Il Piemonte è sempre stato un po' la mia regione adottiva.
Questo perchè sin da bambina, trascorrevo i miei fine settimana in una casa di campagna sul Lago Maggiore in provincia di Novara.
Il dialetto, simile al mio bel Milanese ma con una cadenza più lenta, che cambiava la musica delle parole che avevano le stesse radici.
Ora, da mamma, trascorro ancora i miei fine settimana in Piemonte, nella Casetta Gialla, in provincia di Biella, dove il dialetto cambia un poco ma resta sempre quella cadenza, quella musica.
Piemonte e Lago mi ricordano la *sciura Rosètta* la padrona di casa, che spesso arrivava con un piatto fondo coperto da un tovagliolo bianco leggermente infarinato.
Dentro quel piatto, ammucchiati, i *plin* che il mio papà adorava (e che apprezza e ricorda tutt'ora).
Eran piccini e con il ripieno di carne e la mamma li accompagnava con il burro fuso e le foglie di salvia dell'orto della *sciura Rosètta*.
La ricetta gliela chiese Nonna Maria che amava la pasta fresca mentre la mamma preferiva trovarli pronti.
Ma Nonna Maria, che mi somigliava tanto, volle cambiarli un pochino e riempirli con il ripieno che le piaceva di più di tutti, quello che il bisnonno (di origini Mantovane e bravissimo in cucina) le aveva insegnato: Zucca e (pochissimi amaretti) e .... un sughetto buono fatto con il Parmigiano Reggiano.
Ci crederete? Sono stati la prima idea che mi è balzata in testa per questa nuova sfida dell'MTC.... i *plin* di zucca.... e per la pasta un pizzico di caffè in polvere che contrasta con un'idea di amaro il dolce (ma non troppo) del ripieno. Un pizzicotto di pepe vanigliato regalatomi da un'amica questa estate è stato poi il tocco finale ad un piatto che è stato apprezzato.
Ne ho fatti mezza dose ma sarebbero *evaporati* pure se fossero stati la dose intera!
Con questa ricetta partecipo alla sfida mensile dell'MTC e ringrazio Elisa del blog Saporidielisa per avermi ricordato, con la sua ricetta DA MANUALE, questi sapori che san d'infanzia, di casa, di buono.
ed al contest proposto dal Blog Ti Cucino così con Andrea Ribaldone che parla di piatti con la verdura di stagione e... più stagione della zucca!!!
RAVIOLE DEL PLIN IN PASTA AL CAFFE' RIPIENE DI ZUCCA CON RIDUZIONE DI PARMIGIANO E PEPE VANIGLIATO.
Per la pasta (dose per 4 persone)
200 g farina 0
1 cucchiaino di caffè macinato
2
1
Per il ripieno
700 g di zucca pelata
50 g porro
30 g burro
1 cucchiaino estratto di verdura
6 piccoli amaretti sbriciolati
1/2 cucchiaino di noce moscata
Per il condimento
100 g parmigiano grattugiato
8 cucchiai di crema di latte
4 cucchiai di latte intero
pepe (verde) vanigliato (un generoso pizzicotto)
Setacciare la farina e il caffè sulla spianatoia. Versare al centro della fontana le uova e, cominciando con una forchetta, mescolare la parte liquida alla farina.
Continuare ad impastare a mano e far riposare la pasta nella pellicola per almeno mezz'ora a temperatura ambiente.
Nel frattempo preparare il ripieno. Mettere la zucca a pezzi ed il porro, il burro e un poco di brodo vegetale, in una padella e far stufare il tutto sino a che la zucca potrà essere facilmente ridotta in poltiglia con una forchetta.
Aggiungere gli amaretti sbriciolati, la noce moscata.
Lasciare raffreddare in una terrina.
Staccare piccoli pezzi di pasta e, a mano con il mattarello, o aiutandovi con la sfogliatrice a mano, tirare delle sfoglie sottilissime larghe al massimo 5 cm.
Aiutandosi con un cucchiaino, formare delle piccole nocciole di impasto e distribuirle su di un lato, distanziandole tra loro.
Arrotolare su se stessa la pasta, farla aderire bene al ripieno facendo uscire l'aria. Pizzicare lo spazio tra i ripieni e tagliare con la rotella tra gli spazi dividendo i raviolini.
Metterli, distanziati tra loro, su un canovaccio molto infarinato in attesa di versarli in pentola.
Mettere a bollire una pentola capiente con abbondante acqua salata.
Mentre si attende il bollore, in un padellino antiaderente versare il Parmigiano grattugiato e la panna. Accendere a fuoco bassissimo e far amalgamare il sugo. Se troppo denso allungare con il latte.
Versare i raviolini nell'acqua bollente, abbassare la fiamma e dopo pochi minuti 2 o 3 a seconda dello spessore della pasta, scolarli con l'aiuto di una schiumarola.
Servirli in un piatto nappato con il sugo al Parmigiano, con una quenelle del ripieno avanzato, ed un amaretto. Spolverare di pepe vanigliato e mangiare caldissssssssssimi
Note mie.
- Ho usato la dose di uova indicata da Elisa anche se io ho sempre usato quella di famiglia: 1 etto farina 1 uovo
- Se fate questo tipo di ripieno, attenzione è mooooolto umido ed i ravioli vanno fatti riposare pochissimo. Si possono tuttavia congelare se sono troppi.
- I miei erano circa 2 cm ma, ad esser sincera, quelli che faceva la *sciura Rosètta* arrivavano di poco sopra il cm.!!!
- Il pepe vanigliato è stata una scoperta, grazie L.!!!!!
Ma sai che i tortelli mantovani mi hanno sempre incuriosita? Solo che temo che la zucca che c'è da noi non vada bene. Per non parlare del fatto che il consorte me li tirerebbe dietro... Comunque, i tuoi sono perfetti!
RispondiEliminaMariella quando li provi...non li dimentichi!
EliminaLa vostra zucca è meno saporita e più acquosa della nostra e il massimo sarebbe la zucca mantovana.
Il consorte, secondo me, potrebbe apprezzarli.
Perfetti non sono ma si sono lasciati mangiare, anzi, DIVORARE!
Nora
Quella pasta ha il bellissimo colore del sole. Per la mia ho usato uova che avevano tuorli talmente pallidi che il giallo si vede appena. E poi ganza l'idea del caffè.
RispondiEliminaLe Sciure Rosette hanno accompagnato la vita di noi tutte. Trovo un sacco di similitudini nei tuoi ricordi, che mi fanno sorridere.
Amo la zucca e gli amaretti. La mia mamma è del lago di Garda, ad uno sputo da Mantova e mia nonna li faceva...buonissimiii!
Ti abbraccio cara, bellissimo esordio!
Pat
La pasta rossa rossa è merito delle uova del pollaio di un'amica.
EliminaIl caffè mi è venuto in mente perchè quando ho detto al Martirio che li avrei fatti di zucca ha decretato...troppo dolci per me.
Poi le Sciure Rosette sono quelle che ci han tramandato le passioni e che sono nei ricordi e nel cuore.
Un Bacione anche a te
Nora
Il pepe vanigliato mi sembra una gran figata :-)
RispondiEliminaE mi piace pure l'idea del caffè che contrasta il dolce della zucca.
Brava la sciura Rosetta, brava la nonna Maria e bravissima tu.
Un bacio
Il pepe verde vanigliato è un regalo fattomi da una nuova amica che mi ha conquistata subito ma che necessitava di un *abbinamento* speciale. Quale migliore di questo?
EliminaHo appena visto che hai pubblicato la tua versione e stasera passo con calma anche da te.
See U soon...
Nora
eh, ma tu mi hai rubato l'idea....sono una meraviglia, che te lo dico a fa?
RispondiEliminaMacchè rubata! Fai la tua e mi bagnerai il naso!!!!!
EliminaIo ho osato trasgredire con il caffè ... ma erano di un buono!
Curiosa di vedere la tua versione.
Baci
Nora
Ho appena finito di tagliare i miei, venuti brutti come pochi!!! :(
RispondiEliminaInvece i tuoi sono stupendi, e trovo divina l'idea del ripieno e del condimento ...per non parlare del caffè nella pasta!
Il ripieno ed il condimento sono *tradotti* dalla mia tradizione di famiglia (li faceva Nonna Maria) e l'idea del caffè nella pasta è mia, per contrastare il dolce della zucca.
EliminaQuanto alla *bellezza* del prodotto.. beh almeno è bello *dentro*!
Buona giornata
Nora
bellissimi, con un ripieno che mi intriga e quel pizzico di caffè che mi chiama!
RispondiEliminai tuoi racconti, poi, mi fanno sempre venire voglia di venire a bussare alla casetta gialla e a conoscere dal vivo la donna straordinaria che sei.
Vieni a bussare e ti sarà aperto, come alle nuove amiche che sono passate già dalla casetta gialla.
EliminaCi sarà senz'altro un parte di tutti questi racconti da portare via, come un fiore, una marmellata, un dolce.... un ricordo.
A presto.
Nora
Nora, la posso dire qui sopra quella famosa esclamazione delle mie parti, che di solito vale più di ventimila righe di apprezzamento? Se sì, moltiplicala alla enne: perchè sono davvero senza altre parole. Ma quella, come ben sai, le contiene tutti. Nell'attesa della liberatoria ;-) lascio un "acciderBoLina" e a buon intenditor ;-)
RispondiEliminabravissima.
Dilla, dilla pure che spesso la pronuncio anch'io con il piccolo che ridacchiando mi chiede: volevi dire Belen!!!
EliminaSolo che, vedendo le altre proposte, mi sembra esagerata per un ripieno povero come la zucca.
Grazie e ... se mi resta un po' di tempo arrivo con un'altra proposta per par condicio con il Martirio.
Grazie ancora dell'incoraggiamento alla casalinga di Voghera.
A presto
Nora
Troppo quadrata per osare l'esperimento di aromatizzare la pasta fresca (che già di per sè mi intimorisce), mi lascio conquistare dal ripieno di zucca e amaretti, che rimane sempre uno dei miei preferiti.
RispondiEliminaClaudette
Di quadrato in me c'è poco e chi mi conosce sa che la linea tonda mi contraddistingue!
EliminaProva con un pizzico e vedrai che piaceranno pure a te.
A presto
Nora
questi si che son particolari! il caffè nella sfoglia mi ispira e molto, baci cara.
RispondiEliminaContrasto ci vuole, nella vita e nella cucina.
EliminaA presto.
Nora
ganzissssssimi¨!!!! brava tatanorabbbbbellaaaaa!!!!!
RispondiEliminaGrazie Antonellisssimaaaaaaa!
EliminaA quando i tuoi (me currrrriosssa!!)
ho pubblicato al volo tra un impegno e l'altro....il mio cruccio ü che AMO fare la pasta in casa e tutto il resto e mi devo limitare ad una sola ricetta perchè proprio questo periodo è troppo incasinato...pazienza....ciao genialona!!!!!
EliminaMai desiderato tanto plin-nare come questo mese :)
RispondiEliminaIl pizzico di caffè nell'impasto, la dolcezza della zucca nel ripieno, la crema al parmigiano e poi il pepe vanigliato, che non conoscevo, anzi dimmi, ma cos'è?
Insomma la lista si allunga e io ho voglia di fare di nuovo plin-plin! :)
Il pepe verde vanigliato è una scoperta recentissima. Mi è stato donato da un'amica e mi piace anche abbinarlo al dolce... poco..ma ci sta bene.
EliminaCerto che i tuoi con la riduzione di liquirizia .... ho comprato il maiale apposta!
Nora
Nora ci credi se ti dico che io in quel di Novara e di Biella ci sono solo passata ma non è zona che conosco? :)
RispondiEliminaComunque mi piace molto il percorso che hai fatto per arrivare a questa ricetta: i ricordi di famiglia, la nonna Maria, il nonno di origini mantovane...cosa che commuovono :)
Ma ora passiamo al sodo: ma quanto è bella l'idea del pizzico di caffè nell'impasto? Posso solo immaginare lo stupendo contrasto che può creare con la zucca e gli amaretti. Anche il pepe vanigliato e la salsa al parmigiano...wow!
Bravissima e grazie!
Grazie a te che mi ha riportato alla mente ricordi lontani, ed il sapore di casa!
EliminaI ricordi sono parte di tutto, anche della cucina. Io non vivo di ricordi ma i ricordi mi hanno guidata e fatta quale sono.
A presto
Nora
che sapori incredibili Nora,mi sembra di sentirli, altro che casalinga di voghera, superchef! Meravigliosi...
RispondiEliminaSeeee chef!!! Ma mi facci il piacere ... mi facci!
EliminaA presto Lara
Nora
la zucca non sempre riesco ad apprezzarla, ma in abbinamento con il caffè sono sicura che sarebbe di mio gusto... complimenti! Strepitosi!
RispondiEliminaGrazie Elena. Io la zucca la mangerei a *tutto pasto* ed è per questo che poi finisco ad essere io *tutta tonda!*
EliminaBuona giornata
Nora
Ciao Nora! Bellissimi i tuoi plin, con un ripieno che mi ha subito conquistata con la dolcezza della zucca e degli amaretti a far da contrasto al condimento sapido del parmigiano.
RispondiEliminaBellissimo anche che le tue raviole siano legate a dei bei ricordi con la tua famiglia.
Un bacione
Tanto spesso la via del cuore passa dallo stomaco! Quello che ho imparato da bimba mi ha lasciato il segno e *viene fuori* quando cucino.
EliminaI sapori sono quelli di nonna... il caffè una mia passione.
A presto
Nora
che genialata Nora! :-)
RispondiEliminaPer un pizzico di caffè?!
EliminaA presto
NOra
che sapori e che connubbio, perfetto, intenso ma anche confortante e già che i ravioli del plin richiedo maestria tu li hai impreziositi.grazie di aver partecipato!
RispondiEliminaGrazie a te, Lucy, per avermi accettata. Ho scoperto il tuo blog ed il tuo contest e mi sono piaciuti!
EliminaSe riesco ti manderò qualche altra ricetta.
A presto
Nora
un'interpretazione originalissima al 100%, da premiare! ciaoooo
RispondiEliminasarò sincera Nora, appena ho letto "caffè" sono rimasta un po' basita..
RispondiEliminama, leggendo la ricetta ti dico che vorrei proprio assaggiarli! ^_^
quel tocco in più che fa da leggero contrasto al dolce del ripieno, mi incuriosisce proprio tanto!!!
un bacione
Il ripieno non è esageratamente dolce perchè di amaretti ne ho messi pochi-pochi, ma il caffè ci sta proprio bene.
EliminaDiciamo una variazione sul tema familiare.
Grazie dei complimenti
Bacioni anche a voi.
Nora
Commossa dall'omaggio al pepe vanigliato e curiosissima all'idea di cosa ne hai ricavato con il dolce, m'iscrivo al partito di quelli che preferirebbero trovarle pronte :-)
RispondiEliminaCiaoooo!!! Per ora mi sono limitata ad inserirlo in questa ricetta ma per il dolce ci sto ancora pensando....
EliminaCerto è che se non me lo portavi tu il pepe verde vanigliato, non lo avrei mai scoperto!
A presto amica mia!
Nora
Vabbè, mi piace quel pizzico di caffè nella pasta, il pepe vanigliato non so dove lo hai inventato, ma mi pare pure quella una grande idea e poi il ripieno... che te lo dico a fare!
RispondiEliminaPepe verde vanigliato è il dono di un'amica giunta nella casetta gialla in *pellegrinaggio*.....
EliminaIl ripieno invece è di stagione.
Bacioni a te ed alla Pupa
Nora
a causa di una pessima connessione non riesco mai a commentare le tue meraviglie, ma oggi sono in posto meraviglioso con un' area wi-fi favolosa ...e così ammiro e leggo le tue ravioline del Plin, baci Flavia
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminaposso capirti visto che spesso il tempo l'ho solo nel WE e sono in una zona dove per telefonare o ricevere segnale debbo mettermi in un angolo della cucina....
RispondiEliminaSpero ti siano piaciute.
Nora
La prossima volta vengo a gustarli nella casetta gialla, eh! Ciao Nora cara, baci
RispondiEliminaSarai la benvenuta! Pensa che ho pure in mente una vacanza Ottomane-style!
EliminaBacioni
Nora
caffè e zucca...un abbinamento che non ho mai provato....sicuramente buonissimi.....baci Terry
RispondiEliminaCaffè perchè un poco di amaro con il dolce della zucca contrasta bene.
EliminaA me ed al mio piccoletto sono piaciuti tantissimo.
Nora
"Fidec"!!! (in lodigiano) Come si dice in dialetto milanese?
RispondiEliminaNora, sono stupendi! Riesco ad immaginare il tripudio di sapori ad ogni singolo morso!!!
grande!!!
Il Lodigiano lo conosco bene ... mio suocero è di quelle parti!
EliminaIl sapore è quello di *casa* di voglia di stare assieme attorno ad una tavola, in semplicità come è la mia cucina... senza tanti fronzoli.... casalinga.
Bellissime anche le proposte tua e di Leo!!! (sto morendo ancora ora per il battibecco con scheikspire.....
Nora
I tuoi plin mi avevano incuriosito già dal titolo...volevo scoprire dov'era il caffè: ora l'ho scoperto e son molto curiosa. Son sicura che l'abbinamento funzioni perché non so dove né quando ho mangiato una vellutata di zucca con polvere di caffè...quindi ora tocca provare le raviole!
RispondiEliminaUn abbraccio cri
Grazie dei complimenti! Il trucco sta nel non esagerare altrimenti si violenta il piatto.
EliminaLa vellutata con il caffè ... non ci avevo pensato! Pensa che ho fatto la vellutata di zucca proprio stasera per *far fuori* le briciole di pasta all'uovo essiccata...
Se domani la trovo... rifo!
Nora