Una sfida che parte dal tema del mese, per adattarsi alla nostra inventiva, capacità, fantasia.
Una sfida che sta dilagando nel web.
Partiron in pochi ed ora sono tantissimi i blog che ci partecipano.
Io debbo dire che sono nata come blogger 200 post fa grazie (o dovrei dire *per colpa*) della sfida....della macedonia!
Da allora non ho perso un colpo, solo qualche neurone.
Anche se continuo a chiedermi che ci sto a fare in mezzo a tanti chef!
Alcune delle proposte facevano parte del mio modo di cucinare quotidiano: le tagliatelle per esempio.... nate dalla passione e dall'insegnamento di Nonna Maria.
Poi altre completamente distanti dal mio modo di cucinare e dal mio vissuto, dalle abitudini familiari, come per esempio il Chilli, l'American Breakfast....
Ma ogni volta c'è stato qualcosa che ha mosso le leve che mi fanno aprire armadietti e recuperar pentole e pignatte per mettermi ai fornelli.
Cosa? Difficile dirlo! Un ricordo di un amico che si è incamminato in altri sentieri lasciandoci gelati a chiederci perchè, un altro amico che ha scelto il difficile viaggio dell'Emigrante.... la voglia e la curiosità di imparare.
Ora, vedendo la partecipazione ed il livello altissimo dei partecipanti avevo deciso di prendere una pausa... approfittando dello stop per trovare il tempo per pubblicare quanto avevo già salvato.
Poi ecco che arriva Serena di Pici e Castagne con il tema della semplicità e delle castagne.
Parlare di castagne? A me, che ho comprato apposta in Piemonte una *casetta gialla* tutta attorniata dai castagneti perchè mi ricorda dove ho trascorso tutti i fine settimana e le vacanze dei miei primi 18 anni di vita!
Io che trovo pace ad un periodo difficile e pesantissimo per me, solo camminando nei boschi, perdendomi nei colori, nelle luci, nelle voci soffuse del bosco. Mi inebrio dei profumi del sottobosco e ne scovo i suoi doni semplici ma pieni di una ricchezza che non si compra.
Quindi anche questo mese mi troverete a proporre quanto so fare con gli spunti di Serena.
Le tagliatelle sono state un'ispirazione, ed ora il piatto di oggi invece è frutto dei racconti di Nonna Maria.
Sfollata in tempo di guerra a Miradolo Terme, in una cascina, dove stazionava una compagnia di tedeschi e dove il cibo, pure se nascosto perchè non venisse confiscato, durava poco per tutte le bocche che eran da sfamare. Quindi si mescolavan le farine, si recuperavan le patate e.... ecco gli gnocchi. Questa volta legati da un tuorlo, perchè la farina di castagne non ha modo di legare, e conditi con quello che regala ogni orto, anche quello *da balcone*.
Sfollata in tempo di guerra a Miradolo Terme, in una cascina, dove stazionava una compagnia di tedeschi e dove il cibo, pure se nascosto perchè non venisse confiscato, durava poco per tutte le bocche che eran da sfamare. Quindi si mescolavan le farine, si recuperavan le patate e.... ecco gli gnocchi. Questa volta legati da un tuorlo, perchè la farina di castagne non ha modo di legare, e conditi con quello che regala ogni orto, anche quello *da balcone*.
GNOCCHI DI PATATE E CASTAGNE AL PESTO PAZZO
Ingredienti per 3/4 persone:
400 g di patate vecchie
75 g di farina 00
75 g di farina di castagne
30 foglie di salvia fresca
1 spicchio di aglio
79 g di pinoli
sale
Olio EVO
Lessare le patate in abbondante acqua salata.
Pelarle da calde e passarle nello schiacciapatate direttamente sulla spianatoia infarinata.
Unire la farina di castagne e la farina 00 e mescolare. Aggiungere (non inorridite!) il tuorlo di un uovo che farà da legante.
Formare dei cilindri dello spessore di circa 1 cm e tagliateli a tocchetti.
Fateli rotolare sui rebbi di una forchetta esercitando una lieve pressione che lascerà un solco sul retro e permetterà loro di raccogliere meglio il sugo.
Infarinare bene un vassoio con la farina di semola e preparare il condimento.
Lavare bene le foglie di salvia ed asciugarle aiutandovi con un panno carta o uno strofinaccio pulito.
Inserirle nel bicchiere del frullatore con l'aglio, i pinoli, il sale e, aggiungendo l'olio a filo, cominciare a frullare sino ad ottenere un pesto liscio ed omogeneo.
Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata per pochi minuti. Saranno pronti quando salgono a galla (in genere dopo un paio di minuti, dipende dalla grossezza).
Versare alcuni cucchiai di condimento in una zuppiera. Aggiungere gli gnocchi via via che salgono alla superficie e finire di condirli con il restante pesto.
Una spolverata di Parmigiano Reggiano grattugiato terminerà il piatto.
un' altra ricetta!!!! e che ricetta Nora! il pesto di salvia e pinoli: lo voglio. lo rubo. t' ho avvertita.
RispondiEliminagli gnocchi con la farina di castagne sono assolutamente perfetti, e quel sapore dolciastro e chiuso della farina con la salvia trova il connubio perfetto, e secondo me hai fatto non bene ma benissimo a lasciare qualche pinolo intero come intravedo nella foto perchè la loro consistenza croccante rende il piatto ancora più perfetto.
sei un crescendo, prima le fettuccine ed ora gli gnocchi. come faccio a dirti grazie se non ti posso abbracciare fortissimo e darti un bacio con lo schiocco?? : )))
Bacio accettato e per il pesto che dire? Rende tantissimo ed è una variante più *leggera* del classico burro e salvia.
EliminaBasta usarne poco perchè è molto più saporito di quello al basilico.
Gli gnocchi non sono poi così innovativi, visto che li hanno proposti in tante.
Spero di esser più originale con le prossime 2 proposte.
Il difficile di questa sfida è restare nella *semplicità* e non scadere nelle preparazioni più fighe ma meno in tema.
Grazie ancora dei tuoi complimenti (decisamente immeritati).
Nora
mi inserisco qui, perchè avrei scritto le stesse cose di Serena- con l'aggiunta che mi son persa la seconda proposta, quindi andrò a ritroso come i gamberi per recuperarla. Il connubio è perfetto e fai bene a suggerire che, stavolta, melius est deficere, quam abundare, perchè la salvia "picchia" più di quanto si pensi. dissento sulla mancanza di originalità o meglio: non trovo che l'originalità sia un parametro di giudizio così tassativo. Noi cerchiamo una ricetta povera, credibile e convincente: la parola chiave, in questa, sfida, è semmai l'equilibrio, nel rispetto del tema (che restringe di parecchio la altrimenti vastissima gamma di possibilità che una gara su un ingrediente avrebbe spalancato). e a me questa sembra proprio una ricetta in tema, visto che risponde ai criteri di cui sopra. Se poi ti metti nella prospettiva ligure (non zeneize, stavolta: la farina di castagne è roba di riviere e di rispettivi entroterra), poi diventa pure originale, al limite dell'eresia ;-) E il fatto che abbia deciso di aggiungerla alla lista delle ricette da provare, la rende ancora più eretica! ;-) Brava, nora, brava!
EliminaEretica o no, ai miei XY è piaciuta. Ma, si sa, a casa mia la cucina semplice vince su quella *figa*.... e qui casco a fagiuolo, anzi in castagna.
EliminaTi ringrazio anche questa volta dei complimenti per questi che non sono che semplici gnocchi di patate ai quali si è cambiata in parte la farina .... ma aggiunto l'uovo (l'Artusi si sta rotolando...dal ridere... nella tomba)
Buonanotte
Nora
E tu non volevi pubblicarli?? E' vero che ci son state diverse proposte con gli gnocchi,ma,come vedi,sono tutte diverse tra loro. Questo pesto dev'essere gustosissimo. E il mio orto sul balcone ospita una rigogliosissima pianta di salvia.
RispondiEliminaProvaci a ripetere il pesto di salvia, vedrai che è una valida alternativa a quello classico.
EliminaIo l'ho scoperto da qualche anno e ne faccio scorta quando finisce la stagione bella e la salvia rischia di avvizzire in pianta.
Bacioni
Nora
Cioè Nora, ma davvero dici??? Io trovo che siano di una bellezza e di una bontà...che anche la nonna MAria ha l'acquolina!!! e complimenti che anche la foto è bellissima..buon weekend , che spero sia tra quei boschi che ti fa stare tanto bene, un abbraccio grande, Flavia
RispondiEliminaLa foto è un po' scura, in verità ma questo è il massimo che riesco ad ottenere da quella che NON è una macchina fotografica seria.
EliminaGrazie Flavia.
Bacioni.
Nora
Ma sono buonissimi!!!
RispondiEliminaSono gustosi, si. Soprattutto semplici da preparare.
EliminaBacioni
Nora
mamma mia che splendore...che dire...ti adoro!!! ciao fatina del bosco!!!!
RispondiEliminaFatOna, vorrai dire!
EliminaA Presto Antonella!!!
Nora
stupenda Nora!! ma dove li hai messi? nella schiscetta? :-)
RispondiEliminafinalmente una che mette l'uovo negli gnocchi come me!!
bellissimo anche il pesto pazzo, mi piacciono moltissimo!!
baci
cris
siiii! E' la schiscètta. Da anni il Martirio mi torna dai varii mercatini con tanto di quel *ciarpame*... a volte però, viene utile.
EliminaUn piatto povero in un contenitore dei poveri...
Il pesto pazzo è un ottima alternativa *dell'ultimo minuto* quando devi condire una pasta o gli gnocchi fatti in casa.
Bacioni e a presto!
Nora