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giovedì 12 settembre 2013
DEL PERCHE' FUI SOPRANNOMINATA IRPINIA E DI UNA MARMELLATA AZZECCATA PER CASO.
Oramai tutti si sono rassegnati.
Amici e famigliari sanno che sono maldestra e che dal nulla potrò far nascer Entropia...
Tanto maldestra che gli amici, nel vedere i guai che combino ed i danni che provoco con la mia disattenzione, mi hanno soprannominata *Irpinia*... come il terremoto.
Mio suocero poi ha trascorso interi pomeriggi a riattaccar pomelli di antine che mi *sono rimasti in mano....* o a riparar oggetti e elettrodomestici che *mi sono sfuggiti di mano....*
Questa mia attitudine a crear guai l'ho sempre manifestata e se ne accorse il Martirio quando, appena sposati, dopo aver visto che ancora dopo sei mesi il novello sposino non accennava a montare il riloga delle tende del bagno, presi in mano io la situazione.
Mentre lui beato si faceva la passeggiata del sabato sul mercatino dell'usato preferito, io, munita di scala, pennarello, riloga e trapano, mi arrampicai sino alla finestra.
Il tutto nacque dal Suocero che mi aveva istigata, dicendomi che non si può dire di non saper far una cosa se non si prova: Detto? Fatto!
Presi il riloga e, ancora agile vista l'età, in bilico sull'ultimo piolo della scala con il riloga in una mano ed il pennarello (ROSSO...INDELEBILE...sia mai che non veda) nell'altra, cominciai a segnare i punti dove praticare i fori per i tasselli.
Preso il trapano poi cominciai a forare nei punti segnati (grossi pois rossi che spiccavano allegramente sul soffitto appena dipinto di bianco)
Risalii con il riloga, i tasselli e le viti puntando i primi 4 tasselli, avvitai e fin lì tutto bene. Feci per avvitare il resto e.... NON COLLIMAVANO I FORI!
Giovane ingenua (direbbe il buon Guccini) non persi la testa... tornai a far segni rossi dove spostare i tasselli.
E vai di altri fori...
Risalii con il riloga e.... ancora non si appaiavano!
Per farla breve, al suo rientro l'*uomo del domani* opsss .... l'ignaro sposino (alias Martirio), si trovò la mogliettina arrampicata in bagno con il muro sopra la finestra tempestato di punti rossi e fori che un malato di vaiolo avrebbe avuto miglior aspetto.
La poca confidenza presa con i miei disastri, stante i pochissimi mesi dal fatidico passo, fecero si che il brav'uomo si mettesse all'opera per riparare al danno.
Da allora, ogni volta che tergiversa per appendere un mobile, un riloga o altro,
infilo la spina del trapano e do' un paio di *colpi*... ci crediate o no, arriva subito ed il lavoro viene svolto prontamente e senza danno.
Per tornare alla passione cucina, domenica scorsa mi ritrovai con un chilo e mezzo di bellissime pesche bianche. Sode, profumate, invitanti. Di qui la decisione di produrre una bellissima marmellata per le scorte invernali.
Visto che avevo tempo, mentre cuoceva l'arrosto, preparai la pentola con le pesche tagliate, lo zucchero.
Il fatto è che mi accorsi che nella pentola dell'arrosto mancava il rosmarino e quindi.... lo gettai nella pentola delle pesche, mescolando bene, s'intende!
Me ne accorsi circa 30 minuti dopo quando lo cercai invano in quella dell'arrosto!!!!
Panico. Che fare se non assaggiare?.... beh! Il gusto piacque a me ed al mio assaggiatore ufficiale Arc.
Fu così che ne venne fuori la mia più buona
MARMELLATA PER CASO DI PESCHE BIANCHE E ROSMARINO
Ingredienti per 4 vasetti medi.
1,4 Kg. Pesche bianche mature ma molto sode
1 kg. zucchero (bianco)
2 rametti di rosmarino fresco
Lavare ed asciugare il rosmarino e legarlo con dello spago perchè non perda tutte le foglie nella cottura.
Tagliare le pesche a tocchetti e metterle in una pentola capace.
Aggiungere lo zucchero e cuocere a fuoco medio sino a che lo zucchero comincia a liquefarsi.
Aggiungere il rosmarino e mescolare.
Abbassare la fiamma e continuare sino a che la temperatura raggiungerà i 105°C.
Invasare in vasetti sterili ancora calda, lasciare raffreddare capovolti et voilà è tutto qua!
Un ultimo consiglio.... vasetti piccoli perchè da dipendenza!!! Così tanta che ne ho dovuta fare dell'altra!!!!
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Le cose migliori nascono sempre per caso o no?
RispondiEliminaMi hai fatto sorridere stamattina con questo racconto delle tue imprese con il trapano in mano... io mi limito a demolire i piccoli elettrodomestici: ho perso il conto dei tritatutto defunti nella mia cucina!
Claudette
Ognuno ha un talento...il mio non è con il trapano!
EliminaDebbo stendere un velo pietoso sulle quantità di elettrodomestici ai quali ho dato negli anni degna sepoltura.
Baci Claudette....
Nora
E' incredibile la telepatia che ci unisce ancora una volta! Anche io ho appena fatto un maiale alle pesche e rosmarino! Confermo che si tratta di un abbinamento strepitoso.
RispondiEliminaDivise .... dalla nascita! E riconoscerci sempre!
EliminaBaci Mariella e RIPIGLIATI!
Nora
nora, è stato il tuo inconscio a farti mettere il rosmarino nella pentola... giusta!! ;)))
RispondiEliminabuonaaaaaa!!!
Meno male che mi è rimasto almeno l'inconscio....dato che ormai si sta allontanando anche l'HIGHLANDER!!!
EliminaBuona giornata
Nora
Macché maldestra, sei una grande stratega. E il rosmarino con le pesche ci sta a meraviglia. Torno a casa e provo per dessert.
RispondiEliminaBah come stratega avrei dei dubbi ma ... ho DOVUTO rifarla....va a ruba!
EliminaNora
Ciao Ayrton!!!
RispondiElimina(la cuginetta)
La tua geniale accoppiata pesche-rosmarino sta entrando nella mia colazione, un po' rielaborata. Metto qualche minuto una pesca sbucciata a ammorbidirsi in un po' d'acqua, aggiungo il rosmarino. Tiepida la apro in due, la guarnisco di yogurt buono intero, praticamente una Melba a fine carriera... ma a me piace!
RispondiEliminaPerò ci vorrebbe un guizzo come guarnizione - spezia? frutto? seme? altro? che ancora non mi viene!
Nocciole tostate o mandorle caramellate e tritate.... le vedo bene come contrasto.
EliminaMi piace la tua rielaborazione, mi sa che te la copio!
A presto, spero,
Nora
Meraviglioso, le mandorle caramellate.
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