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martedì 17 novembre 2015
Il mio spezzatino di manzo con funghi porcini e carote, le cotture lente e il camino.
Le prime nebbie che avvolgono le cime degli alberi nei boschi attorno alla mia casetta gialla e la sera che scende prima, quasi a voler cercare la compagnia dei focolari e delle luci che filtrano dalle finestre appannate, si riflettono sul menù che propongo alla famiglia riunita.
E' la stagione delle cotture lente, dei profumi che pian piano riempiono la casa.
Da tempo desideravo acquistare una pentola di ghisa ma i costi esorbitanti di marchi famosi mi fermavano sempre. Poi una mia cara amica mi ha fatto conoscere queste pentole, senza un design d'autore, senza colori alla moda; semplici pentole di ghisa nera, da poter usare anche su fuoco diretto; prezzi contenuti e ottima resa.
Sono state mie subito, causando borbottii da parte del Martirio che mi ricordava il numero spropositato di pentole e padelle che sono stipate nella casa di campagna.
Già dai primi esperimenti ho potuto capirne il potenziale e, un sabato umido e dorato, ho deciso di provare a cucinare come facevano le nostre nonne in tempo di guerra: sul camino.
L'occasione è stato l'acquisto di un pezzo di polpa di manzo mista, ed un cartoccio di funghi porcini che mi han sedotto dai banchi del mercato.
Al calar del sole dietro il campanile del crinale di fronte alla mia finestra, ho acceso il camino, che ha una bocca molto capiente, con bei ciocchi di legna secca, ho preparato gli ingredienti ed ho cominciato la prima cottura in forno per poi spostare la pentola fumante sul focolare che brillava di braci.
Arc mi guardava con sospetto chiedendomi se non avrei rovinato la pentola nuova appoggiandola così vicino al fuoco scoppiettante e pure il Martirio sembrava perplesso.
Niente paura, non solo la pentola non ne ha affatto sofferto, ma il profumo ed i sapori di questa cottura antica, hanno rivelato un gusto che avevamo perduto.
A fatica sono riuscita a trattenere i miei due curiosissimi XY, tanto che al pranzo della domenica, contrariamente al solito, si sono presentati al desco senza bisogno di insistenze da parte mia.
In tavola uno spezzatino che ha fatto esclamare al Martirio : *Mai mangiato uno spezzatino così buono!*.
Arc? Lui non parlava nemmeno e, pur non amando eccessivamente i piatti in umido, ha persino chiesto due volte il bis.
Per farla breve, ho ordinato un'altra pentola uguale per Milano perché il Martirio si rifiuta categoricamente di far il pendolare-con-pentola. Peccato solo che a Milano il camino non ce l'ho e che mi potrò accontentare di una cottura lenta in forno...
SPEZZATINO DI MANZO CON FUNGHI PORCINI E CAROTE COTTO NEL CAMINO.
Tagliate a tocchetti non troppo grossi la carne ed infarinatela leggermente.
Fate rinvenire i funghi secchi in una tazza di acqua calda e lavateli per eliminare eventuali residui di terra.
Tritate il lardo e mettetelo nella pentola con le carote ed il sedano tagliati a tocchetti non troppo piccoli, i due cucchiai di olio EVO e i funghi porcini freschi puliti e tagliati a pezzettoni.
Quando il lardo si sarà sciolto e le verdure cominceranno a soffriggere, aggiungete i funghi porcini e i pezzetti di carne che farete sbianchire per 5 minuti.
Sfumate con la Barbera e, quando si sarà ritirato il sughetto (ci vorranno circa 10 minuti a fuoco vivo) aggiungete la foglia di alloro, i pomodori pelati e i funghi secchi tritati grossolanamente.
Aggiungete pepe macinato fresco, e portate a bollore.
Accendete il forno e portatelo ad una temperatura di 120°C. Chiudete il coperchio della pentola e mettetela in forno a continuare la cottura per 45 minuti circa.
Spostate la pentola sopra le braci del camino e continuate la cottura per altri 45 minuti (attenzione, con quantitativi di carne più grossi i tempi di cottura si allungheranno).
Aggiustate di sale e lasciate sulle braci per altri 5 minuti.
Servite con una polenta, del riso pilaf o delle patate lessate.
Qualora non aveste un camino dove cuocere lo spezzatino, continuate la cottura per lo stesso tempo nel forno. Il sapore ed il profumo saranno lo stesso intensi.
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che meraviglia Nora! io quel set di pentole lo punto da parecchio, ma davvero spazio non ne ho (e infatti ho deciso di cambiare casa :D così avrò più spazio!). Il profumo del tuo spezzatino È arrivato fin qui, insieme ai colori vividi delle braci e al loro scoppiettio. Un abbraccio, Vale.
RispondiEliminaIl camino della cucina nella mia casa paterna era come quello che descrivi tu: imboccatura ampia, catena e un gradino basso e largo; era il camino perfetto per le burolle e per la pietra ollare.
RispondiEliminaIl mio sogno però era quello che occupava un'intera parete nella casa di un'anziana cugina di mio padre: un camino con le panche laterali perfette per perdersi tra le pagine di un libro.
Ora il camino ce l'ho (fortissimamente voluto da me), ma è inadatto per cucinare e insufficiente per immaginare di essere a "Cime Tempestose"...
Però... però un po' di magia la regala, soprattutto in sere come queste in cui, persino qui, arriva una nebbiolina leggera.
Claudette
Ecco il camino te l'invidio proprio!
RispondiEliminaCiao ho una pentola in terracotta Colì e vorrei provare a fare uno stufato a lunga cottura nel camino. È la prima volta e sapere come muoversi non è facile. Pensavo di far rosolare cipolle sedano e carota in padella, aggiungere i pezzetri di carne leggermente infarinati e a rosolatura avvenuta trasferire tutto nella terracotta sul camino, è corretto? Qualche vecchia ricetra forse più per i brasati, lascia marinare per una intera notte nel vino la carne. La cottura poi avviene nel brodo o nel vino? Probabilmente andranno bene entrambe le soluzioni. Le patate le aggiungerei dopo un'oretta pensando ad una cottura di 3 ore di carne di manzo con parti più grasse. Infine necessitando di una cottura a bassa temperatura, i grassi si sciolgono già a 60°, la pentola non credo andrà messa sulla brace ma davanti al fuoco, forse potrebbe essermi di aiuto un termometro. Grazie a chi vorrà aiutarmi.
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