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domenica 29 gennaio 2012

Uno Strudel da Jodler.


Partiamo sabato mattina prestissimo da una Milano ancora addormentata sotto un cielo grigio violaceo che non promette nulla di buono. Partiamo perché lo scorso fine settimana, nel parapiglia del rientro, ci siamo dimenticati  nella casa di campagna, (o meglio il Martirio HA dimenticato) tutte le chiavi di casa, ufficio, etc pertanto una  gita doverosa e non programmata.
Arriviamo nel cortile della nostra casetta e comincia a nevischiare. Tempo tre ore una coltre bianca copre tutto come una spolverata di zucchero a velo. Copre proprio tutto, il cortile, le scale del fienile.
L’albero di mele che io ed il cucciolo chiamiamo familiarmente Melo Carmelo, è subito coperto di neve e quindi, la potatura che avevamo previsto per eliminare i rami troppo alti e puntati al cielo, dovrà aspettare ancora un poco.

In casa il camino con il suo profumo e le stufe danno un poco di calore mentre, inesorabile, cade questa marea di farfalle bianche  e Andrea si lamenta… non possiamo uscire e ci toccano i compiti.

Una cioccolata per consolare il mio piccolo Musone con un pizzico di cannella che da un poco di sprint a questa giornata moscia mentre una idea mi ronza in testa… zucchero a velo, mele,cannella  e se ci si mette qualche altro ingrediente …. Praticamente lo Strudel!

Sinceramente il trascrivere questa ricetta è stato molto difficile in quanto sono anni che la faccio a memoria dopo che mi venne insegnato *ad occhio*da una trentina DOC amica di mio papà. Mi ricorda le estati in val di Fassa, passate ad arrampicare tra sentieri e strapiombi tra le Dolomiti tra paesaggi fatati. Tutte le volte che mi metto all’opera per farlo, i volti dei vecchi amici, compagni di escursioni e di serate a chiacchierare al fresco, mi fanno compagnia… eppoi… questa volta….. tirare la pasta con il mattarello, dopo tutte le tagliatelle di queste ultime settimane sarà uno scherzo! ;-)
Quindi mi stacco dal tepore del camino e mi metto all’opera mentre la neve, implacabile ed impalpabile, ricopre tutto quanto.


Ingredienti per l’involucro:
250 gr. Farina 00
1 pizzico di sale
1 uovo
2 cucchiai di burro (circa 40/50 gr)
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 bicchierino (il mio abbondate!) di grappa.

Ingredienti per il ripieno:
Mele renette circa 700/800 gr. (io questa volta ho usato le fuji…. Non avendo le renette)
100 gr. Pinoli
80 gr. di uvetta
2 o 3 cucchiai di pangrattato
2 o 3 cucchiai di marmellata di agrumi (io marmellata di limone)
50 gr. di burro
2 cucchiaini di cannella grattugiata
Succo di un limone (piccolo)

Zucchero a velo per guarnire

Esecuzione:
Setacciare la farina a fontana e nel mezzo, versare l’uovo leggermente battuto unire il pizzico di sale, lo zucchero e il burro liquefatto. Mescolare con la forchetta e aggiungere il bicchierino di grappa gradualmente, sino a che l’impasto diventerà elastico. Mettere a riposare per 20/30 minuti la pasta coperta da una pentola fatta riscaldare sul fuoco, avendo cura di non farle toccare.
Sbucciare le mele, tagliarle a tocchetti e metterle in un ciotola irrorandole con il succo di limone. Aggiungere le uvette, i cucchiai di marmellata, un paio di cucchiaiate di pangrattato il burro fuso e la cannella. Rimestare tutto il ripieno, coprirlo, e passare a preparare l’involucro.
Stendere la pasta con il mattarello, fino ad ottenere un grande rettangolo molto sottile.

Unire i pinoli al ripieno e versare il tutto sulla sfoglia lasciando un margine di circa 2 cm per la chiusura.

Aiutarsi con un foglio di carta da forno oppure uno strofinaccio infarinato, per chiudere l’involucro arrotolandolo su se stesso. Mettere sulla placca del forno imburrata ed infarinata (o su di un foglio di silicone) con la chiusura rivolta in basso, spennellare con il burro fuso rimasto ed infornare a 150°gr per 50 minuti circa. Togliere dal forno quando comincerà a diventare colorito.
Lasciare freddare bene e spolverizzare con abbondate zucchero a velo

Mie annotazioni:
-         *  A mio parere la grappa nella pasta ci va a pennello la rende  particolarmente croccante.
-         *  Le mele sarebbero le renette *da capitolato*… se non fosse facile trovarle, usare delle mele un po’ aspre.
-         *  Se si vuole si può utilizzare il vino bianco (secco, mi raccomando MAI DOLCE) invece della grappa ma,
         credetemi con la grappa ha un tocco in più-
-        *  Si può gustar tiepido, con una pallina di gelato alla crema, oppure con un cucchiaio (generoso altrimenti che
        gusto c’è!) di panna leggermente montata.

12 commenti:

  1. e questa la copio subito...subitissimo...un bacione e buon rientro.... baci, Flavia

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    1. Grazie Flavia, siamo già rientrati.... praticamente fuggiti prima di rimanere bloccati sino al disgelo.... Nora

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  2. La prossima volta vieni a trovarmi in montagna (tra Biella e Cossato) e te lo faccio trovare tiepido! ;-)

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  3. che invidia la tua domenica in campagna... e che meraviglia il tuo strudel (io sono una trentina quasi DOC, e apprezzo sempre un buon strudel)

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  4. stamani non ero molto da invidiare perchè abbiamo dovuto scappare prestissimo (alle 9.00) causa rischio di rimanere bloccati! .Le strade erano molto brutte all'inizio, ma appena giunti in pianura le difficoltà sono svanite.. Quanto allo strudel credo si possa *tradurre* anche Gluten free. Ci voglio provare e poi ti dirò!
    Nora

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  5. Non ho la neve, ma lo strudel non sta bene dappertutto? ;-)

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    1. assolutamente si!! Con il gelato poi.... una goduria! Nora

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  6. brava nora...hai saputo come impiegare il tempo visto?
    però il cucciolo poteva anche uscire fuori a giocare con la neve invece che i compiti povero!!:-)
    baci, angy

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  7. lo so, lo so, sono una madre teribbbbile!!!
    Un poco però aveva giocato, la mattina, e speravo anch'io di fare a palle di neve la domenica invece.... la fuga!
    A presto Nora

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  8. Adoro lo strudel... se poi lo metti vicino alla neve mi sembra di essere immersa nell'inverno! Brava e grazie per aver condiviso :)
    Grazie anche per gli auguri, un abbraccio

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  9. Anch'io lo adoro ma non faccio testo.... i dolci li amo tutti!
    Nora

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