo la stessa critica, per fortuna che ci sopportano!!
Cosa dire di questi plin? Semplicemente divini e ancora più buoni perchè fatti con amore e per amore.
Buon we
idem....:-)
Eliminami aggancio a Loredana, perchè volevo dire le stesse cose. Solo che tu le hai dette meglio.
EliminaGrazie...
mi sa che questo *qualche cosa di normale* è diventato il jingle di molte delle nostre familie.....
EliminaSempre sulla breccia
Nora
meraviglioso post, bellissime parole cara omonima.. la cucina per amore è quella che molte volte - anzi, diciamocela tutta, quasi tutte le volte - mi fa mettere ai fornelli per preparare qualcosa di buono.. per regalare una coccola a chi mi sta vicino, e che mi sopporta con tutte le mie lune storte e tutti i miei mugugni :) un bacio
RispondiEliminaVedi che ci accomunano tante cose, oltre al nome?!
EliminaBacioni omonima!
Nora
L'amore è SEMPRE l'ingrediente in più, quello che fa la differenza. Ed io tuoi piatti trasudano sempre amore.
RispondiEliminaGrazie Mariella, detto da te è un grossissimo complimento!
EliminaA presto
Nora
e si legge che cucina per amore, penso che sia l'ingrediente principale per ottenere meraviglie del genere!
RispondiEliminabaci cara
Piccoli modi di coccolare chi ami... mi sa che è un po' quello che accomuna noi tutte.
EliminaO no?!
Nora
Che tu sia una persona che cucina (e non solo quello) per amore, te lo leggo negli occhi ogni volta che ci si vede o sente e si parla di "piatti". Ti riesce benissimo, sai?... E queste sono le prove. Bacioni
RispondiEliminaPardon! Cuore di semola!!!
EliminaMichela, ti ringrazio. Tra me e te ci si è riconosciute... subito!
EliminaQuasi ci fossimo conosciute da sempre.
Nora
bello. bellissimo.
RispondiEliminanon aggiungo altro che... in bocca al lupo!!
In verità più buoni che belli.... ma al Martirio son piaciuti tantissimo.
EliminaE sono SODDISFAZIONI!
Nora
PS ... in bocca al lupo anche a te.
Anche il mio signo Darcy sopporta lacrime, arrabbiature e anatemi lanciati a casaccio; anche lui ha condiviso dolori e delusioni; anche lui ha accettato - forse più di me - i miei limiti e - nonostante tutto - è ancora al mio fianco.....basterà il mio impegno in cucina per ripagarlo?
RispondiEliminaSono convinta di si, Impegno e amore si traducono in azioni e la cucina è fatta da azioni,
EliminaDa quel che ho visto sul tuo blog direi che di cuore ne metti tanto anche tu!
Nora
(commento recuperato dalla posta eliminata.... mi scuso con l'autrice, si sa : la tecnologia NON è il mio forte)
RispondiEliminaPellegrina ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Ravioli per Amore :-)":
Che bella immagine, Nora. Quella del cuore di farina anzitutto. O quella di una donna che corre, al mattino, invece di scambiare tenerezze, mentre le si smagliano le calze? Che tragedia, così modesta e così vera.
Sarà mica per questo che tutte le donne ormai vanno in giro in pantaloni?
Comunque, ecco, che questi ravioli al barbera siano normali, behhhhhhhh
Sono fortunati i destinatari di tanto lavoro, gusto e amore!
Pardon! Cuore di semola!!!
Intanto mi scuso per aver INAVVERTITAMENTE rimosso il commento... poi ti ringrazio di avere colto la mia immagine.... sempre (o quasi) in pantaloni :-)
EliminaI ravioli sono normali... era buona la carne ma il merito non è nemmeno del macellaio.
Grazie dei complimenti, sei un'amica.
:-)
Nora
Cara Nora, l’Amore di cui parli in questo post è arrivato dritto fin qui, attraverso le tue parole e soprattutto attraverso questa bellissima ricetta di raviole. Il brasato in sé è un’atto d’amore, essendo una ricetta che necessita di tempo e cura, proprio come le raviole del plin.
RispondiEliminaSei sempre speciale! Un bacione e buon we!
Grazie del complimento! Diciamo che l'amore che ho messo nel farle è arrivato al destinatario.... passando per lo stomaco!
EliminaBaci
Nora
Che bello questo post, Nora! Ti capisco, perché anche a me capita di cucinare per amore ed è soprattutto quando preparo questo tipo di piatti più tradizionali, più casalinghi che faccio un gesto d'amore. I tuoi ravioli trasmettono esattamente questo stato d'animo, oltre ad essere perfetti e gustosissimi. Grazie anche per questa proposta!
RispondiEliminaGrazie Elisa. Per quanto stimi la cucina elaborata, quella che si mette in tavola tutti i giorni è quella che più arriva al cuore (ed allo stomaco) dei nostri cari.
EliminaEssendo una semplice donna di casa non ho l'ambire di mettermi al livello di stimati professionisti ma mi accontento di vedere la tazza vuota.... e un sorriso beato di chi ha appena mangiato!
Nora
Ci vuole abilità e amore per cucinare tutti i giorni, per i propri cari, ciò che arriva al cuore attraverso il gusto. Bellissima risposta che condivido in toto.
EliminaAh, per la rimozione, f o r s e ti perdono (dato tutto quest'amore ;-P ).
e buon appetito!
Io tico solo che ti adoro e che ti voglio sempre piu' bene...Ecco!...me lo sono meritato un piatto di questi plin?
RispondiEliminasolo se fai cambio con uno dei tuoi.....perchè ti voglio bene anch'io!
EliminaBacioni
Nora