Spesso si pensa che un piatto degno di nota sia un piatto elaborato, di *impatto*, costruito su nuovi abbinamenti di sapori, utilizzando prodotti provenienti da paesi lontani e da culture diverse.
Ci dimentichiamo così dei *sapori di casa nostra*, quelli antichi, che ci vengono da racconti di famiglia.
Fateci caso: quando i nostri *vecchi* ci parlano dei tempi del dopoguerra, della fatica a reperire le derrate alimentari, quei tempi in cui si faceva la fila con la tessera annonaria in mano o si pagava un botto alla borsa nera, parlano di piatti semplici ma che si ricordano ancora come meravigliosi.
Fateci caso: quando i nostri *vecchi* ci parlano dei tempi del dopoguerra, della fatica a reperire le derrate alimentari, quei tempi in cui si faceva la fila con la tessera annonaria in mano o si pagava un botto alla borsa nera, parlano di piatti semplici ma che si ricordano ancora come meravigliosi.
Pochi ingredienti, tassativamente di stagione, un po' di esperienza ed ingegno e la famiglia aveva di che fare festa.
Per non parlare del beneficio di mangiare cibi non raffinati, di stagione, utilizzando ortaggi e prodotti coltivati con criteri REALMENTE biologici perchè anticrittogramici e concimi chimici eran decisamente troppo cari per essere utilizzati. Dove l'orto era sotto casa e dall'ortolano si compravano solo le arance a Natale e poche altre verdure.
Con il passare degli anni e con la scelta di politiche agricole tese alla resa ad ogni costo, sono stati messi in commercio prodotti testati, raffinati, quasi sterilizzati e le intolleranze (se non addirittura le allergie) si sono manifestate in una larga fascia di popolazione.
Ritornare ai cibi semplici, quelli di stagione, spesso è un guadagno per la nostra salute, senza contare *la magia* che si assapora ritrovando antiche ricette.
Sabato scorso, con un gruppo di amiche, abbiamo ricreato questa magia con la scusa di imparare a far la pasta fresca a mano.
Da un po' di farina bianca, un po' di quella di castagne, qualche uova, un ortaggio di stagione (la zucca) siamo riuscite ad imbastire una cena che ha soddisfatto grandi e piccini.
Poi, volete mettere la soddisfazione di cucinare assieme? Chiacchiere, risate, confidenze ed il pomeriggio è volato via che nemmeno ci siamo accorte.
Un'esperienza da ripetere senz'altro, magari togliendo dai cassetti le ricette delle nonne, delle zie, di chi in cucina ci viveva per gran parte della giornata e non come oggi dove, impegnate e sempre di corsa, abbiamo solo il tempo di riscaldare.
Insomma, un guadagno in salute ma anche in serenità.
Poi ci sono le iniziative che aiutano a riscoprire il gusto del mangiare sano.
Iniziative come quella dell'Associazione Italiana Food Blogger che ha pensato di creare un contest dedicato a I MAGNIFICI 6 pilastri della cucina Italiana.
Tra questi la pasta e quindi ecco che anche questa mia ricetta può essere condivisa con altri, perchè a volte il passaparola può essere uno spunto per un pranzo o una cena diversa, più sana.
Questa è la mia prima proposta per il Contest "I MAGNIFICI 6" dell'Associazione Italiana Food Blogger.
TAGLIATELLE DI CASTAGNE CON SUGO DI ZUCCA E ROSMARINO
Ingredienti per 6 porzioni
(per le tagliatelle)
320 g. farina 00 + un po' per lo spolvero
80 g. farina di castagne
4 uova intere
(per il sugo alla zucca)
40 g. di porro
1 scalogno piccolo (oppure 30 g. di cipolla dorata)
1 rametto di rosmarino fresco
300 g. di zucca pulita
4 cucchiai di Olio EVO
1 mestolo di brodo vegetale (o di acqua calda)
Sale (io ho usato il mio sale profumato) e pepe.
* Setacciare le due farine sulla spianatoia e formare una fontana.
* Rompere al centro le uova e, aiutandovi inizialmente con una forchetta cominciate a incorporarle alla farina.
* Impastare poi energicamente a mano sino ad ottenere un panetto liscio ed elastico che coprirete con la pellicola trasparente e farete riposare per almeno 30 minuti.
* Nel frattempo tagliate a rondelle il porro, tritate finemente lo scalogno (o la cipolla) e fateli stufare per un paio di minuti in una padella con l'Olio EVO.
(Attenzione a non farli scurire, prenderebbe dell'amaro)
* Tagliate a cubetti di circa 1/2 cm la zucca ed versatela in padella con porro e scalogno, fatela tostare continuando a mescolare, bagnatela con un mestolo di brodo di verdura, coprite con un coperchio ed abbassate il fuoco al minimo. Far cuocere coperto per 15/20 minuti circa facendo attenzione che non si asciughi troppo (nel caso aggiungere ancora brodo vegetale o acqua).
* Tritate finemente gli aghi di rosmarino ed aggiungeteli alla zucca 5 minuti prima di spegnere il fuoco. Aggiustate di sale e di pepe e tenete coperto.
* Stendete nel frattempo la pasta dopo il riposo tirandola sottile (in cottura *crescerà* un poco). Infarinate la sfoglia e ripiegate i lati esterni verso il centro della sfoglia. Infarinate e ripiegate nuovamente la sfoglia e procedete, con un coltello molto affilato, a tagliare le tagliatelle ad una altezza di mezzo centimetro.
* Distendere le tagliatelle su un vassoio ricoperto con carta forno o con un canovaccio pulito ed infarinato, avendo cura di non ammassarle troppo, di cospargerle con farina (meglio se di semola) per non farle attaccare.
* Portare ad ebollizione una pentola capiente con acqua salata. A bollore tuffare le tagliatelle. Dopo un paio di minuti dalla ripresa del bollore, quando riaffioreranno, potete scolare le tagliatelle.
* Schiacciate grossolanamente con una forchetta la zucca che avete preparato, lasciando qualche cubetto per guarnizione. Versate le tagliatelle nella padella con il sugo alla zucca, fate mantecare delicatamente aggiustando il sale e pepe.
* Impiattare e cospargere con un giro d'Olio EVO a crudo.
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