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sabato 4 febbraio 2023

LIMONCELLO CON I LIMONI DI NOLI



Evadere dalla routine di tutti i giorni, è una bella cosa anche quando si è smesso di lavorare da ben due anni come me. 

Via dagli impegni della spesa, delle lavatrici, delle commissioni da fare perché "tanto sei a casa e non hai impegni" e dagli orari del Martirio lavoratore che non so mai quando lavora da casa e quando dall'ufficio e pure da quelli di Arc che sta preparando e macinando esami universitari uno dopo l'altro. 

Destinazione? Noli! Con il freddo di questi giorni un po' di temperature miti e di aria di mare non guasteranno di certo.

Quindi lo scorso fine settimana, approfittando di un giorno di "solidarietà" che doveva fare il Martirio, abbiamo fatto fagotto e siamo partiti alla volta della Liguria.

Tempo da cartolina ma, come spesso avviene in quei lidi, un vento gelido che tagliava la faccia. I Liguri ci fanno poco caso ma per noi Milanesi il vento è un fenomeno che disturba e rischia di rovinare tre magnifiche giornate di sole.

Incuranti delle condizioni atmosferiche, mentre Arc si barricava in casa a preparare Diritto Privato, io il Martirio e la Suocera, ci siamo aggirati imbacuccati per le vie di questo bellissimo borgo. Purtroppo in inverno sembra un villaggio fantasma in quanto tutti i negozi, fatto salvo una panetteria, l'unica macelleria, un ortolano ed l'unico piccolissimo supermercato, chiudono i battenti. E' un peccato perché Noli è un bellissimo borgo dove le mura che scendono dal Castello di Monte Ursino, corrono giù dal crinale per tornare ad abbracciare la piazza con i suoi stretti caruggi lastricati che conducono, tra le case dei pescatori (ora quasi tutte affittate ai turisti in Estate), alla Via Aurelia ed alle spiagge di ciotoli bagnate da acque cristalline.

Solo i banchi dei contadini che portano prodotti dai loro orti nell'entroterra sfidano le raffiche gelide di Piazza Chiappella di sabato e domenica mattina. 

La mia fornitrice di fiducia è la Signora Lucia, che anche con il vento, non si fa spostare e mi propone quel poco  che il suo orto produce in questo periodo: finocchi, carote, zucche, patate, pompelmi rosa e... LIMONI. 

Belli, profumati e succosi sono in bella mostra sul suo banco e finiscono nella mia sporta per la scorta di Limoncello che preparo per l'estate e per regalare agli amici.

La mia scorta sarà quasi tutta erosa dal consumo che d'estate ne facciamo con mia Suocera che, "per digerire", non disdegna un bicchierino di questo liquore a fine pasto. Poi, come dicevo, ci sono da preparare i regali per le amiche che pare lo gradiscano moltissimo.

Questa volta ho voluto farmi tentare da un suggerimento della Signora Lucia che mi ha consigliato di provare a fare anche il liquore utilizzando le bucce dei pompelmi rosa. Quindi anche tre meravigliosi pompelmi finiscono nella sporta per sacrificarsi nell'alcol.

Torno a Milano contenta con il profumo del sole e dei limoni che mi ricorda di un fine settimana di evasione.

LIMONCELLO



Ingredienti:

7 limoni grandi e NON TRATTATI (solo le scorze)

500 ml di alcol per liquori (95°)

500 ml di acqua

400 g di zucchero

100 ml di succo di limone

Procedimento:

Con un coltellino molto affilato o (meglio) con un pelapatate, prelevate la scorza di tutti e 7 i limoni facendo attenzione a non togliere anche la parte bianca (albedo) che è molto amara.

Mettetele a macerare in un vaso a chiusura ermetica, immersi nell'alcol, per 15 giorni in un luogo fresco e buio ricordando di agitare il composto di tanto in tanto.

Trascorsi i 15 giorni di infusione, fate sciogliere a fuoco dolce, lo zucchero nell'acqua fino a che si sarà formato uno sciroppo. 

Fate raffreddare lo sciroppo e unite il succo di limone. Unite poi il tutto alle scorze nell'alcol. Mescolate bene e fate riposare al buio ed al fresco ancora per 1 giorno.

Filtrate accuratamente ed imbottigliate. 

Prima di consumarlo fatelo riposare chiuso nelle bottiglie ancora per un mese.

Furbate della serie NON SI BUTTA NULLA:

- il succo dei limoni dai quali avete prelevato le scorze, potete conservarlo in freezer in cubetti per utilizzarlo nella preparazione di altri piatti.

- le bucce, una volta scolate e filtrate dall'alcol, asciugatele bene e fatele seccare ne forno a microonde dosando mezzo minuto alla volta il tempo di "essiccazione" per evitare di bruciarle miseramente (a me è capitato!!!). Tritatele poi finissime in un macinino e conservatele in dispensa, riposte in un barattolo di vetro chiuso, per quando non avrete a disposizione limoni freschi non trattati. Potrete aggiungere questa polvere ai dolci, allo yogurt, alle macedonie ed alle pietanze per insaporirle.

 







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