Sarà capitato anche a voi...
No. Non è la canzone della Vartan (e qui mi rivelo d'antan, giusto per far rima) e
non è nemmeno la versione di Mina.
E' il mantra che mi ripeto da quando, in rete, ho trovato una ricetta di biscotti di una blogger di spicco e mi sono decisa a farli.
Senza se e senza ma ho preso nota di dosi ed ingredienti e...via! Si comincia!
Poi mi sono ritrovata con un impasto molle e colloso che NON si riusciva a gestire.
Per cui, proprio perché odio dover buttare il tutto, ho cominciato ad aggiungere ingredienti (con uno ho dovuto addirittura raddoppiare la dose - ça va sans dire!) nonché, visto che modificare dovevo modificare, aggiunto altri ingredienti per rafforzarne il sapore.
Insomma, alla fine, con una cucina che non si poteva guardare, la ricetta completamente stravolta, ho scoperto di avere prodotto dei biscotti buonissimi che hanno incontrato il favore (anche troppo!) del Martirio e di Arc.
Tanto favore che ho dovuto replicarli più e più volte e che sono stati usati da Arc come merce di scambio durante gli intervalli a scuola (si...io gli faccio le merende sane, e lui le baratta ... ma solo la metà...)
Per fortuna mi sono salvata le "modifiche" su un pezzetto di carta che ho conservato ed ora ve la propongo.
Per la prossima infornata ho idea di sostituire alcuni ingredienti per cambiarne l'aroma ... vi saprò dire se l'esperimento riuscirà.
BISCOTTI MANDORLA E LIMONE MY WAY
Grattugiate la buccia del limone, mescolatela con lo zucchero semolato e l'olio EVO e lasciate riposare per 15/20 minuti.
Unite le uova, l'estratto di vaniglia e il limoncello aiutandovi con una frusta o un frullino elettrico.
Aggiungete le due farine, il lievito ed il bicarbonato ed il pizzico di sale e amalgamate il tutto con un cucchiaio di legno.
Ricavate delle palline e fatele rotolare nello zucchero a velo. Disponetele su una teglia ricoperta di carta da forno tenendole distanziate (cresceranno un poco in cottura) ed infornatele per 8/10 minuti a forno caldo (statico) 180°.
Una volta sfornati fate raffreddare su una gratella.
Quante cose. Limone e mandorle sono una combinazione irresistibile. Le ricette che non vengono secondo me vengono perfettamente: ti fanno (di)venire un nervoso, ma un nervoso, ma un nervoso! Specie poi se non vieni avvisata del possibile rischio, del passaggio delicato ecc. Capisco un libro, ma su un blog c'è anche la possibilità di aggiungere, precisare, spiegare, perfino correggere a posteriori.
RispondiEliminaArc e Martirio: ecco, non vorrei sembrare la figlia che rimanda la madre ai fornelli. Ma l'avessi avuta io una mamma che mi preparava queste squisitezze, che meraviglia. Oggi come oggi non mi resta che rimediare a queste gravissime! carenze affettive sdraiandomi devotamente ai piedi di chi le cucina con familiare larghezza e agguantando ogni possibile briciola!
Ricetta: non capisco quali siano gli ingredienti modificati. Forse perché non frequento blogger titolati e loro non frequentano me ;-/.
Personalmente mi piace l'idea dei biscotti con quei due aromi, come quella che siano, penso, un po' morbidi. Però davanti a questo tipo di ricette iper lievitose mi rimane sempre la perplessità, forte, che sia sballato il rapporto dolce-salato, alterando tutto il resto. Vale a dire: siccome su 200 g di farina tra lievito e bicarbonato e sale ci sono un paio di cucchiaini di roba fortemente salata, si mette una quantità di zucchero non necessaria per coprirne il sapore, col risultato di smussare molto anche le mandorle e il limone che invece dovrebbero risaltare il più possibile puri. Non so con che tecnica si potrebbe evitare questo, forse montando le chiare? ma questa impostazione da dolce "industriale", per quanto alla moda, non mi convince mai del tutto. E comunque ce li avessi per merenda, li spazzolerei lo stesso! :-) Brava per aver recuperato quel che sembrava irrecuperabile.