La mattina, in casa mia, è una corsa contro il tempo.
Da quando Arc va alla scuola Media, ci si alza sempre prima.
Già per farlo scendere dal letto ho da penare, per non parlare del convincerlo ad entrare (ed a uscire!) dalla doccia; poi comincia la *manfrina* dell'*Io-non-faccio-colazione*.
Per fargli bere un bicchiere di latte, e mangiare un biscotto, ho da penare parecchio.
Passo dalle preghiere alle minacce e, nonostante abbia provato a variare la colazione (frullati, yogurt, dolcetti fatti in casa per non dire del salato da proporgli) lui si ostina a dire *Io la mattina NON HO FAME!*.
E lo dice con un cipiglio che non ammette repliche, ed anche quando cede, lo fa facendomi sentire un'aguzzina.
Tutto fino a qualche giorno fa, e cioè da quando Annalena del blog Acquaviva scorre ha proposto, tra gli altri metodi della cottura del riso, il riso cotto nel latte.
RISO-LATTE!
Mentre preparavo questa torta (che è finita fuori gara...ndr) ha assaggiato il preparato ed ha decretato: *Forse con questo potrei fare colazione* e, caso strano, non si riferiva alla torta ma al riso cotto nel latte.
Incredula ho fatto un tentativo questa settimana e....MIRACOLO...se ne è scofanata una scodella senza fare nemmeno una piega!
Quindi mi pare giusto, pur essendo una non-ricetta, pubblicarla sul mio blog con tutti i miei più sentiti ringraziamenti ad Annalena.
E' la prima coccola della giornata.
Il primo bacio del risveglio.
Il *SORGI E SPLENDI* che voglio recitargli tutte le mattine e rendere la sua giornata migliore con una partenza piena di energia.
Nell'alternarsi dei giorni ho variato le *profumazioni* del dolce passando dalla versione BASIC a quella con il latte di cocco ed i pezzettini di cioccolato fondente, a quella con la scorzetta di limone inserita in cottura o a quella con le uvette o i craberries, oppure semplice con una spolverata di cannella o di cacao o con un cucchiaino di miele.
Per il momento funziona benissimo e, confesso, io pure faccio un piccolo peccato di gola rubandone una tazzina per me.
La mangiamo assieme, godendo dei primi momenti che passiamo assieme prima di prendere la rincorsa per i mille impegni di questa nostra giornata.
La mangiamo sorridendo, fredda di frigorifero (la tolgo appena alzata, circa 20/30 minuti prima di mangiarla) e ci sorride tutta la giornata.
Quindi:
GRAZIE ANNALENAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
e
BUONA GIORNATA A TUTTI!
Non so se questo è sufficiente per essere una proposta per la sfida mensile di MTChallenge, ma io ci provo ugualmente.
RISOLATTE A COLAZIONE.
Ingredienti (per 2/3 tazze)
100 g di riso (io SantAndrea)
1/2 l. di latte
bacche di 1/2 stecca di vaniglia
2 cucchiaini di zucchero
miele per guarnire.
- Scottare il riso per un minuto nell'acqua bollente. Scolarlo e sciacquarlo sotto acqua fredda corrente.
- Rimetterlo in pentola con le bacche di vaniglia e lo zucchero e farlo cuocere a fuoco moderato per 30 minuti (circa)
- Versarlo nelle scodelle (o nella tazza della colazione di Arc :-)
- Farlo raffreddare e conservare in frigorifero.
- Servirlo freddo o a temperatura ambiente con un *giro* di miele profumato.
Note mie:
- In alternativa alla bacca di vaniglia in cottura si può aggiungere un pezzetto di scorza di limone.
- La durata della cottura può anche aumentare se si volesse ottenere una consistenza più *cremosa*.
- Potete guarnire anche con pezzetti di frutta secca, o qualche scaglia di cioccolato fondente.
Milanessima Nora, la minestra di riso e latte l'hai mai provata o è piatto diffuso solo qui più a nord, sulle rive del lago? Da bambina la detestavo, magari adesso, chissà, la troverei una specialità da buongustaio!
RispondiEliminaClaudette
E' una ricetta...di riso al latte al quale come hai scritto puoi dare tutte le variazioni che vuoi!!! Buon weekend, Flavia
RispondiEliminasecondo me è in gara eccome!!! nella sua semplicità racconta di colazioni che le famiglie "mulinobianco" se le sognano!!
RispondiEliminail risolatte è una vera coccola, anche io lo adoro e a volte lo mangio a colazione :) mi piace l'idea di te che e tuo figlio che iniziate insieme la giornata così, mi hai regalato un sorriso!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaArc mi somiglia moltissimo. Da bambina anche io detestavo fare colazione, avevo solo sete. Il latte poi non lo digerivo proprio e il dolce non mi andava per nulla. In bocca al lupo con il riso!
RispondiEliminaSto rincorrendo le ricette e in questo momento sono fusa: ho visto che nella descrizione manca il passaggio della lessatura nel riso :-) ma è ovvio che è un peccato di omissione, che sono la prima a perdonarti, considerato tutto quello che riesco a combinare io.
RispondiEliminaSul resto, che dire? il riso e latte è da sempre il mio comfort food: lo è stato da bambina, lo è rimasto da grande e ora lo è anche di mia figlia. E capisco benissimo tutto- anche quello che è rimasto fra le righe...
Ale, stavolta lo avevo messo!!! E' il primo punto della ricetta!
EliminaNon so come tu faccia a passare da tutti ma .... ti stimo!
Nora