Mio nonno Peppino vantava un’amicizia con il corridore Binda
ed aveva la passione per il ciclismo. Ogni volta che la televisione trasmetteva
una corsa ciclistica, lui imponeva un religioso silenzio silenzio e si godeva
tutte le riprese, le salite, gli scatti che gli operatori inquadravano.
A me, sinceramente, lo sport del ciclismo non ha mai detto
molto. Sarà che io la bici la uso solo raramente e solo come mezzo
*alternativo* quando a Milano ci sono i blocchi alla circolazione, sarà che non
sono particolarmente sportiva, non posso certo annoverarmi tra i fan dei vari
*Giro d’Italia* o *Tour* che dir si voglia.
Con tutto ciò la mia non è proprio antipatia al mezzo. Il
più delle volte si tratta di antipatia per i *ciclisti metropolitani* ai quali
riconosco le difficoltà (le ho sperimentate personalmente!) di circolare in una
Milano quasi del tutto priva di piste ciclabili, ma arrivo a questionare quando
me li ritrovo sui marciapiedi già stretti ed in condizioni pietose. Divento di
colpo sorda a scampanellate varie, invitandoli in maniera decisa, a utilizzare
la sede stradale e non il poco spazio riservato ai pedoni.
Da qui a subire vendette da parte della categoria… non me lo
aspettavo proprio!
Spiego. Un paio di
mesi fa, mentre dall’ufficio correvo a casa per dare *libertà* alla mia mitica
suocera, e riprendere in mano la gestione del Cucciolo, sono stata punita
duramente della mia indifferenza . Sono stata investita da una bicicletta!
Il
primo che prova a ridere lo tronco… uomo avvisato…. Il fatto è che più che
ferita nel corpo, lo sono stata nell’orgoglio.
In primis perché *messa sotto* come una vecchina e, datosi
che non sono più nel fiore degli anni (e questo mi rende particolarmente
suscettibile) ma nemmeno da casa di
riposo, la cosa mi ha dato molto fastidio.
La caduta era stata completa. Nel senso che non inciampai
solamente, ma finii lunga e distesa alla *gatto Silvestro* (come direbbe il
Cucciolo) per il semplice fatto che il ciclista in questione proveniva in senso
inverso di marcia, e che la bicicletta è notoriamente un mezzo silenzioso (e di
suonare il campanello, ovviamente, non se ne parlò!!) e la sottoscritta non si
aspettava di spiaccicarsi sul pavet di Piazza Castello.
Inoltre il tizio che mi ha investito insisteva nel dire che
non avevo guardato alla mia destra prima di attraversare. Ovviamente gli feci
notare che in Italia, si circola tenendo la destra, quindi nell’attraversare,
si controlla prima la parte sinistra e poi la destra pensando che nessuno
giunga contro-mano…. Vi risparmio tutta una serie di affermazioni da parte mia
su quale sport sarebbe stato più congeniale al ciclista ….
Venni aiutata a rialzarmi da un gruppetto di persone. Il
primo ad accorrere fu un ragazzo sui vent’anni che, una volta rialzatami, mi
guardò fissa e con un sorriso angelico sentenziò: *Però! … la facevo più
anziana!*
Provata nel fisico nonché ferita nell’orgoglio gli risposi
secca: *Guarda che se era inteso un complimento… non ti è riuscito bene!*. Non
pago del ferale affronto il baldo giovane ribadì: * Scusi, ma da dietro
sembrava più anziana!* … e ridanghete! … Non so se fu la mia espressione
trasformatasi da ironica in furiosa a fargli aggiungere con un sorriso a tutti
denti *Però è caduta in maniera atletica!* .
Con il massimo dell’aplomb gli suggerii che, dopo avermi dato ben due
volte dell’*anziana*, ed una volta dell’*anziana atletica*, nel caso intendesse
in futuro fare un complimento ad un’appartentente al gentil sesso… meglio astenersi… non gliene verrebbe nulla
di positivo.
Tralascio le battute del Martirio, mentre il mio cucciolotto
mi consolava dicendomi che non dovevo prendermela.
A premiare il Piccolo Saggio di famiglia, ci pensai poi,
dando l’avvio alla produzione di questi cantuccini al cioccolato che sono
spettacolari e che, se debitamente occultati ai golosastri, possono durare
giorni in una scatola di latta chiusa.
La ricetta e la prima esecuzione degli stessi, risalgono ad
almeno 25 anni fa, quando ancora la rete della Svizzera Italiana, di sera,
trasmetteva un programma sulla cucina….
CANTUCCI AL CIOCCOLATO!
Ingredienti:
1 kg. farina 00
300 gr zucchero
4 uova intere
1 bicchiere di latte
100 gr. burro fuso
1 bustina di lievito in polvere
1 bustina zucchero vanigliato
2 cucchiai di miele
200 gr di cioccolato amaro (al 70%) rotto a tocchetti piccoli
Procedimento:
Amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Formare dei *salamotti* di circa 2 cm. di diametro (attenzione, in cottura lievitano!!!) Ricoprire la placca del forno con carta oleata e posizionare i salamotti distanziandoli di 4/5 cm. tra di loro.
Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti circa.
Lasciare raffreddare. Tagliare in sbieco. Tostare i biscotti sulla placca per 20 minuti girandoli 2 volte.
Se si salvano dalle vostre bocche fameliche..... si conserveranno per diversi giorni in una scatola di latta ben chiusa.
Note mie:
- Se possedete una impastatrice: usatela, vi risparmierà tempo!
- La grande velocità nel prepararlo sono una delle ragioni che mi spingono a farli spessissimo.
- Io generalmente non li tosto perchè i miei golosoni li preferiscono morrrrbidi (come la
mamma!) se dovete regalarli, invece, sarebbe meglio tostarli per garantire una maggiore durata ;-)
Con questi biscotti partecipo al I° Giveaway di La Tarte Maison, ecco: l'ho detto!
Ingredienti:
1 kg. farina 00
300 gr zucchero
4 uova intere
1 bicchiere di latte
100 gr. burro fuso
1 bustina di lievito in polvere
1 bustina zucchero vanigliato
2 cucchiai di miele
200 gr di cioccolato amaro (al 70%) rotto a tocchetti piccoli
Procedimento:
Amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Formare dei *salamotti* di circa 2 cm. di diametro (attenzione, in cottura lievitano!!!) Ricoprire la placca del forno con carta oleata e posizionare i salamotti distanziandoli di 4/5 cm. tra di loro.
Cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti circa.
Lasciare raffreddare. Tagliare in sbieco. Tostare i biscotti sulla placca per 20 minuti girandoli 2 volte.
Se si salvano dalle vostre bocche fameliche..... si conserveranno per diversi giorni in una scatola di latta ben chiusa.
Note mie:
- Se possedete una impastatrice: usatela, vi risparmierà tempo!
- La grande velocità nel prepararlo sono una delle ragioni che mi spingono a farli spessissimo.
- Io generalmente non li tosto perchè i miei golosoni li preferiscono morrrrbidi (come la
mamma!) se dovete regalarli, invece, sarebbe meglio tostarli per garantire una maggiore durata ;-)
Con questi biscotti partecipo al I° Giveaway di La Tarte Maison, ecco: l'ho detto!
Mi sto schiantando dalle risate: quella che da dietro sembreresti più anziana sembra una battuta uscita da un film dei fratelli Coen!
RispondiEliminaAh, il ciclismo lo odio pure io: primo perchè a gurdarlo in tv è di una noia mortale, e secondo perchè...una bici ha investito anche me!!!! :-)
Altro che film! Stefania, credimi in quel momento ho capito cosa significa l'istinto omicida! XD
RispondiEliminaBuona giornata (calda, la tua... gelida la nostra!)
Nora
Scusa, ma mi hai fatto ridere, che ci vuoi fare i giovani di oggi sono cosí! Ma forse eravamo cosí anche noi fino a qualche anno fa ;). Sorvolo sul comportamento del ciclista, maleducato oltre che in pieno torto. Io ho seguito per anni il ciclismo e adoro andare in bici, ma dopo i vari scandali doping mi riesce sempre piú difficile "credere" in questo sport. Certo ai tempi di tuo nonno era tutta un'altra storia. Detto ció mi copio la ricetta dei cantucci che sono semplicemente perfetti!
RispondiEliminaHai ragione Babi, sicuramente ai tempi di mio nonno era un mondo meno sporco.. quanto ai cantucci, sono velocissimi da fare e di grande soddisfazione!
EliminaNora
a me il ciclismo piace, ma i cantucci al cioccolato piacciono senz'altro di piu', non ci sono dubbi B-)
RispondiEliminaVai Morena! Se riesco a pedalare fino da te..... te li porto!
EliminaNora
buoni buoni buoni...confermo!!!! sia morbidi che croccantini....ciao DONATELLA
RispondiElimina... ed io conosco una che, alla cena di Natale, ha aperto subito il sacchettino..... subito!
EliminaNora
hahahaha verissimo.......come si fa a resistere a queste prelibatezze!!!! ero gia' scionfa della cena....ma morire che ho resistito...HAHAHAH dai diciamo che volevo vedere come avevi chiuso il pacchetto
EliminaMitica! Io col ciclismo ci vado d'accordo, terra di ciclisti la Romagna e la bici è il mio mezzo preferito per spostarmi :)
RispondiEliminaMa questi biscotti vecchi di 25 anni e pensati per me, che neanche li volevo ma che li gradisco tantissimo?! bacio Nora, bello conoscerti ;)
Promessi te li avevo promessi e quindi, pedalo!
RispondiEliminaGrazie Marina, è bello conoscere anche te!;-)
Nora
davvero carino il tuo blog!!!!da oggi ti seguo, mi sono unita anch'io al tuo blog!!!! :-)
RispondiEliminagrazie!!! Sono appena stata in *visita* da te...e mi sono iscritta tra i followers.... ;-)
EliminaBuona serata
Nora
hahahaha schiacciata dall'odiato ciclista e ti sei beccata pure dell'anziana!!
RispondiEliminabella scusa consolarsi coi cantuccini, questi vanno bene per ogni occasione però mi fa impressione che tu li abbia appresi dalla tv svizzera anche se italiana!
credimi fa moooolta più impressione farsi arrotare..... e subire gli strali di cotanti commenti.... ovvia!
RispondiEliminaRidi, ridi, ma i cantuccini..... PROVALI!
Nora
scherzavo per i cantucci svizzeri ;-) la ricetta è perfetta, io li ho provati proprio ieri così oltre a quelli salati alle acciughe che hai già commentato, grazie, http://insalatamista-poverimabelliebuoni.blogspot.com/2012/02/cantuccini-alla-farina-di-castagne-con.html
Eliminadeh! Mi sa che qui, a bordate di cantucci.. tra salati e dolci.... non ci facciamo mancare nulla!!! ma PROPRIO NULLA!!!!!
EliminaHo scritto anche di là che sono una gran fihata!!!!! =D
Nora
Che brutta esperienza, non avrei davvero voluto essere nei tuoi panni! E se anche ti fosse piaciuto prima, sicuro il ciclismo dopo ti sarebbe venuto in antipatia! A me la bici non dispiace, ma a patto che ci siano delle piste ciclabili adeguate e dalle mie parti non se ne parla proprio!
RispondiEliminaIn ogni caso, mi piacciono molto di più i tuoi cantucci, golosissimi con i pezzettoni di cioccolato. Piacere di conoscerti, buon we
Grazie Federica! L'esperienza non è stata gradevole (più per l'amor-proprio che per il fisico) ma, fortunatamente, la cucina è una grande medicina... e questi cantucci pure. Concordo con te quando parli di piste ciclabili..inesistenti.. ma non possono essere la scusante della disattenzione di alcuni!
RispondiEliminaGrazie di essere passata e... di avermi fatto scoprire il TUO BLOG!!!! Meravigliosa la tua ultima creazione.... ahhhhh! (sospiro)
Buon WE
Nora
buonissimi i cantucci cosi... sono i preferiti del mio ''cucciolo'':-D ( o cucciolone:-O!!)
RispondiEliminaquel giovanotto però....mamma mia, uno peggio degli altri i suoi interventi, peggio dell essere investita quasi.vero?
Nora vi aspettiamo...in qst gg c'è il sole quassù, stiamo quasi scongelando;-)
bacioni a tutti voi, angy
Angela, se non ho novità per Andrea ci vedremo settimana prox! (ferie finalmente) Altrimenti...mi sa che ci vedremo al disgelo... :-(
RispondiEliminaComunque, tornando alle preferenze del tuo *cucciolo*... mi par di ricordare qualche cosa a proposito di una crostata....al cioccolato....
mah.
Nora
"cioccolato forever"..qst è il 'motto' del mio vorace figliolo!!
Eliminase venite il prox w.e. credo non ci vedremo se non di striscio,xk tu vieni quassù e noi andiamo nella vecchia milano ( mi spiace xò...). ci aggiorniamo dai.
bacioni...