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domenica 10 gennaio 2016

Ricicliamo il pane con un BUDINO DI PANE E MELE che spopola in casa mia.

Ogni anno ci ricado.
Dopo ogni santissima festa comandata mi si riempie la dispensa di pane secco perché esagero nella produzione o nell'acquisto non considerando che i miei commensali fanno sempre più fatica a mantenere il ritmo delle *mangiate* di gioventù. 
Intendiamoci: il novantaduenne cardiopatico non molla un boccone e (forse) è l'unico che non riesce a non mangiare il pane.
Gli altri, suocera in testa, *'sagian* tutto e, se proprio devono rinunziare a qualche boccone, sacrificano il pane.
Ecco perché dopo l'Epifania, oltre a disfare albero e presepe, mi trovo a dovere smaltire pane secco in quantità industriali.
Da qui cominciano le varie divisioni: il pane casereccio spennellato con poco olio di oliva e tagliato a cubetti, viene messo a tostare in forno per farne crostini per le zuppe e le minestre; pani rustici vengono *riciclati* in canederli o torte di pane (come questa); altri pani più friabili in pangrattato.

Questa volta mi erano avanzati dei francesini leggerissimi e ho voluto tentare un budino di pane con le mele che lanciavano grida di aiuto dal cesto della frutta.
La cosa bella è che è piaciuto tantissimo anche al Martirio che (salvo poche eccezioni) non ama i dolci particolarmente e non parliamo di Arc che ha dato l'assalto all'ultimo pezzetto con il cucchiaio di portata sentenziando:
* Devi ricordarti di far seccare più pane, così te ne vengono altri di budini così bbbbbbbuoni!*
Morale della favola? Ho terminato pane e frutta nel cestino e da domani avrò l'incombenza di comprare *più pane* per avere nuovamente un dolce che riscuota così tanti consensi come questo.
Inutile dire che non ho nulla in contrario in quanto:
a- sono golosa anch'io e questo non contiene molti grassi o zuccheri.
b- almeno riuscirò a far mangiare frutta anche al Martirio...

Quindi, eccovi la mia ricetta per questo budino di pane che, in alcune località, viene anche chiamato *budino della serva*.

BUDINO DI PANE E MELE.






Tagliate la mela a fette dopo averla sbucciata.

Imburrate una pirofila con un velo di burro e cospargetela con qualche cucchiaio di pangrattato.


Tagliate le fette di pane (cercando di mantenerle intere) alte almeno 2,5 cm.




In una ciotola, sbattete energicamente 3 uova intere con 30 cc di latte intero, grattugiate un poco di fava tonka per aromatizzare ed intingetevi le fette di pane.



Disponete nella pirofila imburrata fette di pane imbevute e fette di mele alternandole a raggiera e, quando avrete terminato di riempire la pirofila, versate quel che rimane del composto uova e latte.






In una tazzina mescolate lo zucchero di canna con il cucchiaino di cannella e cospargete la pirofila.


Infornate a forno caldo (175° - io ventilato) per 25 minuti.



Togliete dal forno e lasciate intiepidire. Mangiato tiepido è una delizia ma anche freddo ha il suo perché.




10 commenti:

  1. Io lo adoro!!....purtroppo qui di pane ne avanza sempre poco, per non dire mai. Pensa che a volte, se mi servono due cucchiai di pane grattugiato, devo tritare le fette biscottate!! Però quando sono tornata da Thiviers col mio bottino di mele appena raccolte, mi sono fatta il pane apposta e l'ho lasciato a seccare un paio di giorni, proprio per farmi questa delizia. Io metto tutto a cubetti, la prossima volta provo col tuo sistema, che è anche più bello a vedersi. Un abbraccio Nora e buon anno!!

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    1. Che bello rileggerti! Mi mancaviiiiii!
      Il pane fatto in casa da me non avanza mai ma quello comprato...si.
      Questo riciclo è stato approvato dal Martirio e da ARC che mi ha consigliato di prendere più pane per averlo più spesso.
      A presto bella signora.
      Nora

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  2. bellissimo questo budino, torta, chiamiamolo come vogliamo ma facciamolo! Si lo devo fare anche perchè a casa mia devo comprare il pane per l'Ultradoppio (io mangio il mio integrale con LM) e del suo ne avanza sempre tanto ... Quindi di pure ad Arc di non preoccuparsi che vi mando il mio! Bravissima Nora!

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    1. Lo dico subito ad ARC che sarà contento! ;-)
      Credo che sia altrettanto buono con altro tipo di frutta. Vorrà dire che continueranno le sperimentazioni.
      A presto
      Nora

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  3. E anche qui chi non sta indietro sono i nonni che veleggiano verso gli ottanta....
    Quesat torta la conosco bene perchè era uno dei modi che mia madre usava per smaltire il pane in eccesso (anche se lei la allestiva "a strati"); io l'ho preparata anni fa, ma il si g. Darcy non l'aveva molto apprezzata: magari la ripropongo con il nome di budini della serva che mi sta simpatico!

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    1. Prova! Magari scegli un tipo di frutta che piaccia al Sig. Darcy ed il gioco è fatto!
      A presto
      Nora

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  4. Io invece ho imparato a dosare il pane in modo che non avanzi, però questo 'budino della serva' sembra davvero molto buono! Un abbraccio

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    1. Andrea, io odio dover avanzare il cibo (per non dire buttarlo!) e questa soluzione ha fatto contenti tutti quanti. Provalo!
      Nora

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  5. ma guarda te che bello... davvero da provare, mai fatto tale budino! e poi se piace ad Arc, è una garanzia! un bacione grande!
    che belli i mestolini a dividere i paragrafi della ricetta!

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    1. Ad Arc è così piaciuto che ha finito la pirofila a colpi di cucchiaio di servizio!!! Litigando con il padre che voleva contribuire...
      Vedi tu!
      Nora

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