"Vestiti. Usciamo"
Arc è un po' contrariato ma la Mamma ha il tono che non ammette repliche.
Quindi si mette le scarpe, il giaccone e si presenta davanti alla porta di uscita.
"No, Arc, mettiti gli stivali. Si va nel bosco."
"Nel bosco??? Ma, Mamma ci sono i cinghiali!!!" Arc non ne vuole proprio sapere.
Da quando gli hanno detto che ci sono i cinghiali, beh, gli è venuta fifa ad andar nel bosco!
"Dai fifone che i cinghiali non arrivano sin qui, non quando passiamo noi!"
Ma come accidenti fa la Mamma a sapere SEMPRE tutto quello che pensa?
Pare pure arrabbiatissima. Arc lo sa perchè l'ha sentita parlare con Verginia, lo spirito della casa, che Papi (il Martirio) è un pantofolaio e che non vuole mai saperne di cenare fuori.
Mamma parla sempre con Verginia quando ce l'ha con Papi.
Bah, capirli i grandi! Arc cerca disperatamente l'altro stivale. Accidenti a Verginia, *quella* ha il vizietto di nascondere tutto e se farà tardi a prepararsi la Mamma si arrabbierà.
"Allora, arrivi pelandrone?" Eccola! Ed ecco pure l'altro stivale.
Parte in quarta la Mamma, sale velocissima la piccola salita dopo la curva.
Si gira, e lo aspetta.
Ha in mano un cesto vecchio e capace e lo sta incitando a salire.
"E... adesso?" chiede Arc.
"Adesso lascio qui il cesto e raccogliamo le castagne. Vedi in mezzo alle piante quella radura? Lì, tutte attorno, ci sono quelle altissime piante di castagno. Sembrano delle ballerine sulle punte, alte, longilinee, con le braccia tese sopra la testa. Fanno il girotondo attorno al prato e, nel farlo, lasciano cadere le perle della loro collana, le castagne. Noi le raccogliamo e ci faremo qualcosa di buono stasera."
Arc dimentica la paura, i cinghiali e comincia a raccogliere i marroni belli grossi, tondi e lucidi, nascosti tra le foglie.
Mentre lui e la Mamma stan mettendo le castagne nel cesto, si sente un rumore di rametti rotti, dei passettini.
"A i u t o" sussurra Arc " i cinghiali!"
"SSSSTTTT, è solo Nocciolo il capriolo che ci spia" sussurra la Mamma indicando dietro i tronchi delle ballerine...
Lì, seminascosto dal fogliame dello stesso colore del manto, e dal tronco della pianta più alta... spunta un musetto con il naso umido e gli occhi enormi.
Non fugge Nocciolo, e si guardano. Lui ed il piccolo cucciolo di uomo....curiosi e spaventati tutti e due.
Poi un balzo. Una corsa a zigzag tra gli alberi e un ultimo sguardo, prima di perdersi nel bosco.
Un urlo.
"Nocciolo....arrivederci!!!!"
La Mamma trasale al grido... ma poi scoppia in una risata.
Tornano a casa con il cesto pieno pieno di castagne lucenti, le perle delle ballerine. Arc voltandosi ogni dieci passi, per vedere se Nocciolo li segue....par proprio di no.
Nel tornare si fermano all'unico negozio della piccola frazione, e la Mamma vede sul banco un sacchetto pieno di una farina bruna, *farina di castagne bio*, c'è scritto sul pacchetto. Finisce anche lei nel cesto. Ci farà un dolce, si, ci farà sicuramente un dolce! Arc, goloso com'è già se lo immagina...
Poi, la sera, mentre le castagne saltano sul fuoco del camino, la Mamma comincia ad impastare e a tirare con il mattarello..... Le tagliatelle!!!!
La Mamma fa le tagliatelle!!! .... ma con la farina di castagne????
La Mamma è impazzita... non ditelo a Verginia!!!
Si, ho fatto le tagliatelle, le ho fatte con la farina di castagne e con la semola e le uova fresche.
Le ho fatte pensando alla cucina povera, quella che si arrangia come può.
Quella che non fa figo nei menù dei cuochi stellati ma che riempie la pancia e si sposa bene con l'aria di casa.
Quella che è nella mia storia, nelle mie memorie, nelle favole che ho imparato e che vivo quando cammino nei boschi, quelli che circondano il mio rifugio difendendole dalle cattiverie e dalle brutture del mondo.
Quella fatta per partecipare a un MTChallenge, il 34° se non sbaglio, che sembra scritto per il mio palato, per la voglia di condividere e non insegnare, quello che so fare...poco fantasioso... ma gustoso, almeno per noi.
Il tema proposto dalla vincitrice, Serena del blog Pici e Castagne, è appunto: LA CASTAGNA, ed è proposto con una delle ricette preferite di mia nonna: la marmellata di castagne, (anche se è un po' diversa la ricetta dalla mia) e che è stata una delle mie fantasie quando ho trovato questi splendidi marroni.
Ma la marronata la rifarò di sicuro....magari prima che cambi il vento, ed arrivi il freddo a rovinar le castagne.....o se le mangi Nocciolo.
E tutto ciò per dire che partecipo alla sfida mensile dell'MTChallenge n. 34 con le mie tagliatelle e due condimenti.
TAGLIATELLE DI CASTAGNE CON SUGO DI SALAMELLA E POMODORO.
(versione carnivora)
Ingredienti per tagliatelle per 4 persone:
150 g di farina di castagne
150 g di farina 0
2 uova intere
1 tuorlo (non buttate l'albume)
farina di semola per la spianatoia e per separare le tagliatelle.
Ingredienti per il sugo con la salamella.
200 g di salamella mantovana
250 g di polpa di pomodoro (io pomodori freschi scottati, pelati e tritati a coltello)
1 scalogno
2 cucchiai di olio EVO
1 cucchiaino di estratto di verdura (o 1/2 dado vegetale)
1 cucchiaio di cognac.
Setacciare la farina di castagne e la farina 0 sulla spianatoia formando una fontana.
Rompere in centro le uova ed aggiungere il tuorlo.
Cominciare a mescolare con la forchetta e continuare impastando vigorosamente a mano sino a che si formerà un panetto compatto che lasceremo riposare almeno mezz'ora coperto da una ciotola.
Stendere la sfoglia di pasta infarinando con semola la spianatoia.
Tirare la sfoglia molto sottile (farlo lentamente perchè si potrebbe "stracciare") e tagliarla a strisce di mezzo centimetro circa.
Infarinarle e metterle ad asciugare su un vassoio cosparso di semola.
Nel frattempo in una padella bassa far appassire lo scalogno con 2 cucchiai di olio EVO su fiamma bassissima. Sbriciolare la salamella e farla saltare assieme alla cipolla.
Appena si sarà sbianchita, aggiungere il pomodoro, il cucchiaino di estratto di verdura (o il mezzo dado vegetale), chiudere con un coperchio e lasciare sobbollire con un fiamma bassa per almeno 15/20 minuti.
Scoprire, far ritirare un poco il sugo e spegnere la fiamma. Aggiungere il cucchiaio di cognac.
In una pentola capiente far bollire l'acqua salata e gettare le tagliatelle cercando di non romperle.
Scolarle dopo 5/6 minuti di bollitura (saggiatene prima la cottura perchè dipende dallo spessore della sfoglia che avrete tirato).
Saltarle velocemente nella padella con il sugo e servirle caldissime con una spolverata di Parmigiano Reggiano.
Ed ora la seconda versione, con il condimento semplice ma saporito del formaggio che si sposa benissimo con l'olio EVO aromatizzato al rosmarino.
TAGLIATELLE DI CASTAGNE AL QUARTIROLO ED OLIO AL ROSMARINO.
(versione vegetariana)
Ingredienti per tagliatelle per 4 persone:
150 g di farina di castagne
150 g di farina 0
2 uova intere
1 tuorlo (non buttate l'albume)
farina di semola per la spianatoia e per separare le tagliatelle.
Ingredienti per il condimento:
150 g di quartirolo
5 cucchiai di olio EVO
2 rametti di rosmarino
Setacciare la farina di castagne e la farina 0 sulla spianatoia formando una fontana.
Rompere in centro le uova ed aggiungere il tuorlo.
Cominciare a mescolare con la forchetta e continuare impastando vigorosamente a mano sino a che si formerà un panetto compatto che lasceremo riposare almeno mezz'ora coperto da una ciotola.
Stendere la sfoglia di pasta infarinando con semola la spianatoia.
Tirare la sfoglia molto sottile (farlo lentamente perchè si potrebbe "stracciare") e tagliarla a strisce di mezzo centimetro circa.
Infarinarle e metterle ad asciugare su un vassoio cosparso di semola.
In una pentola capiente far bollire l'acqua salata e gettare le tagliatelle cercando di non romperle.
Scolarle dopo 5/6 minuti di bollitura (saggiatene prima la cottura perchè dipende dallo spessore della sfoglia che avrete tirato).
Scaldare l'olio EVO in un pentolino. Appena si incresperà la superficie, gettare il rosmarino, spegnere e lasciar riposare.
Condire con il formaggio sbriciolato grossolanamente e l'olio al rosmarino.
Wow!! Stavolta copierò! Alla grandissima: sapevatelo!!
RispondiElimina;)
Copia, copia pure!! Sono state una scoperta fatta tanti anni fa in casa di Nonna Maria.
EliminaBaci
Nora
Virginia sarà uno spiritello, tu, però sei un "mostro"... di velocità e bravura! Le seconde mi piacciono assai- Bacio
RispondiEliminaMostro lo so di esserlo ma non certo in cucina!
EliminaAdesso aspetto il risultato delle tue *pelature*
Bacioni
Nora
Che meraviglia andar per boschi a raccogliere castagne! e con la farina ha fatto delle tagliatelle bellissime, perfette! che bel colore che si ottiene! i condimenti sono perfetti, che esaltano senza coprire il sapore della tagliatella di castagne! bravissima Nora!
RispondiEliminaGrazie Franci. I due condimenti diversi sono stati fatti per accontentare i gusti di tutti i miei commensali.
EliminaSono solo tagliatelle.....
Nora
Che meraviglia andar per boschi a raccogliere castagne! e con la farina ha fatto delle tagliatelle bellissime, perfette! che bel colore che si ottiene! i condimenti sono perfetti, che esaltano senza coprire il sapore della tagliatella di castagne! bravissima Nora!
RispondiEliminaBello scoprire che non sono l'unica a cui blogger raddoppia (o più spesso cancella) i commenti!
EliminaBaci
Nora
NOOOORA!! .....Oh Signùr!! .... ho visto te e Arc nel bosco, ho visto i Castagni come ballerine, ho visto il musetto umido e lucido di Nocciolo...... e sto infinitamente sognando le tue tagliatelle, quelle con Quartirolo e rosmarino...poi .... sono nella Top Five dei miei sogni, :* Flavia
RispondiEliminaFlavia ciaoooooo! Nocciolo è quel furfante che mi ha mangiato le mele e le pere sugli alberi rompendomi i rami!!! Ma è di un carino che non immagini.
EliminaArc ha preso coraggio e, goloso com'è non fa più storie per andar per boschi.
Quelle con il rosmarino sono le mie preferite DA SEMPRE!
A presto e... corro a vedere da te!
Nora
ecco, questo è esattamente quello che mi aspettavo da te. leggerti e tornare a casa, girarci intorno per raccogliere castagne, bisticciare, cucinare, scaldarsi intorno al fuoco.
RispondiEliminala pasta fatta con la farina di castagne che te lo dico a fare che mi piace da morire?
le tue proposte me le immagino bene.. la salamella, il quartirolo, il rosmarino.. mi sembra di sentirne i profumi. e di sentirmi a casa. : )
sono i piatti di *casa*, quelli che mi fan sentire a posto con il mondo.
EliminaPasseggiare nei boschi è il mio rifugio, il mio divertimento e una scuola per Arc.
Sono contenta che ti piaccia la mia soluzione.
Grazie.
Nora
Baratterei il menu di qualunque ristorante stellato per un piatto di queste tagliatelle!
RispondiEliminaTu che conosci il Martirio... sai che non sei l'unica!
EliminaVorrà dire che se passi da Milano, ti rifaccio il tutto SOLO PER TE!
Baci
Nora
Che bella passeggiata nel bosco! E' bellissimo sentire i rumori della natura e vedere la maestosità degli alberi. E poi è proprio bello poter vedere gli animali selvatici da vicino.
RispondiEliminaL'unico animale che abbiamo visto, è stato il gigantesco cane di un altro raccoglitore di castagne , che ci girava intorno, stile cinghiale con i piccoli....
E che dire delle tue tagliatelle bi-version? Deliziose!
Ciao
Isabel
Grazie Isabel, se giri nei boschi vicino alla casetta gialla non è difficile incontrare animali selvatici.
EliminaHo romanzato un po' il racconto ma è quello che è successo veramente.
Mio figlio oramai si è abituato agli *incontri magici* che spesso facciamo ed io alle visite di questi amici nel mio terreno.
Le tagliatelle sono un mio cavallo di battaglia da sempre. Le ho proposte con le farine più improbabili e con i contorni più semplici. Sono quello che spesso gli amici ci chiedono quando vengono a cena alla casetta gialla.
A presto.
Nora.
io ricordo bene le passeggiate nei bodìschi a raccogliere castagne, e il fango ma tanto divertimento!
RispondiEliminabuonissime le tagliatelle, le seconde sono le mie preferite, che profumino :-)
Grazie Francesca, sono le mie preferite quando penso ad una pasta.
EliminaSono pure le più richieste in famiglia.
Il divertimento di raccogliere le castagne è una delle cose belle dell'autunno.
A presto
Nora
Ma tu non sarai mica Cappuccettorosso con il bosco dietro casa? Ottime le tue tagliatelle alle castagne, pensavo anch'io di fare qualcosa di simile, ma ancora non ho deciso. Tu addirittura le hai condite con due tipi di salsa, una più buona dell'altra!
RispondiEliminaBuongiorno Andrea!
EliminaTi confesso di essere stata tentata di rispondere che: si, sono io Cappuccetto Rosso.
Poi il mio difetto di NON saper mentire (quantomeno NON BENE!) mi costringe a darti la ferale notizia: come età sono sicuramente LA NONNA....
Ma se tu facessi il lupo e non il cacciatore.....
Scherzi a parte. Grazie dei complimenti e mi sa che ti terrò d'occhio per vedere le tue proposte perchè mi sa che ne arriveranno.... o no?!
Saluti,
Nora
Prendila per quello che vale, perchè è una opinione, personalissima: ma la vera cifra della tua cucina è questa. Di territorio, di tadizione, di radici e di saperi antichi. E' come un vestito che calza a pennello- e non è un caso che tu ci faccia sentire tutti a nostro agio, quando crei quste atmosfere, nei tuoi post, e le leghi così intimanente alle tue ricette. Checchè se ne dica, la strada della tradizione è quella più feconda. E mi piacerebbe che tu continuassi a percorrerla, ogni volta, in questo modo. Grazie davvero
RispondiEliminaCome sempre mi spiazzi! Sono solo tagliatelle... è che non sono capace di dividere cucina da vita, la mia.
EliminaGrazie a te che mi fai sempre sentire più *dentro* di quello che sono.
Un abbraccione
Nora
Anche per me la cucina, il bosco, la natura (e la musica) sono l'antidoto alle brutture del mondo, alle cattiverie, alle delusioni. E sarà ora che mi metta anch'io a fare tagliatelle!
RispondiEliminaClaudette
Falle e vedrai che pace....
EliminaUn abbraccio.
Nora
Immagino gli occhi spalancati di Arc a vedere Nocciolo, e la mamma con cesto capace e vecchio... e mi siederei a tavola con voi per condividere questo piatto cui io, personalmente, da donna comune quale sono, darei almeno 3 stelle.
RispondiEliminanaaa esagerata!! tre stAlle! Sono delle semplicissime tagliatelle.
EliminaArc ormai è abituato agli abitanti del bosco ed ha imparato a dar loro voce e capacità quasi umane.
Quanto a sederti con noi: la casetta gialla (quando abbiamo la fortuna di riuscire ad andarci) è sempre aperta per gli amici!
Nora
Che buone le castagne, e come mi mancano. Ho ereditato un castagneto in Italia, spero di tornarci un autunno e raccogliere tante castagne :-) (e magari anche qualche fungo...)
RispondiEliminaCiao
Alessandra
Ma che bello! Magari vicino a dove ho la casetta gialla?!
EliminaFammi sapere quando verrai in Italia e magari riusciremo pure a conoscerci di persona!
Bacioni
Nora
prima degli gnocchi avevo pensato alle tagliatelle sai? ma andavo di fretta, comunque non è detto che non mi ci metta, magari non tagliatelle ma pasta fresca sì ;-)
RispondiEliminaQueste sono super-goduriose!!!
Ciao
Cris
Io invece.... prima tagliatelle e poi gli gnocchi!
EliminaBelli i tuoi con le acciughe.
Brava
Nora
Che voglia di venire a conoscere la Verginia!!...e di girare con voi per i boschi incantati....e di spazzolarmi un bel piattone di tagliatelle di castagna con il quartirolo!!!...ci mettiamo anche un bel vin brule' davanti al fuoco mentre aspettiamo che sian pronte le caldarroste e raccontiamo storie per ingannare l'attesa?
RispondiEliminaAndata! §Dimmi solo quando, di posto ne ho!
EliminaBacioni amica mia
Nora
"1 tuorlo (non buttate l'albume)"...
RispondiEliminacon questo mi hai riportato di nuovo a casa... c'ero anche io nei boschi leggendoti!
Brava, come sempre!
besos
Ma sarebbe anche il caso che tu ed il Cozzaro veniste a trovarci, magari quando la stagione si aprirà al bello.
EliminaMi ci divertirei un mondo a portarvi a conoscere gli angoli di sogno che circondano la casetta gialla.....
Baci
Nora
miiii tata...ma le tue tagliatelle...sono appetitosissime...
RispondiElimina