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lunedì 12 gennaio 2015

Pane con Lievito Madre e... sono ricaduta nel loop del Lievito Madre.





Ci sono ricaduta.
Dopo averne assassinato uno, ho deciso di chiedere di nuovo un pezzo di Lievito Madre alla collega che lo utilizza regolarmente da anni e che, anche la volta precedente, me lo aveva *spacciato*.



Nel frattempo mi sono documentata:  ho comprato dei libri sulla panificazione, mi hanno accettata in due bellissimi gruppi su FaccialiBro, dove ho trovato ricette a iosa e anche tantissimi suggerimenti al riguardo.
Per iniziare: la farina. 
Io ho sempre panificato con la farina 0, la Manitoba o la semola rimacinata mescolata a Manitoba.
Ho scoperto che dopo la 0 e la Manitoba ci sono altre farine *forti*.
Dove trovarle poi è stato un'impresa. In Internet non sono riuscita a trovare quantitativi ragionevoli (non posso certo stoccare in casa chili e chili di farina con la possibilità di finire per farla andare a male!).
Poi, per miracolo, in un grande supermercato ho trovato la farina 1 e ho provato a comprarne mezzo chilo.
Il giorno di Natale sono riuscita a sfornare un pane croccante ed alveolato che, a differenza della altre volte che avevo utilizzato il Lievito Madre, non era affatto acido anzi, era molto profumato.
Unico difetto è stato la sapidità. Da brava Lombarda, sono abituata ad un pane saporito e non sciocco. Quindi, a forza di provare, ho trovato la giusta dose di sale per il mio (e della mia famiglia) palato.
Con questa dose viene un filone di pane da 50/60 cm che dura anche una settimana e la ricetta è presa dal libro di Sara Papa *Tutta la bontà del PANE* che ho comperato qualche mese fa con qualche mio cambiamento.

PANE BIANCO COMUNE.

600 g di farina 1 (io 500 g. di farina 1 e 100 g di Manitoba)
350 g di acqua
150 g di Lievito Madre
2 cucchiaini di sale fino
1 punta di un cucchiaino di malto.


  • Setacciare la farina.
  • Lavorare il Lievito Madre con il malto e la farina aggiungendo l'acqua molto lentamente.
  • Appena l'acqua si sarà riassorbita, aggiungere il sale e lavorare energicamente fino a formare un panetto elastico e liscio.

  • Mettere l'impasto a lievitare in una ciotola di vetro unta d'olio e coperto con un canovaccio bagnato,  fino al raddoppio (attenzione: il lievito madre ci mette molto più tempo di quello di birra e per il primo raddoppi ci possono volere anche 3 ore)

  • Riprendere l'impasto e sgonfiarlo sulla spianatoia infarinata. Dar due pieghe all'impasto e formare il filone.
  • Spolverare di farina (io di semola rimacinata), praticare con una lametta delle incisioni sulla superficie e mettere il filone a lievitare sulla teglia rivestita di carta da forno coperto da un canovaccio bagnato o da un foglio di pellicola.
  • Io l'ho messo a lievitare per 6 ore (una notte). 
  • Infornare a forno caldo (225°C statico) per 10 minuti inserendo una bacinella di acqua sul fondo del forno per creare umidità.
  • Trascorsi i 10 minuti abbassare la temperatura a 200°C e proseguire la cottura per altri 35 minuti.
  • Togliere il pane dal forno e, capovolgendolo, battere con le nocche sul fondo. Se questo suonerà *vuoto* il pane sarà pronto. In caso contrario proseguire la cottura per 10 minuti.
  • Sfornare il pane e farlo raffreddare su una gratella.
Note mie: 
  • Si conserva per molti giorni avvolto in un canovaccio o in un sacchetto di carta. 
  • Se raffermo si presta ad essere utilizzato per ripieni o per gnocchi di pane.

4 commenti:

  1. sei una graaaaande!!!!! In che super hai preso la farina 1??? Bellissima alveolatura...anche dalla foto si sente il profumo, la croccantezza della crosta, la sofficità della mollica...strepitoso e strepitosa....ciao bela tusa!

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    Risposte
    1. Il supermercato è quello con la S...... ed il pane, debbo confessare, mi viene sempre bene.
      Ora sono riuscita a trovare una farina 1 macinata a pietra in un negozio della mia zona ma costa un botto. Devo vedere di organizzarmi per trovare uno spacciatore più economico.....
      A presto
      Nora

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  2. Sono un'assassina anch'io, lo confesso! Da quando c'è la Pulce panifico ma senza lievito madre. Mi piacerebbe ripartire anche se la gestione della creatura è complessa come quella di un neonato un po' delicatino. Quanto alla farina, quando vado a quel supermercato con la S faccio sempre acquisti anch'io (adesso ne ho due pacchetti con carta nera e scritte colorate: ti dice nulla?)
    Claudette

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