Ho
proposto una ricetta di famiglia ma non ho lavato il riso: ERRORE!
Intendiamoci:
non è stato un errore per la ricetta visto che l’amido DEVE fare da collante
altrimenti, rimettendo in forno il riso cotto nel latte per formare la torta,
si sarebbe disfatta subito al momento di sformarla. Ma le regole sono regole…sigh!
Quindi:
fuori gara.
Ed
ora? Ora mi sono studiata la parte delle regole di cottura e, neurone
(Highlander) permettendo ho pensato di riproporre un’altra ricetta per questa
gara che, malgrado ogni volta mi faccia tentare di desistere dal partecipare
(visto il livello di tutti gli altri partecipanti) mi coinvolge, e mi fa
ostinatamente mettere alla prova.
Per
dirla come direbbe la mia milanesissima Nonna Maria: sono una *Crapona* (trad:
testona)!
La
mia ostinazione mi viene dal carattere, dal fatto che tutti gli ostacoli che mi
trovo di fronte mi servano di lezione e mi aiutino a non fossilizzare la mia
Vita su standard *piatti* dove la scelta di vivere o lasciarsi vivere fa la
differenza.
Ussignur…sono
diventata filosofa? Naaaaa, alla mia età è normale rimbambire!
Scherzi
a parte: il riso e le sue cotture.
Partiamo
dal riso.
Io
di riso (da buona lombarda) ne mangio tanto anche se quasi sempre lo preparo
come risotto.
Poi
c’è il fatto che, mentre sono in viaggio per la mia piccola oasi della *Casetta
gialla*, passo dalle risaie del Vercellese e lì, credetemi, ho fatto
interessanti incontri.
Dalla
trebbiatrice che mi si para dinnanzi all’improvviso mentre viaggio spedita
verso i miei monti fatati, alla miriade di uccelli che si aggirano nelle risaie
quando queste sono appena state inondate o al tappeto di rane che attraversano
l’asfalto nella penombra della sera quando rientro nella caotica Milano.
Ed
i colori? Quelli del riso sono splendidi. Vi ricordate *quel* tipo di verde
acceso delle matite Caran d’Ache che par
quasi fluorescente? Quello che tutti ci chiedevamo dove potesse comparire in
Natura? Ecco: nelle risaie! Poco prima della maturazione queste distese sono di QUEL
colore!
E’
un allargarsi del cuore ogni volta che me le vedo correre incontro.
Molte
cascine della zona che attraversiamo fanno vendita diretta al pubblico e,
ignorando i mugugni del Martirio, mi fermo spesso a far acquisti.
Questa
volta mi sono attardata a parlare con il proprietario di una di queste. Un tipo
di un’età indefinibile; potrebbe avere tra i cinquanta e i settant’anni, senza
denti e con gli occhiali spessi ma con una pazienza infinita per le mie
domande.
Dicevo:
mi sono fermata per acquistare il riso Carnaroli, il SantAndrea e il riso
Apollo e poi mi sono lasciata tentare da un riso integrale rosso che chiamano
selvaggio.
Il
Martirio mi ha visto risalire in macchina con un *carico* di ben sette chili di
riso (credetemi: mi sono anche trattenuta), un sacchetto di fagioli di Saluggia
e qualche altro prodotto che al momento mi sfugge.
Per
questa volta mi sono limitata al riso ma ho appurato che potrò acquistare anche
pollame e animali da cortile (vivi o macellati) quindi la prossima volta penso
che mi lancerò anche su questo tipo di acquisto (ovviamente depistando il Martirio che è terrorizzato che riempia la macchina con oche, conigli e pollame vario ....vivi!).
Tornando alla gara: ho scelto il riso, riso integrale rosso Ermes.
Per il metodo di cottura, ho pensato di basarmi sulla cottura *pilaf*.
Seguendo le istruzioni di Annalena, ho sciacquato il riso più volte, poi l'ho coperto con acqua bollente salata e l'ho lasciato raffreddare ed ho cominciato a pensare cosa farne.
Tornando alla gara: ho scelto il riso, riso integrale rosso Ermes.
Per il metodo di cottura, ho pensato di basarmi sulla cottura *pilaf*.
Seguendo le istruzioni di Annalena, ho sciacquato il riso più volte, poi l'ho coperto con acqua bollente salata e l'ho lasciato raffreddare ed ho cominciato a pensare cosa farne.
Dal frigorifero aperto che guardavo
dubbiosa ho visto le zucchinette con fiore che avevo comprato proprio la sera
precedente e….la zucca!
Benissimo: trovato subito la mia nuova
ricetta per la mia partecipazione (speriamo IN concorso!) al 41° MTchallenge.
FIORI DI ZUCCHINA CON RISO ROSSO, ZUCCA ZUCCHINE E TALEGGIO SU SPECCHIO DI PESTO DI CAROTE E CURCUMA.
Ingredienti:
100 g di riso SantAndrea
(da cuocere con metodo pilaf)
100 g. di zucca pulita
100 g. di zucchine in fiore
50 g. di taleggio
20 g. di porro
4 cucchiai di olio EVO
1 mestolo di brodo di verdura
n. 5 fiori di zucchina
sale, pepe
parmigiano grattugiato ed un paio di cucchiai di olio EVO per gratinare.
Per la salsa di accompagnamento:
200 g carote lessate
1 cucchiaino di curcuma
sale
Olio EVO
parmigiano grattugiato ed un paio di cucchiai di olio EVO per gratinare.
Per la salsa di accompagnamento:
200 g carote lessate
1 cucchiaino di curcuma
sale
Olio EVO
- Lavare con attenzione e molta delicatezza i fiori di zucchina. Togliere il pistillo e lasciare asciugare su carta assorbente.
- Tagliare le zucchine ed il porro a rondelle e la zucca a dadini di circa 1 cm.
- In un wok (o una padella antiaderente molto grande) far rosolare con tre cucchiai di olio EVO il porro tagliato a rondelle ed i dadini di zucca, bagnandoli con mezzo bicchiere di acqua. Coprire con un coperchio e lasciare stufare a fuoco basso per circa 10 minuti.
- Aggiungere le rondelle di zucchina quando e far *saltare* ancora per 5 minuti a fuoco vivo.
- Aggiungere il riso e lasciare insaporire per 10 minuti.
- Coprire con 500 g di acqua (il mio riso è integrale ed ha bisogno di un tempo di cottura maggiore, quindi ci vuole più liquido)
- Far cuocere il riso coperto con un coperchio per 20 minuti (sempre perchè il riso che ho usato è integrale).
- Quando il liquido sarà stato assorbito, spegnere e trasferire tutto in una ciotola per far raffreddare.
- Ungere una pirofila da forno con un velo d'olio EVO.
- Tagliare a dadini piccolissimi il taleggio, e unirlo alle verdure con il riso cotto in precedenza e sgranato con una forchetta.
- Farcire con il riso così condito i fiori di zucca facendo attenzione a non sfaldarli.
- Adagiare i fiori nella pirofila, spennellarli con olio EVO e cospargerli di parmigiano grattugiato, aggiungere un mestolo di brodo di verdura.
- Mettere la pirofila a gratinare in forno caldo a 180° per 10/15 minuti circa (il riso rosso integrale reggerà bene il secondo passaggio al calore).
- Nel frattempo frullare le carote lessate con la curcuma e 5/6 cucchiai di olio EVO sino ad ottenere una crema molto fluida, aggiustare di sale
- Quando si saranno dorati (ed il taleggio si sarà sciolto all'interno) servire caldissimi su uno specchio della crema di carote e curcuma.
Il verde delle risaie! è unico, lo so. invece non conosco io riso rosso, ma la tua ricetta si sposa perfettamente con l'autunno.
RispondiEliminaSi sposa pure con i gusti della famigliola che mi ha chiesto di rifarla.
EliminaBacioni
Nora
Che profumo! arriva fino qui...
RispondiEliminaE che colori! un trionfo di autunno...
Questa stai sicura che te la copio (magari il riso rosso comprato dal padrone della risaia non ce l'ho ma troverò una soluzione)
Claudette
Puoi usare anche il Basmati ma credo tu possa trovare il riso rosso anche al Supermercato.
EliminaStai solo attenta di verificare se è il riso integrale, nel caso contrario devi accorciare leggermente i tempi di cottura.
A presto
Nora
il tuo servizio fotografico sulle risaie mi allarga il cuore... e il tuo bottino altrettanto!
RispondiEliminaLa ricetta è originale, ben pensata e credo valorizzi parecchio il riso rosso che hai scelto. La tecnica è corretta e la grinta con cui riparti è un ulteriore merito.
Grazie Annalena! Sarà che il riso mi piace; sarà che sono una *testa dura*, ma ci tenevo a riscattare il neurone dopo il primo flop.
EliminaA presto
Nora
Questp è lo spirito, riprovarci.... !!! e se questo fa di te una "crapona" ...allora benvenga!! e smettila di dire alla "tua età " che tua nonna ti bacchetterebbe ;)
RispondiEliminaMia nonna mi bacchetterebbe comunque, Flavia!
EliminaEra molto esigente e precisa. Io un po' meno.
Baci
Nora
MI
RispondiEliminaPIA
CE!!!!!
e non solo perché ci sia la curcuma...!
I colori, i colori fanno allegria solo a vederli e la curcuma ha il suo perchè!
EliminaA presto
Nora
Che buoni sono i fiori di zucchina ripieni, li faccio spesso ins tagione ma così hanno una marcia in più!
RispondiEliminaMeravigliosi e pieni di gusto!!
Qui siamo in *fine corsa* per la stagione dei fiori di zucchina ma non ho saputo resistere.
EliminaGrazie dei complimenti.
Nora
buonissimo il riso rosso, mi piace! ma le foto sono stipende, che paesaggi!
RispondiEliminae per finire ho ammirato la ricetta, davvero sfiziosa ed equilibrata :-P
Grazie Francesca. Questi colori li ammiro tutti i fine settimana mentre raggiungo il mio eremo in montagna.
EliminaPeccato non riesca più a trovare le foto che scattai alle varie specie di uccelli che stazionano nelle risaie al mattino presto e verso sera.
A presto
Nora
noraaaaaaa, viene lo stesso la torta di riso con il metodo di Annalena! l'ho provato con la "non carrarina" (vedi i vantaggi del partire da subito fuori concorso? :-)) e si è sformata benissimo, o meglio: come le altre volte. Bisogna azzeccare la cottura e lasciarla raffreddare bene nella teglia, almeno nella ricetta che ho io. Però, nessun "minus", diciamo così.
RispondiEliminaE comunque, meno male che sei finita fuori concorso: perchè la capatosta dà i suoi frutti, come vedo :-)
strappone alla regola: e 'ste foto, da dove saltan fuori? sono bellissime!!!!
Ale, le foto sono merito della macchina *figa* regalo del Martirio e di un'attenta scelta fatta su quasi duecento foto....
EliminaMi mancano, come ho detto sopra a Francesca, quelle foto che feci agli uccelli in risaia.... sapessi dove le ho salvate!
Quanto alla tua torta l'ho vista e ho pensato che DA QUI si vede la differenza nel fare la blogger: la mia è una torta normalissima, la tua è LA torta!
Baci
Nora
La tua ricetta è un successo assicurato!
RispondiElimina:*