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venerdì 27 dicembre 2013

TOWANDAAAAAAA ed i cavatelli con i ceci neri.


Non mi capita spesso di prendere un taxi dall'ufficio. Quando lo faccio  è per recarmi in ospedale per accompagnare il padre novantenne a qualche visita di controllo.
La mia azienda è collegata con un centralino taxi che ci fa trovare la vettura velocemente e che ci comunica anche il suo numero di identificativo.
Qualche mese fa, nell'intento di ottimizzare al massimo i tempi, prenotai suddetto taxi e, all'ora stabilita (all'incirca mezz'ora prima del fatidico appuntamento) mi presentai all'uscita e... il taxi non c'era.
Si presentò con 10 minuti di ritardo e io salii di volata dando l'indirizzo del Centro cardiologico dove il novantenne mi aspettava.
Il tassista mi chiese la strada.
Chiunque mi conosca bene, sa per certo che non ho nessuna disposizione per l'orientamento e per muovermi in macchina o faccio strade conosciute, oppure mi armo di navigatore e mi avvio con mille dubbi e palpitazioni.
Non dovendo guidare non mi ero minimamente preoccupata di guardare le indicazioni e, al tassista ancora in attesa e con il tassametro in funzione risposi che non conoscevo la strada, di cercare con il navigatore.
Mi rispose che non aveva il navigatore e nemmeno uno stradario.
Fumi mi uscirono dalle orecchie e mi accingevo a scendere. Questo bell'individuo mi si rivolse inviperito pretendento di avere la corsa pagata.
Non ho contato fino a dieci, nemmeno fino a cinque.
Quello che pensavo, circa la sua attitudine al lavoro che si era scelto, nonchè al servizio svolto al pubblico, gliel'ho spiattellato con un tono secco aggiungendo che il problema della corsa non pagata era forse l'ultima preoccupazione che doveva farsi venire.

Chiamai un altro tassista (con il mio telefonino) che fortunatamente arrivò prestissimo e, facendo numeri da stuntman mi accompagnò per tempo all'ospedale.
Potevo farla finire così ma, mentre mi tenevo agli appositi sostegni ed il taxi correva verso l'ospedale, mi cominciò a montare la carogna.
Ecchecavolo! Solo io debbo essere professionale, paziente e gentile con i clienti? 
L'indomani, con sigla ed orario della corsa, ho scritto alla direzione del servizio taxi mettendo ben in chiaro che era mia intenzione segnalare alla mia azienda, che mi leggeva in copia, il fatto e la poca affidabilità dei loro dipendenti.
Nemmeno 2 minuti e mi arrivò una telefonata allarmata dalla reception dove mi segnalavano che il responsabile del servizio taxi aveva chiesto di vedermi.
La faccio breve: non solo ho ricevuto le scuse di questo responsabile (e pure scitte!) ma anche quelle dell'individuo che mi aveva causato il problema.
Carogna io a segnalare il problema? Non credo proprio. Diciamo che sono arrivata ad un'età dove la sopportazione delle prepotenze mi è calata... e tanto!
Quindi il mondo è avvisato: a partire da coloro che vogliono *saltare* le file al supermercato, a coloro che fanno i furbetti, o chi si permette di fare l'arrogante, ho smesso i panni della donnina paziente e TOWANDAAAAAAA è scatenata! 

Cavatelli con salsa ai peperoni, coppa e ceci neri.




Ingredienti per 3 persone 

cavatelli 250g

2 peperoni (1 giallo 1 rosso)
1 cucchiaino di capperi dissalati
100 gr. di coppa tagliata a listarelle
100 gr. di ceci neri 
1 scalogno
olio EVO q.b.

Mettere a bagno i ceci per almeno 12 ore.

Far arrostire in forno i peperoni, togliere la pelle e frullarli con i capperi dissalati e olio EVO versato a filo sino a che prenda la consistenza di una salsa spessa.

Far bollire i ceci in abbondante acqua salata, con una foglia di alloro.

Mentre mettete a bollire l'acqua, fate saltare in padella, lo scalogno con 2 cucchiai di olio EVO, i ceci con la coppa tagliata a listarelle. 
Quando la coppa sarà croccante, aggiungete la salsa di peperoni e spegnete il fuoco.
Al bollore, aggiungete i cavatelli e scolateli al dente.
Versate i cavatelli nella padella con il sugo e fate mantecare a fuoco vivace.

Servite caldissimi.

12 commenti:

  1. Brava, bravissima e scatenati anche per conto mio....Io invece di solito sono così mortificata di fronte alla maleducazione e alla scortesia altrui che rimango basita, spiazzata e senza parole, come è successo di recente di fronte alla cassiera del supermercato o, al telefono, con la centralinista del centro medico dove avrei dovuto prenotare la visita oculistica per la Pulce. E anch'io mi faccio la stessa domanda: ma solo io devo rispondere gentilmente a chi mi interpella? E sì che l'età ci sarebbe per non farmi sempre mettere i piedi in testa!
    Claudette

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    1. L'età centra relativamente. Centra essere finalmente consapevole di non meritare meno rispetto di quanto ne do.
      Continuerò sempre ad essere una persona educata ma non sono più tollerante con la maleducazione altrui e con fermezza ho deciso che mi farò valere.
      A presto Claudette, auguri di un nuovo anno pieno di cose belle per te e per la tua famiglia speciale...come te.
      Nora

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  2. Brava...riconosco quel grido di battaglia....ahaha...che piatto super hai fatto!!! Un abbraccio!

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    1. Si, Towandaaaa non è solo un grido di battaglia. E' uno stato mentale, vuoi per età o per esperienza, non più disponibile a farmi da parte per far posto agli arroganti.
      A presto Antonella.
      Nora

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  3. ahahah!!! il grido di battaglia di quel stupendissimo film!!! che piatto spettacolare! un abbraccio!!

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    1. Come sopra.... ma con il commento che un piatto così costa poca fatica ma tanto sapore....
      A presto.
      Nora

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  4. Brava...riconosco quel grido di battaglia....ahaha...che piatto super hai fatto!!! Un abbraccio!

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  5. Mai visti, li voglio!!!


    Ciao e Buon Anno!

    Alessandra

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    1. Ciao Donna dell'Altro Mondo!!! E' una pasta che solitamente si trova fresca in Salento ma che ho ricevuto in dono come pasta secca.
      Rende meglio fresca ma anche così si fa mangiare!,
      A presto e un meraviglioso anno anche per te!
      Nora

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  6. L'ho scritto qualche tempo fa in un post: il ribellarsi ai soprusi è forse segno di vecchiaia?? Quanto mi vergognavo di mia madre quando iniziava a baccaiare...e ora mi ritrovo a far le stesse scene! Forse perché non ci si vergogna più e si hanno meno scrupoli? Chissà...ma forse è meglio così! Un abbraccio e tanti auguri cri

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    1. Ciao Cri! Hai ragione, gli stessi pensieri di rifiuto alla polemica li facevo con mia nonna che non mancava mai un'occasione per ribattere a chiunque!
      Si vede che gli anni sono passati anche per me visto che non sono più capace di tacere davanti all'arroganza di cert'uni.
      Mi spiace di non avere avuto più tempo per ciacolar con te alla presentazione a Genova, spero riusciremo a ritrovarci!
      Per ora ti faccio gli auguri di buona fine e di ancor migliore inizio!
      A presto.
      Nora

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