I figli crescono e le mamme invecchiano.
Quando te ne accorgi? Quando, con il piccolo di casa, cominci a partecipare agli "open day" dei licei.
Si. Il cucciolo di casa, quello che avevi in pancia giusto poche settimane prima, sale le scale davanti a te del liceo Classico che vorrebbe frequentare.
Le scale di uno di quei Licei storici di Milano, dove hanno studiato le tue amiche, dove si accalcano durante l'anno frotte di adolescenti ansiosi di crescere, imparare.
Lui? Il piccolo? Ma se mi sembra ieri di averlo lasciato sulle scale della sua prima elementare, con la cartella dei Gormiti sulle spalle piena di quaderni con i quadrettoni grandi, con le matite colorate e i primi accenni di una scrittura incerta.
Io ed il Martirio siamo invecchiati di colpo.
E' successo sabato scorso, sulle scale di un liceo vicino alla scuola superiore frequentata dal Martirio mille mila anni fa.
Lo abbiamo visto salire i mezzo agli altri le scale della conoscenza, lo abbiamo visto curiosare nei laboratori, attardarsi in biblioteca con un sorriso entusiasta mentre si rendeva conto della quantità di libri stipati sugli scaffali.
Il percorso che sembra avere scelto è impegnativo ma, invece di titubare dopo avere sviscerato il piano formativo dell'indirizzo classico, lo abbiamo visto entusiasmarsi per i potenziamenti proposti dalla scuola.
Non parla d'altro da sabato.
E dire che la preside ed i docenti non sono stati evasivi, ma hanno sottolineato che sarà un percorso difficile: molto difficile.
Ha continuato ad esaltarsi per il nuovo ambiente anche mentre pranzavamo in uno dei locali storici di Milano dove andavamo a mangiarci un panino "ai nostri tempi" io e suo padre.
Lui si è divorato un megapanino mentre io ed il Martirio abbiamo addentato un panino con fatica, mentre ci guardavamo negli occhi dove vedevamo passare in un lampo tutta la nostra gioventù.
Nei pochi attimi di silenzio di Arc (tutti dovuti all'azione della deglutizione) io ed il Martirio riuscivamo a balbettare solo: il Liceo... andrà al Liceo...
Vederlo così sicuro ci spaventa quasi.
Da dove è uscito questo quasi adolescente che parte lancia in resta per trovare la sua strada?
Per me è stato uno shock rendermi conto di quanto sia cresciuto. Tanto che mi ci sarebbe voluto un intero dolce per riprendermi e cominciare ad accettare che i figli crescono... e le mamme invecchiano.
E non un dolce qualsiasi ma uno speciale.
Speciale come è stata questa torta che ho preparato qualche settimana fa per una cena con amici.
Una chiffon cake (niente desinenze sdolcinate in ... osa quando il dolce in questione ha un nome ben definito. Chiamiamolo con il SUO nome!) che ha voluto "vestire" una forma diversa, con un ripieno fatto da un cremoso meraviglioso, frutto di una "rielaborazione" del Cremoso del Maestro di Carlo, assaggiata in occasione di un evento sulle naked cakes da una superba esecuzione di AnnaMaria.
La cosa più difficile è stata trovare la pasta di pistacchio in una confezione che non fosse quella da chilo che solitamente trovavo sui siti di e-commerce.
La ricetta della Chiffon cake è stata anche questa un po' rielaborata per ottenere il gusto ed il colore del pistacchio da quella proposta dal libro CALIFORNIA BAKERY i dolci dell'America di A. Baù.
Come primo esperimento non è male. Diciamo che la prossima volta, per esaltare ancora di più il gusto del cremoso, ne metterò doppia dose.
Il procedimento è un po' lungo ma ne vale la pena.
Unica pecca: non poter fotografare la fetta perché ospiti e quindi non sembrava bello mettersi a far foto in casa d'altri...
CHIFFON CAKE AL PISTACCHIO CON CREMOSO AL PISTACCHIO.
In una ciotola mescolate la farina setacciata, il lievito, lo zucchero ed il sale, con un cucchiaio di legno.
Separate i tuorli e gli albumi e montate gli albumi con il cremor tartaro le fruste elettriche sino a che otterrete una consistenza bella soda.
Aggiungete ai tuorli l'acqua, l'olio, la vaniglia, la pasta di pistacchio e mescolate con una frusta a mano fino a che siano completamente amalgamati. Incorporate gli ingredienti secchi fino ad ottenere un composto omogeneo .
Montate con le fruste elettriche per 1 minuto, pulite bene le pareti della
ciotola e montate il tutto per 20 minuti.
Mescolate delicatamente con un leccapentole, circa 1/3 del primo composto negli albumi montati continuare fino a incorporare tutto il composto.
Versate l'impasto nello stampo da chiffon cake (molto alto con i "piedini" per farlo raffreddare) che NON avrete imburrato e cuocete a 160°C per 75 minuti.
Sfornate e capovolgete lo stampo (dopo avere fatto la prova stecchino per verificare completa cottura all'interno) fate raffreddare per almeno 12 ore prima di togliere da stampo.
Preparate a questo punto il cremoso. Ammollate la gelatina in acqua fredda e
spezzettate il cioccolato bianco.
Portate i primi tre ingredienti ad ebollizione, unite la gelatina strizzata, versate sul cioccolato bianco ed emulsionate bene con il frullatore ad immersione.
Aggiungete il mascarpone leggermente scaldato al microonde (solo per qualche secondo), mixate ancora per un minuto.
Unite la pasta di pistacchio e trasferite in un contenitore, coprite con la pellicola a contatto e lasciate in frigorifero per tutta la notte.
Preparate la ganache di cioccolato spezzattando il cioccolato fondente.
Fate scaldare la panna sino a quando comincerà a fremere. Versatela sul cioccolato spezzettato e mescolate sino a che si sarà sciolto il cioccolato.
Montaggio della torta.
Tagliate in tre parti uguali la chiffon cake. Tenete da parte 2 cucchiai di cremoso. Stendete tra il primo e secondo strato metà del cremoso restante. Distribuite 1/3 dei pistacchi tritati sullo strato del cremoso.
Ricoprite con lo strato intermedio della torta, distribuite il cremoso ed i pistacchi e ricoprite con l'ultimo strato di chiffon cake.
Utilizzate il cremoso tenuto da parte per pareggiare le pareti della torta.
Versate la ganache di cioccolato sul top della chiffon cake facendola colare elegantemente sui bordi evitando di ricoprirla tutta.
Spoleverizzate con i pistacchi tritati.
Lasciate riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
Togliere dal frigorifero 30 minuti prima di servire.
E sì cara Nora, invecchiamo .... ma godiamoci (oltre questa torta spettacolare ) anche questi momenti di vita, preziosi; facciamone tesoro noi che possiamo avere la gioia e l'orgoglio di vedere i nostri figli che crescono. In bocca al lupo per il classico (te li dico da sorella di due "classici"..... )
RispondiEliminaInvecchiamo ma ci consoliamo. Vederli crescere è un miracolo che fa sentire vecchi si, ma vivi!
EliminaIl ragazzo è tosto e (soprattutto) molto determinato. Tutti presupposti per farcela alla grande.
Nora
Bravi. Tutti e tre.
RispondiEliminaComunque la prossima volta che ci vediamo so cosa portarti: qui di pasta ne trovo anche in vasetti da 250.
Eh, il liceo non morde, giuro! Ce l'ho fatta anch'io! :-P
Tu non fai testo!! Ma il piccolo è molto convinto ed entusiasta.
EliminaSperem!
Nora
Beh cara Nora le premesse che il "piccolo" avrebbe scelto il liceo c'erano tutte, vista la mole di libri che legge! Certo tutta questa fretta di crescere però! Sarà il caso di consolarsi con questa chiffon meravigliosa! E quando ti serve la crema di pistacchi basta dirlo che te la mando io....quella di Bronte mica micio micio e bau bau!
RispondiEliminaMi sa che ti prendo in parola per la pasta di pistacchi. I tuoi saranno sicuramente il top!
EliminaBaci
Nora