Lo scorso anno,in autunno, nel terreno attorno alla casa, recintato dalla rete verde dove la mamma faceva arrampicare le rose, ci furono delle incursioni misteriose.
Durante l’estate i rami degli alberi si erano riempiti di frutti. Piccoli, perché mamma e papà non usavano concimi chimici ma solo il letame (puzzolente) che il signor Carmelino dava loro quando portava le mucche a pascolare nel terreno scosceso vicino a quello della casa gialla.
Il Melo Carmelo aveva i rami pieni di piccole mele gialle punteggiate di macchiette marroni , come da punti di ruggine. Il pero invece era stato appena piantato e ancora non aveva nome (ad Arc piaceva Piero ma non era ancora convinto) ed i suoi rami erano più piccini e fragili ma qualche pera l’avevano prodotta.
Gli alberi di susine poi, di frutti ne facevano tanti, ma erano troppo piccoli e poco polposi. I susini erano troppo vecchi e da sostituire (così diceva il papà) ma poi non si decideva mai a tagliarli per piantarne di nuovi. Così, ogni anno, alla stagione della raccolta, le susine erano sempre più piccole e con un sapore sempre più di frutta selvatica. Ma ad Arc ed al nonno piacevano lo stesso.
Dicevo delle incursioni. Il papà aveva recintato la parte con gli alberi da frutta per evitare che le greggi di caprette, che pascolavano nella zona, si infilassero nel terreno mangiando i germogli delle piante. La rete non teneva tutto il perimetro del terreno, ma isolava solo la parte con la frutta dal bosco che scendeva verso il torrente.
Per anni la rete aveva tenuto poi, da qualche mese, mentre papà faceva il giro per verificare se ci fossero rami caduti che impicciavano, trovava sempre più spesso dei varchi nelle reti. Come se una persona (piccola) avesse forzato il blocco e fosse entrata indisturbata.
Ad un primo momento papà aveva brontolato contro Tasso Fracasso (quello che scavava le tane alla base degli alberi più vecchi, facendole diventare delle trappole micidiali se ci infilavi un piede senza vederle) perché pensava fosse lui a fargli questo dispetto.
Poi, valutato il varco troppo grosso, cominciò a pensare ai cinghiali. Nella zona, anni fa, ne arrivarono alcuni fuggiti da un allevamento nella valle più lontana e, da allora, era facile vedere il loro passaggio nelle zolle smosse dai grugni in cerca di radici.
Ma anche quella tesi non era giusta, non si spiegava come mai non si vedevano le zolle smosse.
Di capre non si poteva trattare perché troppo piccine per causare simili danni (e poi non si vedevano sul suolo i loro escrementi – quelli che Arc chiamava le *golia*!).
Qui c’era un mistero misterioso…. Finché un bel mattino, la mamma che si era svegliata prestissimo, affacciandosi per capire se sarebbe stata una bella giornata, vide un movimento nel frutteto. Un maschio di capriolo, con due piccole corna ad uncino piantate sul capo, stava piantato con le zampe anteriori, sul piccolo Melo Carmelo e, indisturbato, si pappava felice le mele succose. Era il padre di Nocciolo che veniva a fare colazione a spese loro!
Qui c’era un mistero misterioso…. Finché un bel mattino, la mamma che si era svegliata prestissimo, affacciandosi per capire se sarebbe stata una bella giornata, vide un movimento nel frutteto. Un maschio di capriolo, con due piccole corna ad uncino piantate sul capo, stava piantato con le zampe anteriori, sul piccolo Melo Carmelo e, indisturbato, si pappava felice le mele succose. Era il padre di Nocciolo che veniva a fare colazione a spese loro!
La mamma e la bestiola si fissarono un momento silenziosi. Poi il capriolo finì indisturbato la sua colazione e, come nulla fosse, se ne tornò da dove era venuto, passando per il buco nella rete che il papà aveva chiuso il giorno prima.
Mele e pere, per quell’autunno, furono perse ma un dolce la mamma lo preparò lo stesso... quell'autunno ed anche la primavera seguente....
Cupcakes morbide al cioccolato fondente alle pere
(liberamente adattati da Morbidi al cioccolato fondente di Paul Simon)
Ingredienti:
140 gr. di cioccolato fondente (79% di cacao)
110 gr. di burro
3 cucchiai di panna liquida
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di maizena
50 gr. di zucchero bruno
2 uova
1 pera decana non molto matura
Mescolare le uova con lo zucchero bruno, sbattere con la frusta fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. Aggiungere la farina setacciata e la maizena, continuando a sbattere.
Fare sciogliere il cioccolato, il burro e la panna liquida a bagnomaria.
Incorporare il cioccolato al composto uovo-zucchero-farina fino a d ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciare riposare l’impasto in un luogo fresco per un’ora.
Preriscaldare il forno a 200°C. Imburrare ed infarinare (o rivestire di carta da forno) 4 formine da muffin.
Pelare la pere, togliere il torsolo e dividere in 3 ogni quarto nel senso della lunghezza.
Disporle sulla placca da forno e riempirle per 2/3 con l’impasto (non arrivando mai al limite altrimenti traboccheranno in cottura) Disporre al centro di ogni formina, le fette di pera facendole affondare leggermente nell’impasto. Infornare e cuocere per 6/7 minuti se si vogliono morbidi al centro oppure aumentare la cottura sino a 10/12 minuti (prova stecchino docet) se si vogliono gustare più sodi.
Con questa ricetta partecipo al Contest di Nuvole di Farina.
ed al contest Singolar tenzone di Sandra di Indovina chi viene a cena...
Con questa ricetta partecipo al Contest di Nuvole di Farina.
ed al contest Singolar tenzone di Sandra di Indovina chi viene a cena...
Che bello deve essere lì da te, Nora, caprette, mucche, tassi, cinghiali e pure caprioli...io al massimo mi ritrovo 10 cani condominiali che abbaiano tutti insieme rientrando dalla passeggiata!
RispondiEliminaBel racconto e ottimi dolcini!
ciao loredana
Guarda che lo scenario è lo stesso mio durante la settimana! Cambia durante il finesettimana quando scappo (quando posso) nella mia cascina in montagna.... in Piemonte...
EliminaBuona settimana!
Nora
ma che bel racconto associato a un dolc etanto morbido quanto genuino. Grazie per la partecipazione al contest
RispondiEliminaQuesti dolci sono stati la merenda di mio figlio per qualche giorno...poi: puuuuffff! svaniti!
EliminaAllora, sono contenta di averti istigato. Mi aspettavo una cosa del genere quando ho messo su la sfida: bello il racconto (corredato PURE di foto!) e la ricetta.....come sempre!
RispondiEliminaSono STRA-FELICE, davvero contenta che tu abbia pensato a noi in questo fine settimana..... GRAZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZIE!
p.s. inesattezza nel link: Sandra e non Elena ma sono felice lo stesso!!!
Ciao tesoro, ne aspetto un altra!!!!
Scusami Sandraaaaaaaaaaaa! L'ho corretto è che sono FUSA!!
EliminaSono comunque contenta che ti sia piaciuto e... magari... prima della fine del contest.... to be continued!
Nora
non parliamo di fusioni..... oggi sono in orbita su Marte, credo...
EliminaPerdonata volentieri, aspetto il ...... to be continued....
ciao!!
Che posto magico! Bellissimo racconto e ottimi i cupcakes, pere e cioccolato è un abbinamento che adoro!
RispondiEliminaE' un abbinamento che anche a casa mia va forte! Andrea (Arc) non ama particolarmente le pere ma con il cioccolato le mangia! (che caso?!)
EliminaNon è molto originale ma ne vale la pena!
Buona giornata.
Nora
Ciao Babi. Come abbinamento è apprezzato tanto anche a casa mia (mio figlio non ama particolarmente le pere ma, con il cioccolato le mangia eccome!) anche se non è molto innovativo. Questa versione poi è veramente degna di un assaggio.
RispondiEliminaBuona giornata
Nora
blogger mi fa uscire pazza!!!!!
EliminaMa che mondo incantato :-) nonostante le...Golia che mi hanno fatto troppo ridere!!!
RispondiEliminaAcchiappo un cupcake, magari due ...
Vero Stefania? Basta fermarsi, immobili, a guardare... anche se a dire la verità farei cambio per un paio di settimane con il caldo del deserto (qui è di nuovo freddino e spira un'aria gelida! :-( )
EliminaBuona giornata
Nora
Che bel racconto, da immaginarselo davanti agli occhi! E che bella ricetta, grazie Nora!
RispondiEliminaLa ricetta non è poi così innovativa ma... MERITA! Quanto al racconto, ... di q.b. di fantasia e ci riusciamo tutti!
EliminaNora
Ma che bel racconto, pulito, candido, mi piace!!! Complimenti :-D e che fortuna!!!! E complimenti anche per questi tortini super golosi *__* un abbraccio Nora buona settimana :-*
RispondiEliminaGrazie Giovanni! L'aria pulita della mia casa di campagna, la fantasia che corre e tanti *ospiti* del mio frutteto, mi hanno sicuramente agevolata.
EliminaI tortini poi hanno un sapore meraviglioso, anche se non sono così originali.
Buona settimana anche a te.
Nora
a volte sono le cose semplici che ''gustano'' di +... e con un tocco di magica fantasia, diventano pure 'speciali':-) 1 bacio nora.... c'è una pianta magica che ti chiama qui...sai qual'è? vero?;-)Angy
RispondiEliminaNaaaa, dimmi che l'incanto si avvicina!!!!Non voglio perdermelo!
EliminaNora
Mi hai dato una visione bucolica di un fatto che a me avrebbe fatto venire la gastrite... il fatto è che non ho una casetta in campagna e abito troppo in città!
RispondiEliminahahahaha vieni a trovarmi, ti presento i miei amici! Di incontri se ne fanno spesso e, come vedi, non solo nei boschi. Macchè gastrite. Sono incontri così magici che ti fanno tenere il fiato!
EliminaNotte Stefi!
Nora
Grazie mille per questa tua seconda ricetta!!!
RispondiEliminaPrego Arianna... mi sembrava potesse andare bene.
EliminaBuona serata
Nora